FIRENZE – Si è conclusa la quinta edizione del concorso “Carapelli for Art 2022”, indetto dall’azienda toscana che da tempo ormai sostiene il mondo dell’arte. Un appuntamento annuale ormai rodato, che nelle scorse 4 edizioni ha visto oltre 4.600 opere candidate, le migliori esposte in Istituzioni come l’Accademia di Belle Arti di Brera e La Triennale a Milano.
I vincitori e le motivazioni
L’edizione 2022 ha registrato più di mille candidature proveniente da oltre 20 paesi del mondo. “Rispetto” è il tema sul quale gli artisti si sono cimentati. La giuria di esperti, composta da conoscitori del settore, critici e curatori d’arte contemporanea, nel cui novero quest’anno si è aggiunto il noto manager culturale Nicola Zanella, ha decretato due vincitori per la categoria “Academy”, dedicata agli studenti delle Accademie di Belle Arti, e due per “Open”, aperta ai professionisti.


Per Academy il premio è andato a “Dalle 12.00 alle 00.00 in piazza”, realizzata da Chiara Mecenero, classe 1998 di Busto Arsizio. Si tratta di un’opera scultorea-installativa che ha come nucleo la relazione con lo spazio partendo dall’osservazione del movimento circolare che il cane fa per sedersi. Si compone di una serie di elementi simili a sgabelli con zampe canine a sostegno e disegni sulle sedute, posizionati a cerchio per invitare il pubblico a compiere lo stesso movimento dell’animale. La giuria ha scelto di premiare l’opera per l’equilibrio tra stratificazione semantica e resa formale, in relazione al tema del rispetto.
Nella medesima categoria ha vinto anche “Double Self-Portrait as Vases”, opera del bolognese Nicola Bizzarri, classe 1996, composta da due vasi in terracotta identici contenti due palme da interni, anch’esse uguali, prodotti in serie come le piante che ospitano. I vasi sono stranamente inclinati e solo avvicinandosi si comprende il motivo di tale anomalia: alla base di ognuno è modellato l’autoritratto dell’artista, scelta che riporta ai concetti di ripetizione e individualità, aprendo a dubbi e domande su identità collettiva e individuale, pubblica e privata. La giuria ha deciso di premiare l’opera per l’abilità di declinare, con originalità e intelligenza, un genere tipico qual è l’autoritratto, in modo tale da stimolare una riflessione sul sé, sugli altri e sulla conoscenza reciproca.

Per la categoria Open ha vinto “Proposal” del romano Paolo Bufalini, classe 1994, composta da due cuscini robotizzati che silenziosamente respirano in sincrono in una sorta di soffio vitale. Animati da un unico codice, si trovano in una relazione di assoluta interdipendenza, rimandando a un’idea di legame con l’Altro inscindibile e necessaria. La giuria ha apprezzato la chiarezza formale dell’opera, che apre al contempo ad aspetti problematici: l’interconnessione che distingue la tecnologia del presente ha tra i suoi caratteri sostanziali l’uniformità linguistica (di codice) e la pervasività, fattori non necessariamente favorevoli per la qualità delle relazioni umane.

Ha meritato il favore dei giurati anche “Narcissus, 2022”, video di Greta Alfaro, artista di Pamplona classe 1977, in cui l’immagine di una bella stanza signorile, espressione simbolica di un momento storico passato, piano piano si allaga. Questo inesorabile processo esprime il bisogno di interrompere un sistema basato sulla mancanza di rispetto nei confronti della Terra, che la stessa autrice riconduce all’egoismo, al capitalismo e al colonialismo, con la conseguente la voglia di una nuova rinascita. La giuria ha inteso premiare la capacità di interpretare la questione, complessa, del rispetto, attraverso un’opera visiva di forte impatto e rigore.
I premi e le menzioni speciali
Il montepremi finale destinato ai 4 vincitori quest’anno è di 12.000 euro suddivisi in 2 premi da 5.000 euro per la categoria Open e 2.000 euro per la categoria Academy. Oltre a ciò sono state assegnate anche due menzioni speciali: per Open ad Anouk Laure Chambaz (Losanna, Svizzera, 1993) con “Marica”, e per Academy a Marco Curiale (Torino, 1998), con “Gardening not architecture (AKIRA)”.
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