MILANO – “Arte probiotica”, così Marco Scotini – NABA Visual Arts Department Head – ha definito l’interconnessione tra arte e scienza che concorre al benessere psico-fisico degli individui, in occasione della prima edizione del progetto BACTERIART, promosso da NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e Yakult Italia.
Lanciata all’inizio dello scorso Anno Accademico 2021/22, la seconda “call to action”, dal titolo “BACTERIART, from invisible to visible”, ha coinvolto circa 50 studenti del Triennio in Pittura e Arti Visive e del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA, chiamati da Yakult Italia a progettare e realizzare opere d’arte ispirate all’affascinante mondo della microbiologia umana e dei batteri, sotto la guida di Chiara Lupi con la supervisione didattica di Andris Brinkmanis, Course Leader del Triennio in Pittura e Arti Visive di NABA.
“Cosa c’è di più appropriato dell’Arte per rendere visibile l’invisibile? E cosa di più “curativo” dell’Arte per il nostro benessere psico-fisico? – ha dichiarato Arianna Rolandi, Direttrice Science and Corporate Communication di Yakult Italia, sottolineando come gli studenti-artisti di NABA hanno saputo cogliere tutti questi stimoli, trasformandoli in emozionanti opere d’arte grazie al metodo, alla competenza e alla creatività. Le stesse qualità richieste ai nostri ricercatori e scienziati”.

I vincitori del premio
Le opere, frutto del lavoro durato l’intero Anno Accademico 2021/22, sono state valutate e premiate in occasione dell’evento BacteriArt Day che si è tenuto il 27 settembre presso la sede di NABA. A risultare vincitrice del “Premio BacteriArt” è stata l’opera “Vibes” di Chiara Nicoletti, un’installazione sonora e interattiva che si articola in una performance durante la quale il pubblico diventa non solamente spettatore attivo, ma anche partecipe di un incontro vivo tra la microbiologia, il corpo e il suono.
Al primo premio si sono aggiunte anche le due menzioni speciali: “Dott. Shirota”, per l’accurato approfondimento scientifico nella progettazione dell’opera, è stato assegnato a Tanvi Shaha con “Inconspicuous Interaction”, caratterizzata dal suo vivo interesse per la percezione di visibilità, esperienze ed emozioni viste attraverso forme e spazi con un forte legame con le istanze dell’ambiente circostante, lavorando con diversi media, come installazioni, sculture, dipinti e collage. “Nuove Visioni” è stato, invece, consegnato a Camilla Gurgone con “My gut (brain) feelings on-a-chip”per aver interpretato in modo più inaspettato il tema assegnato.Laricerca per la realizzazione di questa opera è iniziata dalla scoperta degli “organs-on-a-chip”: cellule, tessuti miniaturizzati e coltivati in chip in vitro per simulare i meccanismi e la fisiologia di organi umani.
“Sono molto soddisfatto dei risultati emersi da questa seconda edizione di “BACTERIART, from invisible to visible” che mettono in risalto le relazioni dinamiche tra i batteri che prendono vita nel nostro corpo, qualcosa che ci appartiene perché è dentro di noi e viene portato fuori e reso visibile attraverso l’arte e le singole performance facendo emergere un campo esplorativo delle relazioni umane e sociali”- ha commentato Marco Scotini,
Gli studenti sono stati premiati da Yakult Italia con un riconoscimento economico, con il quale l’azienda intende sostenere il loro percorso artistico e professionale.
La mostra
I tre progetti vincitori, insieme alle altre opere entrate in selezione tra i finalisti, che complessivamente ne costituiscono 11, sono ora esposte all’interno di una mostra allestita presso il Campus NABA di Milano,aperta al pubblico fino a venerdì 30 settembre, dalle ore 10.00 alle 19.00. L’allestimento della mostra, a cura di Chiara Lupi, Project Coordinator ed Exhibition Curator di BACTERIART, occupa uno spazio di 200 mq ed è stato progettato prevedendo l’utilizzo di due materiali principali: mattoni in fibra e feltro. I mattoni sono completamente riciclabili, biodegradabili e carbon negative, e vengono realizzati miscelando fibre legnose naturali, acqua, probiotici (miscela simbiotica di microrganismi fatta di sali minerali melassa di canna da zucchero, acqua e microrganismi) e calce naturale. Il feltro sintetico, che percorre lo spazio espositivo, è invece in polipropilene riciclato e riciclabile. Oltre ai progetti vincitori in esposizione nella mostra sono presenti le opere realizzate dagli studenti Michela Alamprese, Mirko Barcaiolo, Francesca Caporali, Elena Cucci, Chiara Favini, Martina Ferrari, Diego Gianettoni, Chiara Meloni, Giuliana Paolino, Priscilla Pinto, Agnieszka Rymuszka, Alessandro Sorrentino.