FIRENZE – Balletto multiplo è la scultura di Sauro Cavallini inaugurata in piazza del Duomo a Firenze nello spazio compreso tra l’abside della Cattedrale e Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Giunta Regionale della Toscana, dove è in corso la mostra appena inaugurata di altre 16 opere dell’artista dal titolo “Sauro Cavallini. Storia di un internato”.
L’evento di inaugurazione, dal titolo “Balletto per la pace di Sauro Cavallini. Un abbraccio per un mondo senza confini” , si è svolto l’8 febbraio alla presenza della Vicesindaca e Assessora alla cultura del Comune di Firenze, Alessia Bettini, del Presidente e dalla Direttrice del Centro Studi Sauro Cavallini di Fiesole, Teo Cavallini e Maria Anna Di Pede (anche curatrice della mostra), di Jacopo Celona (Florence Biennale). Poi l’opera resterà qui collocata fino all’11 aprile 2023.

La messa in posa dell’opera ha visto la preziosa collaborazione di “Florence Biennale”, che attraverso il suo Direttore Jacopo Celona ha voluto esprimere apprezzamento nei riguardi di questo progetto: “Come Florence Biennale siamo orgogliosi di aver riconosciuto al maestro, nel 2017, il premio internazionale ‘Lorenzo il Magnifico’ (ad memoriam) perché artisti del calibro di Cavallini hanno la grande capacità di dialogare con la città e trovare un equilibrio con l’arte del passato” – ha commentato Celona.
“Questo progetto espositivo – ha sottolineato la vicesindaca e assessora alla Cultura, Alessia Bettini – per noi è molto importante, rappresenta un’ulteriore occasione per valorizzare il ruolo della città di Firenze nel contesto della produzione artistica contemporanea e nello stesso tempo per celebrare e promuovere i valori della pace”.
Una scultura monumentale dal significato simbolico
Realizzata in bronzo nel 1984, la grande scultura misura 260 centimetri di larghezza, per 280 di altezza e due metri e mezzo di profondità; pesante circa 700 chilogrammi, è stata collocata su una base alta 50 centimetri che le dà ancora più slancio in altezza

L’opera raffigura tre sinuose silhouette che si muovono armoniosamente e, nel rispetto di un serrato gioco di equilibri, si sfiorano, si intrecciano e si dispongono secondo una coreografia che si sviluppa intorno alla figura centrale sollevata in un agile slancio.
Quello della pace e della fratellanza sono stati temi molto cari al maestro Cavallini, che in quest’opera si esprimono attraverso l’armonia e la gestualità delle figure. Il Balletto multiplo si pone, dunque, sia come espressione di libertà e di movimento senza vincoli di spazio, sia come metafora di un abbraccio di pace tra gli uomini in un mondo senza confini, senza barriere, libero da guerre e violenza.
“Un’opera di straordinario valore – ha evidenziato Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana – il cui messaggio è particolarmente forte e attuale, in questi mesi segnati dalla guerra in Ucraina, ma anche da tante altre situazioni di violazioni dei diritti umani, dall’Iran all’Africa centrale. Si tratta in definitiva non solo di un omaggio doveroso a un grande artista, ma anche il modo migliore per lanciare un grande messaggio con la potenza dell’arte”.
“Piazza del Duomo costituisce il luogo ideale per le figure danzanti di Cavallini – ha affermato la Direttrice del Centro Studi Sauro Cavallini, Maria Anna Di Pede – che instaurano un vivace dialogo con gli edifici circostanti, una sintonia di armoniosi contrasti tra le forme sinuose delle silhouette e il rigore dell’architettura della cattedrale di Santa Maria del Fiore, tra il colore del bronzo e il candore dei marmi, tra il leggiadro movimento della danza e la severa geometria della piazza”.
Il progetto espositivo è stato fortemente voluto da dal Presidente del Centro Studi Sauro Cavallini, Teo Cavallini, che ha commentato: “mediante l’opera di mio padre Sauro, maestro dell’arte pubblica, possiamo contribuire a rimarcare il suo dna di uomo di pace e alla necessità di promuoverla”.