PAVIA – 52 fotografie di vari formati e stampate su diversi supporti raccontano uno dei luoghi più iconici di New York, lo storico Luna Park di Coney Island, a sud di Brooklyn, a poco meno di un’ora da Manhattan.
È l’occhio del regista, produttore, viaggiatore e giornalista, Maurizio Coppolecchia, nato a Milano nel 1955, ad aver catturato alcune immagini ricche di fascino riunite fino al 2 ottobre 2022 nella mostra dalle “forti suggestioni artistiche ed emotive”, intitolata “2009 Luna Park dell’anima – Coney Island Brooklyn”, a cura di Giovanna Fiorenza e Roberto Mutti.
Un’estetica dell’abbandono
Al centro dell’esposizione c’è il primo parco divertimenti a chiamarsi Luna Park, inaugurato nel 1903 e chiamato “Luna” in onore della sorella del proprietario, Luna Dundy.
La mostra è un viaggio nell’anima americana, un’immersione in quel mondo che ha contribuito a definire la cultura di massa, destrutturandone il linguaggio, generando la Pop Art.
Il titolo, non solo mette in evidenza ancora una volta la capacità dell’autore di entrare in empatia con ciò che intende imprimere sulla pellicola ma – sottolinea Giovanna Fiorenza – mostra come “Maurizio Coppolecchia, che ha lavorato per tanti anni nel mondo della pubblicità, conosce il valore della parola scritta e dell’immagine, e di quanto entrambe abbiano influenzato tutta la Pop Art. I close up estremi delle fotografie rendono i colori ancora più brillanti e saturi e ne fanno a tutti gli effetti dei lavori Pop”.
La libertà dello stile narrativo delle fotografie di Coppolecchia racconta la vena malinconica che si ritrova nelle giostre ferme, nelle saracinesche abbassate, nelle insegne scolorite, nei ricordi abbandonati, nella dimensione onirica delle giostre che hanno smarrito il loro sogno, quando trionfavano i labirinti di specchi, la grande Wonder Wheel costruita nel 1920 e alta quasi cinquanta metri, le voci degli autoparlanti e dei bambini, i neon dai mille colori, le maschere dei pagliacci, i juke-box.
Tutto, nelle foto esposte a Pavia, evoca le sensazioni sospese di un Luna Park dismesso, di un microcosmo che, normalmente, in qualunque parte del mondo, è in grado di stregare con il suo fascino fuori dal tempo, luogo di spensieratezza dove lasciarsi il passato alle spalle senza pensare al futuro.
Eppure, attraverso immagini lucide, rigorose e prive di retorica, sotto la lente di ingrandimento di Coppolecchia la nostalgia si fa più limpida e l’autore crea una vera e propria “Estetica dell’abbandono”.
“A questo punto – afferma Roberto Mutti – ci si potrebbe aspettare il ricorso a un prevedibile bianconero, invece Maurizio Coppolecchia interpreta tutto con colori squillanti, si sofferma sui particolari che da comprimari trasforma in protagonisti e, complice di quella generazione che era stata stregata dalla nuova arte americana sbarcata nel 1964 alla Biennale di Venezia, propone una ricerca dalle dichiarate connotazioni Pop”.
Vademecum
“2009 LUNA PARK DELL’ANIMA”
CONEY ISLAND BROOKLYN
Mostra a cura di Giovanna Fiorenza e Roberto Mutti
Palazzo del Broletto
Piazza della Vittoria 14-15, Pavia
2 luglio – 2 ottobre 2022
Ingresso libero
Orari di apertura
Da giovedì a domenica dalle 17.00 alle 21.00