TERAMO – È una mostra “non autorizzata” da Banksy quella presentata a Teramo a partire dal 22 novembre 2022, presso L’Arca Laboratorio per le Arti Contemporanee, ci tengono a precisarlo i due curatori Stefano Antonelli e Gianluca Marziani. «Banksy – spiegano- non è coinvolto in alcun modo e non ha fornito alcuna approvazione o supporto né opere d’arte per questo progetto».
Le opere che si potranno ammirare, provenienti da collezioni private, sono comunque tutte autenticate dopo essere state sottoposte a controlli di accuratezza e autenticità. L’esposizione promossa, patrocinata e finanziata dal Comune di Teramo, prodotta da MetaMorfosi Eventi e organizzata dalla Fondazione Bruno Ballone e MetaMorfosi Eventi, «non è una mostra immersiva di riproduzioni – raccontano Antonelli e Marziani – ma un’incredibile collezione di pezzi originali e autenticati che permetteranno agli spettatori di scoprire il misterioso universo dello street artist nato a Bristol».

Si tratta di un progetto originale, scientificamente molto accurato e strutturato che consente, attraverso le opere più iconiche e allo stesso tempo enigmatiche, di «comprendere il senso “politico” e morale dell’arte di Banksy» – sottolinea il Presidente di MetaMorfosi Pietro Folena – «In questa esposizione – continua Folena – sono presenti alcuni dei messaggi più importanti della stagione del primo decennio di questo secolo, segnato dalle guerre in Afghanistan e in Iraq e dal terrorismo. Il lanciatore di fiori (Love is in the air, Flower Thrower) è uno dei messaggi pacifisti più universali di questo tempo, e ovviamente la Girl with balloon, accanto alla quale Banksy scrisse “c’è sempre una speranza”, è una poetica e potente rappresentazione delle emozioni in questo tempo complesso, al centro della quale c’è tutta l’incredibile forza sentimentale e creativa dell’infanzia».
La potenza del messaggio che Banksy trasmette attraverso le sue opere viene evidenziato anche dal Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto che commenta: «con la forza prorompente della sua arte, con le sue opere di denuncia sociale e contro la guerra, non ultime quelle comparse nei giorni scorsi nelle strade Kiev in Ucraina, Banksy è sicuramente uno dei più grandi interpreti dei nostri tempi, capace di coinvolgere emotivamente lo spettatore e di farlo riflettere sui grandi temi della nostra epoca. Quando pensiamo a Banksy non possiamo non pensare all’arte come ad un linguaggio universale, capace di unirci tutti, di toccare nello stesso tempo il cuore e la mente. Siamo sicuri che la mostra, che ha già sollevato un enorme interesse fuori dai confini regionali, avrà un notevole riscontro, confermando come questa città sia sempre più capace, attraverso la valorizzazione della cultura, di affermarsi sul palcoscenico nazionale».
«Abbiamo sempre creduto che la cultura rappresentasse un capitale per la crescita sociale ed economica della città e della provincia – aggiunge l’Assessore alla cultura Andrea Core – e oggi abbiamo l’ennesima dimostrazione che lasciarsi contaminare della cultura rappresenta sempre un valore aggiunto per la comunità. In questi giorni stiamo ricevendo numerosissime richieste di adesione e di informazioni che arrivano da tutta Italia e la decisione di coinvolgere le scuole, con visite dedicate, mira a sensibilizzare soprattutto i più giovani sull’importanza dell’arte e sul suo saper essere un potentissimo strumento di comunicazione».
Per Agostino Ballone, Presidente della Fondazione Bruno Ballone, si tratta di «una mostra di rilevanza nazionale dimostrando ancora una volta che puntare in alto si può e si deve».
Dunque, dalla ormai celeberrima Girl with Balloon a Love is in the air, passando per gli iconici topi di Love Rat, fino ad arrivare alle immagini che evocano scenari di guerra come Bomb Hugger o Golf Sale, l’universo di Banksy si dipana dinnanzi agli occhi del visitatore evocando emozioni, suscitando interrogativi e riflessioni.
«Banksy – ci rammentano i due curatori – continua a superare i confini e a mettere in discussione la morale della società con il suo stile ironico, iconico e irriverente. La sua identità costituisce solo una piccola parte del mistero, poiché il suo lavoro è davvero l’iceberg metaforico che penetra in profondità nel cuore dell’umanità, di cui il suo lavoro graffia solo la superficie».
Ad accompagnare la mostra un catalogo edito da Sagep, con approfondimenti e saggi dei due curatori, Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, un cospicuo corredo fotografico e interventi dl Agostino Ballone, Presidente della Fondazione Bruno Ballone, del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, del Presidente di Metamorfosi Eventi Pietro Folena.
Nel periodo di apertura della mostra, fino al 15 gennaio 2023, sono inoltre previsti alcuni appuntamenti destinati a coinvolgere i cittadini di Teramo e in particolare giovani e studenti, tra cui anche alcuni laboratori per sensibilizzare i più piccoli ai temi di arte e pace. In calendario anceh un convegno presso il Park Hotel Sporting, sempre sul rapporto tra ‘arte e pace’, in collaborazione con l’Università di Teramo, il Preside della Facoltà di Bioscienze, Prof. Enrico Dainese e Runipace, nel quale interverranno la coordinatrice di Runipace, Prof.ssa Enza Pellecchia ed il Prof. Massimo De Giuseppe della IULM di Milano, che relazionerà sull’impegno pacifista di Banksy.
Vademecum
Banksy a Teramo
A cura di Stefano Antonelli e Gianluca Marziani
Promossa dal Comune di Teramo
Prodotta da MetaMorfosi Eventi
Organizzata da Fondazione Bruno Ballone e MetaMorfosi Eventi
Orari:
Aperta tutti giorni, escluso il lunedì, dalle 10:00 alle 13:00
dal giovedì alla domenica aperta anche il pomeriggio dalle 16:00 alle 20:00
Chiusa il 25 dicembre
26 dicembre e 1 gennaio aperta dalle 16:00 – 20:00
Info: 0861-324602
Biglietti:
Intero: 7 euro
Ridotto e scolaresche: 3 euro
Bambini sotto i 7 anni ingresso gratuito
Catalogo 8 euro
Diritti di vendita Ciaotickets 1 euro