WASHINGTON – Dopo una lunga indagine, la National Gallery of Art di Washington ha rivelato che la “Ragazza con il cappello rosso“, un dipinto del 1666-67 dall’incerta e contestata paternità, è effettivamente un’opera di Jan Vermeer (1632-1675).
Il quadro rientra tra i quattro recentemente analizzati dal museo statunitense, in vista della nuova mostra che aprirà il prossimo autunno dal titolo “I segreti di Vermeer”.
A dare notizia della certa attribuzione è un articolo uscito su “Art Newspaper”.
La mostra
L’esposizione alla National Gallery of Art di Washington presenterà due opere della collezione la cui autenticità è stata messa in dubbio. Si tratta di “Ragazza con il cappello rosso” e “Ragazza con il flauto” (1665-75 circa), che sono state invece identificate come originali di Vermeer. Marjorie Wieseman, direttrice del dipartimento di dipinti del Nord Europa, ha spiegato che la mostra mira a scoprire “cosa rende un Vermeer un Vermeer“.
L’analisi delle quattro opere è iniziata con la chiusura del museo per il Covid-19. Le tecniche avanzate di imaging sono riuscite a penetrare virtualmente gli strati di pittura ed è stato anche realizzato un esame al microscopio delle superfici dei dipinti per cercare di comprendere il processo creativo Vermeer.
Durante le indagini scientifiche non invasive, i ricercatori hanno scoperto che la “Ragazza con il cappello rosso” era inizialmente il ritratto di un uomo, che Vermeer ha poi re-immaginato come una ragazza.

Per quanto concerne la “Ragazza con il flauto”, dipinto scoperto nel 1906 e donato alla National Gallery of Art di Washington da Joseph Widener nel 1942, la sua autenticità è stata a lungo contestata, dapprima nel 1950 dall’influente studioso di Vermeer, Pieter Swillens, e successivamente anche altri esperti che hanno abbracciato la sua posizione. Negli anni ’90 il curatore della National Gallery of Art di Washington e specialista di Vermeer, Arthur Wheelock, mise in discussione il dipinto designandolo come “attribuito a Vermeer“. Solo dopo il suo pensionamento nel 2018, Wheelock ha cambiato la sua posizione: “Ho concluso che la rimozione della ‘Ragazza con il flauto’ dall’elenco delle opere di Vermeer era troppo estrema”.
La decisione finale sull’autenticità del dipinto sarà comunicata prima dell’inaugurazione della mostra, l’8 ottobre 2022.
Tra le opere in mostra ci saranno anche “Donna che tiene una bilancia” (1664 circa) e “Una signora che scrive” (1665 circa). Mentre saranno esposti anche due evidenti falsi: “La merlettaia”, libera interpretazione dell’originale del 1669-1970 conservato al Louvre di Parigi, e “La ragazza sorridente”. Si ritiene che i due falsi siano stati creati intorno al 1925 e lasciati in eredità al museo di Washington da Andrew Mellon nel 1937.
Dopo la chiusura della mostra di Washington, l’8 gennaio 2023, i quattro dipinti di Vermeer saranno trasferiti al Rijksmuseum di Amsterdam per una retrospettiva sul pittore.