BRUXELLES – La 68ma edizione di Brafa, la più antica mostra-mercato d’arte antica e moderna d’Europa, ospitata all’Expo di Bruxelles, ha chiuso con un record di presenze. Dedicata all’Art Nouveau, la manifestazione ha presentato 130 grandi galleristi internazionali tra cui 13 alla prima partecipazione.
Oltre il 65% le gallerie straniere visitate da 65.000 visitatori tra collezionisti, curatori di musei, decoratori e amanti dell’arte provenienti da tutta Europa, ma anche da Giappone, Messico e Stati Uniti.
Soddisfazione è stata espressa da Harold t’Kint de Roodenbeke, Presidente dell’associazione degli Antiquari del Belgio che organizza la manifestazione, il quale ha dichiarato: “Un successo che ha superato ogni nostra più rosea aspettativa per questa 68ma edizione. Sono stati davvero moltissimi i collezionisti presenti fin dalle prime ore dell’apertura. E tutti noi galleristi abbiamo avuto il piacere di salutare persone che arrivavano anche da molto lontano, in una sorta di vera e propria corsa ad assicurarsi le straordinarie opere esposte”.

Il fascino di alcune opere, tra arte e design
Presentate da una decina di grandi professionisti del settore, le opere di design hanno avuto un ruolo non secondario nel successo di questa edizione.
Da segnalare la scala in poliestere rosso di Georges Ferran per Axe, realizzata in schiuma di poliestere, acciaio e lacca, (Francia, 1971) presentata dalla galleria MORENTZ (NL); le appliques di Giò Ponti “Finestra” Arredoluce del 1957 o le sedie “Artona” disegnate da Afra e Tobia Scarpa per Maxalto nel 1975 presentate da Robertaebasta (IT).
A sedurre i visitatori anche capolavori come Untitled di Sam Francis del 1978, quasi 4 metri per 5, presentato d Guy Pieters Gallery (BE) oppure l’opera Eau de Robot (1981-4) di James Rosenquist, 274,3 x 731,5 cm nella Galerie Jean-François Cazeau (FR).
Alcune vendite di questa edizione
Il mix di generi, stili ed epoche, dall’antichità all’arte contemporanea, passando per l’arte tribale e il design è stato alla base del buon esito di vendite registrato da questa edizione della manifestazione.
Dei Bardi Art (BE), galleria specializzata in scultura e oggetti di Alta Epoca – medievale e rinascimentale – ha venduto tra l’altro, un tondo rinascimentale in marmo dell’artista Domenico Gagini per circa 40.000 euro.
Un collezionista ha acquistato un bellissimo scrittoio parigino impiallacciato in ebano del periodo Regency, circa 1725-1730, presso lo stand della Galerie Theunissen & de Ghellinck, specializzata in mobili e oggetti d’arte francesi del XVII e XVIII secolo.
La galleria Lemaire (BE) ha venduto 15 piatti di porcellana cinese con stemmi di famiglie europee, per un valore compreso tra i 1.000 e i 15.000 euro ciascuno, e un bronzetto di porcellana di Parigi, fabbrica Dihl, attribuito a Thomire, circa 1805, per un prezzo compreso tra i 30.000 e i 40.000 euro.
Nell’ambito dell’arte tribale, Serge Schoffel – Art Premier (BE) ha venduto il palo figurativo Nyamusa, Bahr el-Ghazal, Repubblica del Sudan meridionale, XIX secolo, in legno e metallo (H 162 cm).

Alla Galerie Claes (BE) la pantera Edo del Benin in bronzo, della fine del XIX secolo, ha trovato un acquirente nella prima serata e sono state effettuate una dozzina di altre vendite che vanno dai 12.000 ai 40.000 euro. La galleria ha venduto anche sette fotografie dell’artista belga di origine beninese Fabrice Monteiro.
Nella sezione Art Nouveau, da Florian Kolhammer (AT), un acquirente ha scelto il vaso bianco e nero creato da Josef Hoffmann, intorno al 1911, per la vetreria Johann Loetz Witwe. Prezzo richiesto 16.000 euro. I
Presso A&R Fleury (FR), diverse sculture in bronzo degli anni ’50 e ’60 di Alicia Penalba sono state vendute per importi compresi tra 50.000 e 75.000 euro.
Samuelis Baumgarte (DE), partecipante per la prima volta al BRAFA con uno stand dedicato a Mirò e Calder, ha venduto un mobile di Calder, Twisted tail, del 1968, per oltre 1 milione di euro. Harold t’Kint de Roodenbeke ha venduto un Hans Hartung, Abstract T1982-R7, del 1982 e una scultura in bronzo di Georges Minne, L’agenouillé de la fontaine, del 1938 circa.
La Galleria Samuel Van Hoegaerden (BE), che ha dedicato il suo stand interamente all’artista belga Pierre Alechinsky, ha concluso numerose vendite.
La Boon Gallery (BE) ha venduto l’opera Aggregation dell’artista coreano CHUN Kwang Young, 2007, per circa 120.000 euro.
La galleria Guy Pieters ha venduto un’opera di Christo, The Mastaba (Project for Au Shabi, Emirati Arabi Uniti), risalente al 2012. Ha venduto anche la scultura monumentale Three hearts on the rocks, 2002, di Jim Dine. Il prezzo annunciato per ciascuna di queste opere è di 750.000 euro.
La Galleria dei Collezionisti (BE), che propone gioielli e oggetti di artisti e designer del XX e XXI secolo, si è separata, tra l’altro, da un anello di Ettore Sottsass, Mane, in oro 18 carati e Lapislazzuli, proveniente dalla mostra “La Seduzione” tenutasi a Verona nel 2002.

Fondazione Re Baldovino
Presente con un suo spazio in cui ha ospitato ogni giorno dell’apertura studiosi e appassionati per le conferenze BRAFA Art Talks, la Fondazione Re Baldovino ha acquisito a sua volta due opere.
La prima, destinata a un museo di Bruxelles, da Art et Patrimoine – Laurence Lenne (BE): una porcellana di Meissen proveniente dal servizio d’armi di Carlo Alessandro di Lorena nel suo castello di Tervueren, tra il 1720 e il 1730.
Inoltre un set di sedie firmate da Victor Horta acquistate da Thomas Deprez Fine Arts (BE) per destinarle al Museo d’Arte e Storia di Bruxelles.
BRAFA ART FAIR – Edizione 68
Domenica 29 Gennaio – Domenica 5 Febbraio 2023
Brussels Expo, Pl. de Belgique 1, Bruxelles
www.brafa.art