FIRENZE – Riapre il 24 settembre 2022, completamente riallestito e rinnovato, il Museo di Palazzo Davanzati a Firenze, parte integrante del gruppo statale dei Musei del Bargello.
2000 metri quadrati di superficie, 450 opere (a cui si aggiungono circa 2000 merletti) distribuite su 3 piani, 40 persone all’opera per un totale di 6 mesi di lavoro.
Il progetto è stato reso possibile grazie a due finanziamenti straordinari del Ministero della Cultura erogati nell’annualità 2019-2020: 500mila euro sono stati destinati al riallestimento e alla messa in sicurezza delle sale del Museo e ulteriori 90mila euro specificamente destinati alla Sala dei Merletti, con un nuovo allestimento e una nuova illuminazione tali da valorizzare questa collezione straordinaria e unica nel suo genere.

“Il Davanzati è il museo per eccellenza che esemplifica non soltanto il ruolo chiave degli antiquari e collezionisti attivi a Firenze tra fino Ottocento e primo Novecento nel diffonderne l’idea di Medioevo e Rinascimento fiorentino in Italia e nel mondo, ma anche l’impegno dello Stato italiano dal dopoguerra a oggi nel tutelare e rendere fruibile uno dei rari esempi di casa torre trecentesca e di museo dedicato alla vita privata a Firenze dal Trecento alla fine del Cinquecento – spiega Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello -. ll nuovo allestimento coniuga secondo un più razionale ordine cronologico, il riallestimento delle sale di rappresentanza e di vita privata, con l’inserimento di alcune sale ripensate secondo i più moderni criteri museografici, dedicate ad artisti, temi specifici o incentrate su manufatti singolarissimi, come la coperta Guicciarini. Negli ultimi tre anni c’è stato un lungo lavoro di ricerca da parte del curatore Daniele Rapino, coadiuvato da Bendetta Matucci, per selezionare le opere da esporre, alcune per la prima volta visibili al pubblico e in prestito temporaneo dai depositi del Museo Nazionale del Bargello, e seguire i restauri di tanti manufatti diversi tra loro, dai mobili ai merletti antichi, di cui il Davanzati conserva un nucleo importante”.
Il Palazzo
Il Palazzo fu fatto costruire dalla famiglia Davizzi nella prima metà del Trecento e nel 1558 passò alla famiglia Davanzati: esso segna il passaggio dalla casa torre medievale alla casa mercantile, in uno sviluppo verticale su quattro livelli più il piano terra. Elia Volpi, mercante d’arte e antiquario, agli inizi del ‘900, recuperò il Palazzo nel suo aspetto originario destinandolo a rappresentare la fiorentinità abitativa in epoca rinascimentale, seppur parziale e incompleta. Il medesimo intento guidò Luciano Berti quando, nel 1956, inaugurò questo museo arredandolo con oggetti provenienti dalle collezioni fiorentine, arricchite successivamente con acquisti e donazioni.

L’allestimento degli ambienti
Il lavoro compiuto in questi sei mesi ha comportato un riordino della collezione presente integrata, quanto più possibile, con un nucleo di opere in prestito temporaneo dalle collezioni e dai depositi del Museo Nazionale del Bargello.
All’interno dei celebri ambienti del Palazzo, dalla Sala dei Pappagalli alla Camera dei Pavoni fino alla camera con le storie tratte dalla leggenda medievale della Castellana di Vergi, accanto ad opere d’arte di Antonio Rossellino, Lorenzo Ghiberti, Maestro di Serumido, Jacopo del Sellaio, Mariotto di Nardo, si fanno spazio alcuni dei fiori all’occhiello del nuovo allestimento, suddiviso per epoca, dal primo piano, con opere e arredi del Trecento e Quattrocento, al secondo piano, con opere e arredi dal Cinquecento al Settecento, mentre il terzo piano accoglie la nuova sala dedicata ai merletti e ricami, una sala dedicata all’arte quattrocentesca fiorentina e la sempre affascinante cucina.

Nella cosiddetta Camera delle Impannate, hanno finalmente trovato nuova sistemazione i cosiddetti Trionfi, derivanti dal poema di Francesco Petrarcae dipinti da Giovanni di Ser Giovanni, detto Lo Scheggia, fratello minore di Masaccio. I quattro dipinti su tavola ricurva, di rara bellezza, realizzati intorno alla metà del Quattrocento e sulla cui destinazione d’uso gli studiosi continuano a interrogarsi, sono stati posizionati (insieme ad altre opere dello stesso autore, come il bellissimo desco da parto) in un ambiente più grande e arioso, ad un’altezza consona, per consentire al visitatore di apprezzarne al meglio l’unicità.
Nuova vita (e nuova collocazione) anche per la cosiddetta Coperta Guicciardini, capolavoro tessile del Trecento che dopo più di 30 anni, a parte una breve parentesi nel 2010, torna ad essere visibile al pubblico. A compendio della Coperta Guicciardini è stato inoltre realizzato un video dedicato ai giovanissimi, reso possibile grazie al finanziamento di Fondazione CR Firenze, che meglio illustrerà il significato delle scene ricamate sull’opera d’arte in tessuto.
Restaurato e nuovamente restituito alla fruizione del pubblico anche il bellissimo Armario, risalente al 1530. Questo raro mobile dipinto a grottesche, realizzato in ambito senese nella prima metà de XV secolo, era destinato alla custodia di armi come indicano le iscrizioni a lettere capitali sull’architrave.
Vanto del museo è anche la straordinaria collezione, tra le più importanti d’Italia, di merletti, ricami e disegni per tessili (con ben 2000 pezzi provenienti da donazioni e acquisti dello Stato che vanno dal 1600 al 1900 secolo) che sono stati oggetto di una manutenzione conservativa e tutti nuovamente allestiti, oggi presentati in una nuova sala espositiva.
Particolare attenzione è stata dedicata dal curatore, Daniele Rapino, anche alle nuove generazioni di studenti con un nuovo percorso espositivo dove l’evoluzione degli stili e della moda abitativa è didatticamente semplificata e al contempo meglio esplicitata, anche con l’ausilio di supporti audiovisivi e pannelli esplicativi.
Infine, grande rilevanza è stata data all’aspetto illuminotecnico di tutto il museo. La gran parte dei corpi illuminanti che sviluppavano molto calore e consumavano molta energia, sono stati sostituiti con corpi illuminanti a LED, migliorando al contempo la fruizione degli ambienti e delle opere esposte.
Vademecum
Museo di Palazzo Davanzati
Via Porta Rossa, 13 Firenze
ORARIO DI APERTURA a partire dal 24 settembre 2022
08.15 – 13.50 martedì, mercoledì, giovedì
13.15 – 18.50 venerdì, sabato e domenica
GIORNI DI CHIUSURA: il lunedì – la I, III e V domenica del mese