Le “Naturografie” di Roberto Ghezzi per il TreeArt Festival

UDINE – Da venerdì 29 luglio 2022, prende il via a Buttrio – in provincia di Udine – la terza edizione del TreeArt Festival, manifestazione che mette in dialogo artisti, scienziati e divulgatori per celebrare una visione della natura come “strumento generativo”.

Il tema di questa edizione è “Urban Forest”, la Foresta Urbana come evoluzione delle nostre città per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento.

In occasione del Festival, l’artista toscano Roberto Ghezzi presenta la mostra “Naturografie”, allestita nel Lapidarium della Villa di Toppo Florio, e la sua opera permanente “Innesti”, un’installazione site specifc che andrà ad arricchire il museo d’arte contemporanea a cielo aperto che si sta sviluppando nel Parco della Villa.

Protagonista di svariate residenze artistiche oltre che in Italia, anche in luoghi remoti del pianeta come l’Alaska, l’Islanda, il Sudafrica, la Norvegia, la Tunisia, la Patagonia e, solo nelle scorse settimane, la Groenlandia, Ghezzi riesce a mettere straordinariamente in dialogo Uomo e Natura.

Il suo lavoro artistico consiste essenzialmente nel posizionare, in luoghi naturali, tele su cui andranno ad agire gli agenti atmosferici, gli organismi animali e vegetali. Il risultato finale sono affascinanti campiture materiche che testimoniano la presenza di invisibili micromondi naturali visibili nelle opere.

“Innesti” è costituita da una serie di tele preparate e installate su appositi supporti per essere “piantate” in verticale a terra, come piccoli alberi, e lì lasciate per un intero anno nel terreno per completare la reazione con l’habitat nel quale sono immerse.

Come gli alberi, anche l’opera “Innesti” avrà un suo sviluppo nel corso del succedersi delle stagioni: muteranno sia sotto il suolo, nella parte invisibile, che nella parte aerea, interagendo con ciò che le circonda. Nel tempo, l’installazione restituirà dei paesaggi contemporanei eterei e drammatici a simboleggiare il ciclo della distruzione e della rinascita della natura.

Da questa installazione, tra un anno, l’artista preleverà un’unica tela che diverrà l’opera permanente del museo a cielo aperto.