MILANO – È stato presentato, presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana a Milano, il progetto Leonardo//thek@, una piattaforma digitale per poter esplorare con facilità il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.
Presenti alla conferenza Alessandro Aresu, Capo Segreteria Tecnica, Ministero dell’Università e della Ricerca, in rappresentanza del Ministro Anna Maria Bernini; Paolo Galluzzi, Presidente del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla nascita di Leonardo da Vinci; Pietro C. Marani, Presidente dell’Ente Raccolta Vinciana; Andrea Bernardoni, Università dell’Aquila.

Il Codice Atlantico
Il Codice Atlantico è la più ampia raccolta di carte di Leonardo da Vinci, formata alla fine del XVI secolo dallo scultore Pompeo Leoni, smembrando numerosi manoscritti autografi e distribuendoli, assieme a innumerevoli fogli sciolti, in due grandi album: il Codice Atlantico, conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, nel quale inserì carte e frammenti di carte di prevalente interesse tecnico e scientifico, e la raccolta oggi alla Royal Library di Windsor, nella quale incluse i documenti di dominante interesse figurativo.
Composto da oltre 1100 fogli (oltre 2200 pagine), in sequenza caotica, il Codice Atlantico non risulta essere di facile consultazione.

Leonardo vi registrò pensieri e promemoria, note delle spese, disegni di macchine e soluzioni tecniche della più disparata natura, riflessioni su fenomeni naturali, schizzi di volti e paesaggi, evocazioni di fatti personali, abbozzi di indici di ambiziosi trattati che progettava di redigere, ecc.
Le difficoltà di consultazione dei documenti spiegano perché il Codice Atlantico sia stato fino ad oggi solo marginalmente utilizzato dalla comunità internazionale degli studiosi della prima Età Moderna.

Il progetto di digitalizzazione
Proprio per superare i problemi di consultazione, il Laboratorio Multimediale del Museo Galileo ha messo a punto una piattaforma informatica che ospita la biblioteca digitale di nuova generazione denominata Leonardo//thek@. L’utilizzazione di questa piattaforma innovativa sarà successivamente estesa all’intero corpus dei manoscritti vinciani.
Sviluppato dal Museo Galileo in collaborazione con la Commissione per l’Edizione Nazionale dei manoscritti e dei disegni di Leonardo da Vinci (Commissione Vinciana), la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, la Royal Library di Windsor, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Ente Raccolta Vinciana, Leonardo//thek@ è un progetto ideato e diretto da Paolo Galluzzi e affidato al coordinamento generale di Andrea Bernardoni.
La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie al sostegno del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla nascita di Leonardo da Vinci e al contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca, a valere sulle risorse del Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR), nell’ambito del progetto Scienza, storia, società in Italia. Da Leonardo a Galileo alle “case” dell’innovazione.

Una consultazione agevole
Leonardo//thek@ rende estremamente agevole la consultazione dei fogli del Codice Atlantico. L’interfaccia di consultazione permette, infatti, di accedere, con molteplici modalità di interrogazione, ai contenuti testuali e grafici dei codici vinciani, di ordinarli nella sequenza di compilazione, di selezionarli per affinità tematiche, paleografiche e biografiche.
Sono visibili in alta definizione note, schizzi, disegni, la puntuale descrizione delle caratteristiche paleografiche dei singoli documenti, la trascrizione dei testi, le interpretazioni formulate da numerose generazioni di studiosi, l’individuazione delle fonti utilizzate da Leonardo, e molto altro ancora.
In particolare:
6195 note critiche
4.120 datazioni proposte
9.494 forme di nomi
2.194 indicazioni di tecniche di compilazione
1.157 luoghi
9.248 citazioni bibliografiche
782 volumi in bibliografia (con accesso alla riproduzione digitale delle opere)
9.830 relazioni tra le note critiche e i documenti
15.557 voci di indice riferite a 20.980 documenti

Le integrazioni
Sono inoltre in fase di inserimento, grazie alla collaborazione stabilita col Royal Collection Trust, le riproduzioni digitali dei fogli conservati nella Royal Library di Windsor – l’album gemello del Codice Atlantico – e delle informazioni generate su ognuno di essi da oltre due secoli di ricerche.
Imminente è anche l’integrazione di due importantissimi nuovi archivi. Il primo ospita le immagini digitali (acquisite da Haltadefinizione) dell’intero Codice Atlantico, che renderanno finalmente disponibili informazioni puntuali sulle filigrane presenti nei fogli del Codice e sulla struttura materiale delle singole carte; il secondo consentirà di visualizzare le oltre 6000 lastre fotografiche realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento in vista della realizzazione dei primi facsimili a stampa dei manoscritti di Leonardo.