MILANO – Marge Simpson che taglia i suoi iconici capelli. È questo il soggetto del murale realizzato di fronte al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran a Milano dall’artista aleXsandro Palombo, dal titolo “The Cut”, per celebrare il coraggio delle donne iraniane e omaggiare Mahsa Amini, la ragazza picchiata a morte dalla polizia morale perché indossava l’hijab, lasciando fuoriuscire una ciocca di capelli.
C’è da ricordare che l’obbligo del velo risale alla Rivoluzione islamica del 1979, ed è stato imposto in Iran dall’Ayatollah Khomeini. Da allora le libertà sociali e politiche sono molto limitate e la violazione dei diritti umani e la repressione sono diffuse, così come la censura.
In Iran, infatti, anche i personaggi femminili dei cartoni animati trasmessi dalla televisione iraniana devono indossare l’hijab, “osservarne la tradizione anche nel mondo dell’animazione è una necessità che può evitare pericolose conseguenze” – aveva dichiarato l’Ayatollah Ali Khamenei riflettendo sull’influenza pericolosa prodotta sulle giovani iraniane dalle eroine dei cartoon. Inoltre, dal 2012, il governo ha vietato la commercializzazione e diffusione dei cartoni dei Simpson poiché, secondo il regime, “corrompono la morale della gioventù iraniana”.

Da queste premesse origina dunque l’opera di street art di aleXsandro Palombo, che afferma: “Se Marge Simpson ha il divieto di entrare in Iran nulla le impedisce di manifestare il suo dissenso al regime davanti al consolato iraniano, qui siamo in democrazia, quel valore universale di diritto alla libertà per cui lotta a costo della vita il coraggioso popolo iraniano”.
Non è la prima volta che Palombo inserisce Marge Simpson nelle sue opere. Nel 2013, ad esempio, l’artista ha voluto scardinare l’immagine stereotipata di Marge casalinga disperata e lanciare un messaggio di emancipazione trasformandola in un’icona di stile, con la serie “Style Icon Marge Simpson”, presentata in esclusiva su Vogue UK. Infine, nel 2019, una delle opere più popolari di Palombo “Marge Simpson in Mondrian” è entrata a far parte della mostra “The Mondrian Revolution” al museo Yves Saint Laurent di Parigi.