BRESCIA – Fino al 18 settembre 2022, gli spazi di Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino, a Brescia, ospitano la personale dell’artista bresciano Gabriele Picco a cura di Claudio Musso, dal titolo Clouds Never Say Hello.
L’esposizione è un viaggio nell’immaginario dell’artista che affronta con leggerezza temi delicati come la morte, il sesso, la solitudine dell’uomo contemporaneo, mettendo spesso in luce le contraddizioni della nostra società, e mostrando come la vita e il mondo siano un immenso teatro visionario.
Le nuvole, di pasoliniana memoria, simbolo di leggerezza, di sospensione e di poesia, sono un tema centrale nel lavoro di Picco.


Due delle sale della mostra sono dedicate proprio alle nuvole. In una le ritroviamo sul portapacchi di modelli in scala di auto storiche del secondo Novecento. Sono le automobili diventate vere e proprie icone, come la Dyane o la Citroen DS, che fanno seguito alla prima opera di questa serie intitolata Cloud, che Picco realizzò nel 2005 con una vera Fiat 500 come scultura permanente nel Parco delle Madonie in Sicilia.


Nell’altra sala lo spettatore incontrerà, sospese a mezz’aria, quelle che potrebbero essere descritte come cinque piccole poesie. Nuvole di vari colori scolpite in marmi diversi, dal nero portoro, al bianco statuario di Carrara, al blu Bahia, al rosa del Portogallo fino alla pietra dorata. Su ogni nuvola scorgerà, in un sottile rimando alla pittura tonale, un piccolo volatile imbalsamato dello stesso colore della roccia. Qui lievità e gravità si incontrano creando un ossimoro visivo e concettuale.


Accompagna la mostra un corposo volume monografico edito da SKIRA con un saggio firmato dal curatore Claudio Musso e una conversazione tra l’artista e Davide Ferri.
Vademecum
Gabriele Picco
Clouds Never Say Hello
a cura di Claudio Musso
7 luglio – 18 settembre 2022
Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino
via dei Musei 30, Brescia