Make Art not War, un viaggio visivo attorno a quattro polarità: Donna, Ambiente, Pace e Guerra, Immaginario
RAVENNA – Shepard Fairey (Charleston, 1970), in arte Obey, approda dal 17 febbraio 2023 al Magazzino del Sale a Cervia, con la mostra Make Art not War, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi, curata da Roberto Mastroianni.

“Dopo il successo della mostra di Keith Haring e Paolo Buggiani nel 2022 – afferma il sindaco di Cervia Massimo Medri – anche quest’anno la nostra città è protagonista di un evento culturale di grande prestigio: l’esposizione delle opere di Frank Shepard Fairey OBEY, uno degli artisti americani più rappresentativi dell’arte di strada. La sua è un’arte che diventa politica e che affronta questioni sociali, economiche, ambientali. In particolare, nei suoi ultimi lavori ha affrontato il tema dalla guerra in Ucraina, invitando tramite la sua arte alla fine del conflitto e alla pace. Ritengo che non si sarebbe potuto scegliere artista migliore, in quanto interpreta appieno i sentimenti che in questo periodo storico sentiamo ancora più forti”. “Questo – conclude Medri – è il secondo grande appuntamento della trilogia che si concluderà nel 2024 con un altro street artist di livello internazionale nel Magazzino del Sale Torre, luogo simbolo della città, che rappresenta la storia di Cervia”.


Ironia, critica sociale e valore critico
Con circa 70 opere, tra le più iconiche della produzione dell’artista, l’esposizione presenta una sorta di viaggio visivo attorno a quattro polarità: Donna, Ambiente, Pace e Guerra, Immaginario.
Obey affronta, con un’attitudine tipica della street art, i temi fondamentali del presente: l’impegno civile, l’ecologismo, la giustizia sociale e il pacifismo.
Il linguaggio utilizzato è quello di una cultura pop globale ri-articolata in modo ironico e citazionista, che strizza però l’occhio alle avanguardie storiche come il suprematismo e futurismo, ma anche alle illustrazioni di propaganda sovietica e maoista o del muralismo storico messicano.

Come rammenta il curatore della mostra Roberto Mastroianni: “Shepard Fairey è una delle figure cardine della nascita e diffusione della Street Art a livello globale, nonché uno dei principali artefici della trasformazione della Street Culture da controcultura a stile e grammatica dell’immaginario metropolitano globalizzato”. Protagonista indiscusso delle arti del contemporaneo, Obey “è stato capace di utilizzare e ibridare linguaggi diversi, diventando uno degli artisti contemporanei più noti, non perdendo mai, però, la carica di critica sociale e politica che da sempre lo ha caratterizzato”.


Un mix di linguaggi tra la grafica, fotografia, collage
L’immaginario artistico di Obey si traduce attraverso la capacità di mescolare differenti linguaggi che spaziano tra la grafica, la fotografia, il collage.
Coniugando marketing e street art, le opere di Obey, dagli anni ’80 a oggi, hanno invaso i muri di Europa, Hong Kong e Russia. Altre venivano, invece, acquistate per le collezioni di diversi famosi musei, come il San Francisco Museum of Modern Art e l’Institute of Contemporary Art di Boston.
Nel 2001, inoltre, Shepard Fairey ha fondato Obey Clothing, brand di accessori in perfetto stile urban, con l’obiettivo di rendere fruibili a tutti le sue opere d’arte.


Le opere in mostra
Le opere esposte a Cervia indagano tutto il panorama politico e sociale contemporaneo dell’artista. Da segnalare in particolare Diplomacy over violence, realizzata dall’artista a ridosso dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina in cui ha voluto reinventare la Marianna simbolo della Francia, protagonista della sua Liberté, Egalité, Fraternité del 2018, “rivestendola” dei colori giallo e azzurro della bandiera della nazione invasa dalla Russia.
E poi ancora la serie di tre ritratti We the People, esposti il 21 gennaio 2017 in concomitanza con la Marcia delle Donne. Infine, ovviamente, Obama Hope, l’opera ideata per la campagna presidenziale del 2008 di Barak Obama, divenuto poi il primo presidente afroamericano della storia degli Stati Uniti d’America.
L’immagine simbolo scelta per presentare la mostra è We the People, are Greater than Fear.
L’opera – spiega Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi Eventi – “è parte di una campagna contro l’intolleranza verso altre culture e religioni, realizzata in collaborazione con associazioni e movimenti, con l’obiettivo – come Shepard Fairey scrive – di promuovere l’apprezzamento per le diversità etniche, religiose, culturali, di genere”. “Questa donna con un velo sulla testa con la bandiera USA – evidenzia Folena – lancia l’idea di una cittadinanza universale a base della stessa cittadinanza americana, contro le guerre di religione e lo scontro di civiltà. Alle donne, prima di tutto, è dedicata questa mostra: ai loro diritti, alla loro diversità e alla consapevolezza che loro sono il futuro, contro la paura, come recita il titolo dell’opera immagine della mostra”.

La mostra sarà visitabile fino al 4 giugno 2023.
Vademecum
OBEY. MAKE ART NOT WAR
Magazzino del Sale – Torre | CERVIA – Via Nazario Sauro 24 – Cervia
17 febbraio – 4 giugno 2023
a cura di Roberto Mastroianni
patrocinata e sostenuta dal Comune di Cervia
prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi
Orari mostra
Feriali 10.00 – 20.00
Venerdì e Sabato 10.00 – 23.00
Domenica 10.00 – 21.00
Biglietti
Intero: 10 euro11 euro (10 + 1 euro di prevendita) per chi acquista il biglietto online
Ridotto Residenti: 8 euro9 euro (8 + 1 euro di prevendita) per chi acquista il biglietto onlineResidenti nel Comune di Cervia o visite negli orari di minor afflusso (giorni feriali 10.00-13.00)
Ridotto: 8 euro9 euro (8 + 1 euro di prevendita) per chi acquista il biglietto online
Over 65, giovani dai 18 ai 25 anni, eventuali convenzionati
Ridotto Gruppi Scolareschi: 4 euro5 euro (4 + 1 euro di prevendita) per chi acquista il biglietto onlinescuole con gruppi da 20 pax / giovani dai 6 ai 17 anni / studenti universitari prenotazioni gruppi scolastici:
Ufficio IAT Cervia 0544 72424biglietti on line: www.ciaotickets.com