ROMA – È morta all’età di 95 anni Gina Lollobrigida, diva del cinema italiano e internazionale che, accanto alla professione di attrice aveva sempre coltivato la passione per le arti visive, dalla pittura, alla scultura, alla fotografia.
Nata a Subiaco, in provincia di Roma, nel 1927, la Lollobrigida era figlia di un produttore di mobili, che dopo aver perso le sue proprietà durante la guerra si trasferisce a Roma nel 1944.
Qui Gina si iscrive all’Accademia di Belle Arti, come vincitrice di una borsa di studio, ma nel frattempo inizia a vendere caricature a carboncino e a posare per fotoromanzi.
Nel 1947 partecipa al concorso Miss Roma classificandosi seconda, per partecipare poi a Miss Italia e arrivare terza.
La sua carriera di attrice cinematografica comincia quasi per caso, dopo essere stata notata da Vittorio De Sica che ne intuisce immediatamente le potenzialità artistiche. Oltre a divenire celebre in Italia, sbarca anche a Hollywood dove recita con alcune delle più importanti star da Humphrey Bogart a Sean Connery.

La professione cinematografica, tuttavia, non le impedisce di continuare a coltivare la sua passione giovanile per le arti visive.
La sua ricerca nel campo dell’arte fotografica è stata sempre molto apprezzata. Nel 1980 le sue foto vengono esposte al Museo Camevalet di Parigi, dove viene insignita della medaglia d’oro della città. Propio in quella occasione “Le Monde” scrive: “Ha l’occhio di un Cartier Bresson, ha talento, è piena di energia e le sue foto hanno una forza sconvolgente. E’ veramente una grande artista”.
Con la sua macchina fotografica scatta foto in tutto il mondo: India, Filippine, Russia, Cina, Giappone, Africa, Cuba, Stati Uniti e, naturalmente, Italia. Immortala personaggi celebri del mondo dello spettacolo, della politica, dell’arte e del costume, tra cui Indira Gandhi, Fidel Castro, Henry Kissinger, Maria Callas, Liza Minnelli, Yuri Gagarin, Neil Armstrong, Grace Kelly, Paul Newman, Sean Connery, Audrey Hepburn.
Oltre alla fotografia coltiva anche la passione per la scultura, realizzando più di sessanta opere, di cui alcune in marmo. Frequenta artisti quali Francesco Messina, Giacomo Manzù, Ilia Glazunov, Giorgio De Chirico, Salvador Dalí, Jacob Epstein. Di Manzù la diva dirà: “è lui che mi ha comunicato l’umiltà e la passione indispensabili per scolpire”.

Nel 1992, avendo rappresentato l’Italia all’Expo di Siviglia, con la scultura “Vivere insieme”, viene insignita della Legione d’Onore dall’allora presidente francese François Mitterrand. Nel 1996, invece, diviene Accademica Onoraria dell’antica Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Un riconoscimento questo che prima di lei era stato assegnato solo ad altre due donne: l’astronoma Margherita Hack e il Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini.
Lollobrigida ha esposto le sue opere al Pushkin Museum of Fine Arts di Mosca, nel 2003, al Musée de la Monnaie di Parigi, nel 2004. Infine, ha presentato per la prima volta al grande pubblico italiano sculture, disegni e fotografie, nella sua città di adozione, Roma, nel 2009 a Palazzo delle Esposizioni, nella mostra “Gina Lollobrigida fotografa”, a cura di Philippe Daverio.
“Apprendere della sua morte un colpo durissimo. – Ha affermato il sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni – La scomparsa di Gina Lollobrigida lascia un vuoto incolmabile. Subito al lavoro per realizzare una serie di iniziative che rendano omaggio a un’artista straordinaria, amata ed apprezzata in tutto il mondo. Il Ministero della Cultura istituirà un premio alla sua memoria“.