GENOVA – Il racconto dello speciale rapporto tra Rubens e Genova è al centro della mostra ospitata dal 6 ottobre a Palazzo Ducale. Un’esposizione che, grazie al coinvolgimento trasversale di un numero davvero straordinario di istituzioni, pubbliche e private, propone oltre 150 opere di grande livello.
Agli oltre venti Rubens provenienti da musei e collezioni europee e italiane, si sommano quelli già presenti in città, giungendo così a un numero come non vi era dalla fine del Settecento a Genova.
Il progetto, a cura di Nils Büttner, docente della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart nonché Chairman del Centrum Rubenianum di Anversa, e di Anna Orlando, independent scholar genovese, co-curatrice della mostra L’Età di Rubens tenutasi a Palazzo Ducale nel 2004, nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del celebre volume di Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova (1622).


Il rapporto di Rubens con la città
Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607, visitandola anche al seguito del Duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga, presso cui ricopriva il ruolo di pittore di corte. Ebbe così modo di intrattenere rapporti diretti e in alcuni casi molto stretti con i più ricchi e influenti aristocratici dell’oligarchia cittadina.
Per raccontare questo legame, la mostra, oltre al nucleo rubensiano, presenta anche dipinti degli autori che Rubens per certo vide e studiò (Tintoretto e Luca Cambiaso); che incontrò durante il suo soggiorno a Genova (Frans Pourbus il Giovane, Sofonisba Anguissola e Bernardo Castello), o con cui collaborò (Jan Wildens e Frans Snyders).


A completare il racconto incisioni, arazzi, arredi, volumi antichi, perfino abiti, accessori femminili e gioielli, che consentono di celebrare la grandiosità artistica di Genova, confermando anche quell’appellativo di Superba che le fu dato.
Tra le opere che sono tornate a Genova in occasione della rassegna si possono menzionare il Ritratto di Violante Maria Spinola Serra del Faringdon Collection Trust, eccezionalmente staccata dalle pareti della meravigliosa dimora di Buscot Park nell’Oxfordshire in Inghilterra: una dama finora senza nome, che grazie agli studi in preparazione della mostra è ora riconoscibile.
Tra gli altri “ritorni a casa”, anche il San Sebastiano di collezione privata europea, mai esposto in Italia e recentemente ritrovato e che, grazie a un importante ritrovamento documentario, può ora riferirsi alla committenza del celebre condottiero Ambrogio Spinola.
È esposto per la prima volta in Italia anche il giovanile Autoritratto, con un Rubens all’incirca ventisettenne, che un collezionista privato ha offerto come prestito a lungo termine alla Rubenshuis di Anversa e che eccezionalmente torna nel Paese dove fu eseguito, intorno al 1604.


Rubens 22. A Network
L’appuntamento espositivo di Palazzo Ducale è l’occasione per attivare anche un progetto di grande rilievo, dal titolo Rubens 22. A Network ideato e curato da Anna Orlando. Una iniziativa che propone focus conoscitivi, appuntamenti culturali, aperture straordinarie, eventi collaterali e ulteriori progetti espositivi, coinvolgendo oltre 25 realtà pubbliche e private, dai Musei di Strada Nuova all’Accademia Ligustica di Belle Arti, da Banca e Fondazione Carige a Palazzo della Meridiana, dall’Università degli Studi di Genova alla Fondazione Teatro Carlo Felice, insieme all’Arcidiocesi e a molti altri.

Gli itinerari in città
Il visitatore potrà seguire a Genova un vero e proprio itinerario rubensiano alla scoperta dei capolavori nelle loro sedi permanenti, come le due pale d’altare della Chiesa del Gesù – La Circoncisione del 1605 e I miracoli del beato Ignazio di Loyola del 1620 – a pochi passi da Palazzo Ducale, tuttora collocate sugli altari d’origine. E ancora, lo spettacolare Ritratto di Gio. Carlo Doria a cavallo della Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola, uno delle più monumentali effigi celebrative dell’Età Barocca. L’itinerario in città sarà segnalato con veri e propri focus, a completamento del racconto narrato dalla mostra di Palazzo Ducale e toccherà anche i palazzi cinquecenteschi che Rubens certamente visitò, entrando in contatto diretto con i proprietari e riproducendoli poi nel suo celebre libro nell’edizione del 1622 e di quella immediatamente successiva (1626 circa), entrambe esposte in originale in mostra.
Rubens a Genova e il progetto Rubens 22. A Network fanno parte del programma culturale di Ocean Race, il maggior evento velistico internazionale, la cui finale è prevista a Genova a giugno 2023.
La mostra, aperta fino al 22 gennaio 2023, è accompagnata da tre volumi editi da Electa: il catalogo, anche a cura di Nils Büttner, presenta tutte le novit. dovute alle nuove ricerche e gli importanti aggiornamenti frutto della preparazione dell’esposizione; la guida alla mostra, un agile strumento per seguire il percorso di visita; la guida a Genova con Rubens che accompagna nell’ itinerario rubensiano alla scoperta dei capolavori nei palazzi genovesi e nelle chiese che certamente Rubens visitò.
Vademecum
Rubens a Genova
Genova, Palazzo Ducale
Piazza Matteotti 9
6 ottobre 2022 – 22 gennaio 2023
Nils Büttner e Anna Orlando
Produzione
Comune di Genova con
Fondazione Palazzo Ducale
per la Cultura ed Electa
Allestimento
Studio GTRF
Tortelli Frassoni Associati
Orari
lunedì dalle 14 alle 19 (su richiesta apertura per gruppi scolastici)
martedì, mercoledì, giovedì dalle 9 alle 19
venerdì dalle 9 alle 21
sabato dalle 10 alle 20
(anche festivi, luned. 31 ottobre, lunedìì 2 gennaio)
domenica dalle 10 alle 19
(anche lunedì. 26 dicembre e domenica 1 gennaio)
25 dicembre 2022 chiuso
24 dicembre 2022 aperto fino alle 15
La biglietteria chiude un’ora prima