VENEZIA – Spaziando dal cinema all’arte contemporanea, dalla street art all’arte pubblica, Nello Petrucci (Pompei – 1981) si presenta come una figura eclettica e poliedrica nel panorama artistico italiano e internazionale. Principalmente autore e film maker, l’artista pompeiano lavora però utilizzando diverse tecniche espressive, che vanno dalla pittura al collage, dalla stampa fotografica halftone alla serigrafia.
Attualmente Petrucci è protagonista di una mostra ospitata, fino la 26 agosto 2022, all’interno della Sala del Tintoretto, al secondo piano di Palazzo Contarini del Bovolo a Venezia, dal titolo Profili, in cui propone una serie di ritratti, recuperati dalla classicità, ma anche provenienti dal cinema, che ha rielaborato con la tecnica dell’halftone.
L’immagine fotografica halftone si caratterizza per essere a “bassa definizione”, i punti del retino fotografico diventano, infatti, visibili ed esibiscono i vuoti e le lacune che li separano. Si tratta di un’immagine che si presta a essere presa come modello per una visione alternativa della storia e della realtà: una visione mira a scomporre il presente in frammenti e a rimontarlo in nuove configurazioni secondo il principio operativo del “montaggio” cinematografico.


“Assieme alla tecnica dell’halftone – spiega Chiara Canali, curatrice della mostra veneziana – l’artista utilizza una sorta di montaggio scenico che gli consente di far migrare le immagini da un supporto all’altro, da un contesto all’altro e da una tempo storico all’altro, ma ne evidenzia anche gli slittamenti di senso, le distorsioni e le anacronie prodotte da tali migrazioni. Questo gli consente di intervenire in modo acuto e vibrante su alcune scottanti questioni della nostra attualità, per risvegliare la partecipazione percettiva, cognitiva e sociale dell’osservatore su alcuni temi come il diritto di voto, il sistema giudiziario, la sorveglianza sanitaria, l’abusivismo, la speculazione finanziaria, le contraddizioni della guerra”.
Un’opera monumentale in dialogo con un bozzetto di Jacopo Tintoretto
Nell’ambito della mostra Petrucci propone anche un’opera monumentale appositamente studiata per la personale a Palazzo Contarini del Bovolo, dal titolo Hell, che nasce in dialogo con il bozzetto di Jacopo Tintoretto, lì conservato, relativo al grande telero del Paradiso di Palazzo Ducale.

In contrapposizione al Paradiso del Robusti, che aveva inteso ricostruire, in una sfera celeste, la perfezione gerarchica del governo veneziano, Petrucci rilegge una drammatica immagine di Inferno terreno, scattata in Ucraina nel momento in cui una statua di Cristo è stata rimossa dalla Cattedrale armena di Leopoli e portata in un bunker per essere protetta dai bombardamenti russi.
Ancora una volta, le incoerenze e antinomie della guerra si ritrovano nel fardello appeso alle mani di Cristo, che riporta la scritta “Leo”, allusione a una indiscriminata produzione di armi riscontrabile anche nell’industria italiana.
Ad accompagnare la mostra, promossa da Contemply Art & Investiment e in concomitanza della 59. Biennale Arte, un catalogo di 144 pagine e 100 immagini a colori, edito da Silvana Editoriale, con testi di Luca Beatrice, Giovanni Boccia, Chiara Canali, Luigi Giordano.
Vademecum
NELLO PETRUCCI. PROFILI
Dal 16 Giugno al 26 Agosto 2022
PALAZZO CONTARINI DEL BOVOLO
Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Biglietto intero: € 8,00
Biglietto ridotto: € 6,00 (12-26 anni, over 65, Soci FAI, Touring Club Italiano e GIST)
Biglietto gratuito (0-11 anni, guide turistiche autorizzate, residenti, dipendenti IRE e Fondazione Venezia Servizi alla Persona)
INFO PER LA STAMPA E ACCREDITI MOSTRA
Ufficio stampa dell’artista Nello Petrucci
Marta Menegon
M: 347 5810150
INFO SCALA CONTARINI DEL BOVOLO