NAPOLI – La collaborazione tra il MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e l’Università degli Studi di Napoli Federico II compie otto anni e si rinnova con uno sguardo rivolto al futuro.
Al centro del comune impegno rimane la formazione dei giovani e la sperimentazione applicata al management dei beni culturali.
Inoltre, per il 2024, in occasione della fondazione dell’Ateneo, il Museo Archeologico ospiterà una mostra dedicata al ruolo innovatore di Federico II e all’arte dei Normanni.
Chiave di volta della rete tra Museo e Ateneo è il protocollo MANN in Campus che, oggi al primo rinnovo dal 2019, ha rappresentato un vero e proprio trait d’union fra le numerose iniziative in programma: un percorso teorico-pratico che ha permesso a docenti e allievi di immaginare nuovi modelli gestionali per salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico.

“Al MANN – commenta il Direttore dell’Archeologico, Paolo Giulierini – le competenze dell’Università costruiscono il museo del futuro: è il modello che da anni stiamo sperimentando con la Federico II grazie a una rete fittissima di preesistenti collaborazioni che sono diventate nel 2019 ‘Mann in campus’. Un percorso che sta incidendo nella vita reale del Museo, integrato alla sua crescita, con idee e ricerca che diventano cantieri, nuove sezioni, standard legali per l’ importante attività internazionale del MANN, principale prestatore italiano di opere archeologiche e molto altro ancora: dallo studio del food che servirà il nuovo ristorante, a quello delle piante nei giardini storici fino alla comunicazione dell’immagine del Museo sul territorio, al suo impatto nel quartiere della cultura che insieme stiamo immaginando”. “Crediamo sia questa la strada da percorrere – aggiunge Giulierini – anche per rispondere alla richiesta di nuove professionalità, e quindi di formazione da fare in campo, figure queste che devono rafforzare le ‘squadre’ dei musei per una più moderna valorizzazione dell’immenso tesoro italiano. Grazie alla Federico II per questo straordinario percorso inaugurato con il Rettore Manfredi e proseguito con sempre nuovi stimoli con il Rettore Lorito. E, per festeggiare gli 800 anni della più antica università pubblica del mondo, il maggior centro di ricerca del mezzogiorno, siamo già al lavoro per organizzare la grande mostra Federico e i Normanni“.

“Il legame tra il MANN e l’Ateneo Federiciano – afferma il Rettore Matteo Lorito – è diventato un caso studio perché a livello italiano la rete fra accademia e musep è del tutto innovativa. Si mettono insieme ampiezza, concretezza e varietà dei temi; la collaborazione, inoltre, unisce dieci dipartimenti diversi. Andiamo non solo verso il Museo del futuro, ma anche verso l’Università del futuro“.