TRIESTE – L’ex sede del Banco di Napoli, un palazzo di pregio del razionalismo italiano del ventennio fascista, nel cuore di Trieste, cambia volto grazie all’intervento di sedici artisti internazionali.
Duemila metri quadri di opere dipinte per una session di Urban Art d’eccezione che ha visto protagonisti: Peeta, Ravo, Joys, Ozmo, Rancy, Oger, Amina, Sorte, Stuer, Corvino, Fosk, Stefano e Mattia Bonora, Samuele Frosio, Ron Miller e Andrea639, i più famosi artisti che hanno fatto la storia del Writing e della Street Art, nazionale e internazionale. Il cantiere nello storico palazzo degli anni Trenta è durato un mese.

Una ricerca di equilibrio tra razionalismo e Urban Art
L’ex istituto bancario, nato tra il 1935 e il 1938, fu inaugurato da Benito Mussolini in occasione della sua visita a Trieste. Dismesso da anni dall’uso creditizio, è stato di recente preso in gestione da RSG Group, la multinazionale tedesca del fitness e trasformato in una palestra innovativa del marchio “John Reed”, la seconda in Italia dopo quella di Venezia-Mestre. L’impianto, che verrà inaugurato ufficialmente il 25 novembre 2022 e che sarà uno dei più grandi complessi fitness in Italia, propone così una nuova idea di palestra, in grado di unire allenamento, musica e arte.


Curatore e direttore artistico di Urban Color è Luca Mayr e Ron Miller, art director del progetto.
Linee, movimento, combinazioni di lettere e forme, colori dialogano così con l’architettura del palazzo, espressione del razionalismo italiano del ventennio, che ha fatto la storia della città di Trieste fino a cadere in disuso negli anni più recenti.
Gli artwork di Peeta giocano con le linee semplici dell’architettura razionalista del palazzo, creando illusioni ottiche basate sulla prospettiva e sulla tridimensionalità. Le lastre di marmo dei banconi acquistano profondità con l’optical art di Sorte e oltre i pavimenti in legno prendono vita i labirinti impossibili e geometrici di Joys. C’è poi il simbolismo di Ozmo, che reinterpreta l’iconografia rinascimentale della montagna sacra con l’innesto di linguaggi esoterici, dai draghi alle raffigurazioni lunari dei tarocchi. Ma anche figure che sembrano uscite dai dipinti di Hieronymus Bosch che convivono con il dinamismo dei supereroi contemporanei della Marvel, creando così un mondo misterioso e affascinante nel suo irrealismo.

Amina, tre le artiste donne che hanno partecipato all’evento, realizza due muri con i suoi mandala urbani, cerchi simbolici dagli straordinari effetti ottici che ricordano la rappresentazione simbolica del cosmo e che giocano all’interno con particolari minuscoli che si rincorrono e spirali che innestano l’effetto della tridimensionalità. Le opere di Rancy, invece, sono una celebrazione della bellezza e delle arti: il volto scomposto di una statua classica, assieme alle figure di Artemide e Nettuno, vengono attraversati da un gioco di onde vibrazionali arcobaleno mescolando design figurativo e surrealistico, classicismo in chiave pop e dinamismo in un trompe l’oeil di grande impatto visivo.


Ciascun artista ha lasciato il suo segno e il suo messaggio. A rendere speciale l’ambiente e l’esperienza dell’allenamento anche la presenza di molti elementi che hanno fatto la storia della banca, come il caveau con le casseforti e cassette di sicurezza dell’epoca trasformato in una sala pesi o i banconi in pietra riadattati a reception, bistrot e zona consolle. E ancora, le casse, il bunker e una serie di tavoli in stalattite proveniente dalle Grotte di Postumia, che furono donati dalla Slovenia a Benito Mussolini.
Dal 25 novembre 2022 al 24 gennaio 2023, negli ambienti della palestra, saranno inoltre esposte circa 50 opere esclusive realizzate dagli stessi artisti che hanno preso parte alla grande operazione di Urban Art.