ROMA – Tanto celebre, quanto poco conosciuto nel complesso della sua produzione al di là dell’iconico “Urlo”, Edvard Munch è protagonista del docufilm Munch. Amori, fantasmi e donne vampiro per la regia di Michele Mally e la sceneggiatura di Arianna Marelli.
Il film, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, sarà nei cinema italiani dal 7 al 9 novembre 2022 nell’ambito del progetto di Nexo Digital “La Grande Arte al Cinema”.

Munch. Amori, fantasmi e donne vampiro, oltre a porsi l’obiettivo di gettare nuova luce sul pittore, è un viaggio attraverso la Norvegia di Munch, alla ricerca delle radici e dell’identità di un artista universale, che ci invita a interrogarci sul tema principale del suo multiforme lavoro: la sua idea di Tempo, che si rispecchia in un equilibrio delicato e originale tra passato e presente.
Il docufilm ci trascina in una sorta di fiaba nera in cui a guidarci è in una giovane donna interpretatata dall’attrice Ingrid Bolsø Berdal.

La favola di Edvard Munch si è conclusa presto: la morte di sua madre, seguita da quella dell’amata sorella Sophie, così come la devastante depressione del padre, segneranno ben presto la sua vicenda umana e artistica. Ottant’anni vissuti tra problemi psichiatrici, alcolismo e isolamento.
Storici dell’arte come Jon-Ove Steihaug, Direttore del Dipartimento Mostre e Collezione del Museo MUNCH di Oslo, Giulia Bartrum, per decenni curatrice del British Museum, e Frode Sandvik, curatore del Kode di Bergen, analizzano i temi e le ossessioni della sua opera, ma anche le sue abilità artistiche e le diverse tecniche che ha utilizzato. La ricerca di Munch sull’animo umano e il suo tentativo di tradurre le emozioni su tela o carta trovano corrispondenza con le tecniche sperimentali che ha scelto di adottare, rendendo così le sue opere, come spiega la restauratrice Linn Solheim, estremamente fragili.


Anche il complesso rapporto di Munch con le donne non può essere spiegato solo a partire dalle vicende biografiche. Per lui, trauma e arte, desiderio e tormento si fondono costantemente in un’intensa riflessione sulla donna: questa “sirena” ed enigmatica “sfinge”, per usare le parole dell’artista, che attrae e spaventa l’uomo, come ha sottolineato anche la scrittrice Gunnhild Øyehaug.
Protagonista del film è sicuramente anche il paesaggio. Nel docufilm emergono, infatti, i legami più intimi dell’artista con i paesaggi del Nord e i suoi colori vividi.

Ad arricchire il film è sicuramente anche la colonna sonora che comprende brani di repertorio, tra cui quelli del compositore e organista norvegese Iver Kleive. Il musicista e compositore Maximilien Zaganelli (Hermitage. Il potere dell’arte, Maledetto Modigliani) ha invece scritto le musiche originali del film, che saranno contenute sull’album Munch. Love, ghosts and lady vampires – Music insipired from the film, in uscita a novembre su etichetta Nexo Digital e distribuzione Believe Digital.
INFO: https://www.nexodigital.it/munch-amori-fantasmi-e-donne-vampiro/
CREDITI
Soggetto: Michele Mally
Sceneggiatura: Arianna Marelli e Michele Mally
Produttore Esecutivo: Gloria Bogi
Montaggio: Stefania Calatroni
Cinematographer Set Ingrid Bolsø Berdal: Marco Alfieri
Direttore della Fotografia: Mateusz Stolecki
Prodotto da Didi Gnocchi Per 3D Produzioni e Franco Di Sarro Per Nexo Digital
Regia di Michele Mally
GLI INTERVENTI
LEIF OVE ANDSNES, Pianista
GIULIA BARTRUM, Storica dell’arte
ØIVIND LORENTZ STORM BJERKE, Storico dell’arte
ELIO GRAZIOLI, Storico dell’arte
STEIN OLAV HENRICHSEN, Direttore del Museo MUNCH di Oslo
ERIK HÖÖK, Direttore dello Strindbergsmuseet di Stoccolma
IVER KLEIVE, Compositore
SIRI KVAL ØDEGÅRD, Soprano e Imprenditrice
CARL-JOHAN OLSSON, Curatore Pittura del XIX secolo al Nationalmuseum di Stoccolma
SUE PRIDEAUX, Scrittrice e Biografa
FRODE SANDVIK, Curatore Kode di Bergen
LINN SOLHEIM, Restauratrice
JON-OVE STEIHAUG, Direttore del Dipartimento Mostre e Collezione del Museo MUNCH di Oslo
GUNNHILD ØYEHAUG, Scrittrice
I LUOGHI
NORVEGIA
Oslo: città; vecchio e nuovo museo MUNCH; il quartiere Grünerløkka, dove Munch ha vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza, rimasto pressoché invariato; interviste.
Åsgårdstrand: la casa estiva di Munch sul Fiordo di Oslo.
Bergen: Kode Museum, casa di Edvard Grieg, interviste.
Ekely: la tenuta con l’atelier dove Munch ha trascorso gli ultimi trent’anni di vita.
Vågå: i paesaggi di origine degli antenati di Munch.
SVEZIA
Stoccolma: Nationalmuseum, Strindbergsmuseet, Thielska Galleriet,
Biblioteca Nazionale Svedese, interviste.
GERMANIA
Berlino: luoghi storici
Warnemünde: casa di Munch.
DANIMARCA
Copenaghen: ospedale psichiatrico dove Munch è stato ricoverato.
REGNO UNITO
Londra: interviste.
ITALIA
Milano: interviste.