NAPOLI – Con oltre 100 opere esposte al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, Napoli celebra Edgar Degas (1834 – 1917), che sin dalla giovinezza coltivò uno stretto rapporto con l’Italia e con la città partenopea. È tuttavia la prima volta che Napoli dedica una mostra al pittore e sculture francese.
“Degas, il ritorno a Napoli” è il titolo della mostra che, dal 14 gennaio al 10 aprile 2023 celebra questo profondo legame. La rassegna è ospitata nella Sala del Refettorio del San Domenico Maggiore, proprio a pochi passi da Palazzo Pignatelli di Monteleone, residenza del nonno paterno e di parte della famiglia, meglio conosciuto come Palazzo Degas.

L’esposizione, curata dall’esperto e collezionista d’arte Vincenzo Sanfo, dà conto dell’intera parabola artistica di Degas, a partire dagli anni giovanili. Suddivisa in tre macro aree tematiche, nella prima parte ricostruisce le atmosfere della Napoli di fine Ottocento, attraverso immagini storiche e l’analisi del ritratto del nonno René Hilaire De Gas, primo importante dipinto realizzato a Napoli dal futuro pittore impressionista, e quello della famiglia Bellelli, suoi parenti, proposti in mostra in una riproduzione multimediale.
La seconda sezione, attraverso una galleria di disegni, studi preparatori, numerose incisioni tra monotipi, litografie e xilografie, e tre sculture in bronzo, restituisce alcuni dei temi distintivi dell’arte di Degas. Protagonisti sono ballerine, prostitute, cavalli da corsa e café-chantant della Belle Époque. La sezione evidenzia, inoltre, l’importanza che il disegno ebbe per Degas, convinto che proprio attraverso questo si riveli la personalità di un artista.
Particolarmente interessanti i 32 monotipi originali sulla Famiglia Cardinal realizzati da Degas e stampati da Ambroise Vollard, che raccontano la vita di una famiglia nella Parigi di fine ottocento. Presenti alcune sculture sul tema della danza e alcune preziose incisioni d’epoca raffiguranti sempre le ballerine. La parte finale di questa sezione comprende anche i 19 monotipi della serie della Maison Tellier, dedicata alle case chiuse parigine, stampati sempre da Ambroise Vollard.

L’ultima parte della mostra si concentra su alcuni aspetti più mondani della vita di Degas, le sue frequentazioni con altri artisti e gli anni più tormentati della sua esistenza minata dalla cecità. Tra le opere ospitate in questa sezione anche il prezioso disegno, originale: “Ritratto di Eugene Manet“, fratello del celebre Edouard Manet, realizzato da Degas e proveniente dalla Vente Degas realizzata alla morte dell’artista.
Questa sezione ospita anche opere dei suoi amici artisti, sia napoletani che francesi , tra cui Domenico Morelli, Frank Boggs, Giuseppe Canova, Ferdinando Pappacena e Édouard Manet, con il prezioso olio su cartoncino Vase de fleure.

A chiudere l’esposizione sono trentaquattro fotografie realizzate da Degas, provenienti dalla Bibliothèque National de France, che mettono in evidenza l’interesse dell’artista per la recente invenzione, strumento di studio per il movimento del corpo umano e dei cavalli, accolta da molti Impressionisti.
Vademecum
Degas, il ritorno a Napoli
Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, Napoli
14 gennaio -10 aprile 2023
orario continuato, giorni feriali dalle ore 9:30 alle 19:30
sabato, domenica e festivi dalle 9:30 alle 20:30.
Costo biglietti a partire da 10 euro, 8 euro per i possessori del pass turistico Artecard
ìBiglietteria sul posto, e online con ticketone.it.
Info e prenotazioni prenotazioni@navigaresrl.com