VENEZIA – Con una ventina di opere totalmente inedite, ha preso il via al Museo del Vetro di Murano (VE), lo scorso 28 gennaio, Shattering beauty, la personale dell’artista svizzero Simon Berger.
Si tratta di una mostra concepita dalle curatrici, Sandrine Welte e Chiara Squarcina, come un’installazione immersiva site specific, dove il visitatore è invitato a perdersi tra cubi di vetro e sculture di diverse dimensioni.

Un nuovo modo di percepire il mondo
I ritratti in mostra sono realizzati da Berger con una singolare tecnica, che l’artista definisce “morfogenesi”. Berger “disegna” con colpi di martello, delicati e netti, generando ragnatele di insenature in cui luce e trasparenza si intrecciano, e la tela trasparente diventa lo sfondo di affascinanti dipinti vitrei.
Sfidando la tipica tradizione di Murano della soffiatura come tecnica di lavorazione del vetro, Berger affronta il materiale in modo più deciso: lo scalfisce per creare volti umani, dimostrando come crepe e le rotture possono diventare linee di indagine sui modi di vedere e percepire il mondo, mentre le superfici di vetro si trasformano in un riflesso di chi le guarda.


“La mostra – racconta Chiara Squarcina, responsabile del Museo del Vetro e dirigente dell’Area Attività Museali MUVE – propone una ventina di opere totalmente inedite e site-specific, ideate e realizzate appositamente per gli spazi del Museo del Vetro, un’installazione immersiva coinvolgente e affascinante, che porta il visitatore a riflettere sulla potenza e sulla forza espressiva del volto umano. Dopo aver ammirato nelle sale al piano nobile del Museo le opere uscite dalla fantasia e dall’abilità dei maestri vetrai muranesi nel corso dei secoli, il visitatore si troverà a confrontarsi con una modalità nuova di concepire un’opera in vetro, tracciando le linee per un dialogo contemporaneo con una tradizione artistica riconosciuta a livello mondiale. Un’ulteriore testimonianza di quanto il vetro sia un materiale vivo e in continuo rinnovamento e di come il ruolo di Murano sia in questo senso centrale ed insostituibile.”

Berger – sottolinea Sandrine Welte, co-curatrice della mostra – “colpendo la superficie trasparente della sua tela di vetro, trasforma la distruzione in qualcosa di seducente bellezza, mentre l’ipnotico groviglio di crepe e pieghe si trasforma ritmicamente in immagini. Le sue tele, a questo proposito, mi ricordano la realtà danzante di Venezia, la cui precaria condizione di città costruita sull’acqua è stata la sua più grande forza nel corso della storia. E come un tempo i veneziani si lanciarono impavidi a realizzare questo sogno urbano tra le acque circostanti, così oggi i colpi di martello di Simon Berger cadono audacemente sulla lastra di vetro per incidere immagini che lasciano un’impronta duratura”.

Chi è Simon Berger
Svizzero, classe 1976, Simon Berger ha una formazione come falegname, ma allo tempo sviluppa interesse anche per il lavoro del metallo.
Attivo come street artist, scopre lavorando su alcune carcasse di auto che il metallo del parabrezza, e successivamente il vetro, sono materiali interessanti per nuove esplorazioni artistiche a colpi di martello.
Raffina dunque la sua tecnica, che lo rende celebre in tutto il mondo. I progetti più recenti hanno visto la creazione dei ritratti di Kamala Harris e Kemal Atatürk, mentre diverse tele di vetro per l’iniziativa “We are Unbreakable” hanno reso omaggio alle vittime dell’esplosione del porto di Beirut nel 2020.

Dal formato bidimensionale dei suoi ritratti in vetro, Simon Berger è passato di recente a quello tridimensionale della scultura, esplorando ulteriormente le potenzialità del mezzo scelto.
Vademecum
SHATTERING BEAUTY. SIMON BERGER
Museo del Vetro di Murano (VE)
Fondamenta Marco Giustinian, 8
Dal 28 gennaio al 7 maggio 2023.
Il Museo del Vetro di Murano è aperto tutti i giorni, dalle 10.00 alle 17.00.
Ultimo ingresso ore 16.00.
Ingresso compreso con biglietto del Museo del Vetro. Gratuito per residenti a Venezia.
Info web: