TORINO – Le OGR Torino, tra i centri di produzione e sperimentazione culturale più dinamici in Europa, hanno presentato il programma del 2023.
Si tratta di un calendario espositivo sicuramente di respiro internazionale che conferma l’attenzione ai linguaggi più innovativi e sperimentali della scena contemporanea.
“Nel 2023 – ha spiegato Massimo Lapucci, CEO delle OGR Torino – le OGR Torino proseguono con forza e ambizione il lavoro avviato negli anni precedenti: esplorare le nuove frontiere dell’espressione artistica e amplificare la capacità collettiva di analisi e lettura del presente per acquisire una prospettiva più profonda sul futuro”.
“La sperimentazione artistica – ha aggiunto Fulvio Gianaria, Presidente delle OGR Torino – è una forma di rivoluzione culturale e sociale. Esprime l’esigenza umana di esplorare, di cercare la relazione con l’altro per poi attivare ulteriori ricerche: per questo è significativo che si soffermi su temi di grande attualità come le intelligenze artificiali, dove l’incertezza di quelli che saranno gli sviluppi futuri può farci interrogare e attirarci allo stesso tempo”.

Il programma
Il 29 marzo viene inaugurata Perfect Behaviors. La vita ridisegnata dell’algoritmo, una mostra collettiva a cura di Giorgio Olivero, che indaga il cambiamento dei comportamenti individuali e collettivi in una società in cui si è costantemente classificati, misurati, simulati e riprogrammati.
Fino al 25 giugno 2023, nei Binari 1 e 2 delle ex officine, Perfect Behaviors presenta opere di Universal Everything (Regno Unito), Paolo Cirio (Italia), Eva e Franco Mattes (Italia), Brent Watanabe (Stati Uniti), Geumhyung Jeong (Corea del Sud) e James Bridle (Regno Unito), orientate al raggiungimento di un obiettivo comune: restituire al visitatore narrazioni alternative al determinismo tecnologico dominante, contribuendo a rendere visibile ciò che è invisibile, anche se vicino.

A settembre 2023 la programmazione artistica prosegue con la mostra collettiva Mutating Bodies, Imploding Stars, a cura di Samuele Piazza.
A partire dall’ecologia femminista e dalla teoria degli affetti queer, la mostra espande le possibili nozioni del concetto di corpo, accettando la vulnerabilità e il desiderio come fattori centrali della relazione con l’altro.
In esposizione le opere di Eglė Budvytytė (Lituania), Guglielmo Castelli (Italia) e Raúl de Nieves (Messico), che attraverso media e linguaggi, dalla pittura alla videoinstallazione, indagano nuove forme di soggettività in costante evoluzione.
A novembre 2023, in concomitanza con Artissima e la Torino Art Week, le OGR presentano due mostre personali.
Nel Binario 1, la prima mostra personale in un’istituzione italiana di Sarah Sze (Massachusetts, Stati Uniti), a cura di Samuele Piazza.
Dalla fine degli anni Novanta, l’artista americana ha sviluppato un linguaggio visivo caratteristico che sfida la staticità della scultura. Attraverso complesse costellazioni di oggetti e una proliferazione di immagini, l’artista rielabora la mole di narrazioni visive che immagazziniamo quotidianamente, dalle riviste, dalla televisione, dagli smartphone, dal cyberspazio e dalla realtà materiale.

Parte centrale della mostra in Italia sarà una nuova opera co-commissionata e co-prodotta dalle OGR Torino, Artangel, Londra e ARoS, Aarhus Art Museum, con il supporto della Victoria Miro Gallery.
Nel Binario 2 viene presentata la mostra personale di Sara Enrico (Italia), a cura di Samuele Piazza. Prodotta con il supporto di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, l’esposizione presenta le opere dell’artista realizzate tramite una sofisticata manipolazione di materiali, dal tessuto al cemento fino alla gommapiuma, allestite in un’ideale processione.
Il rapporto con la superficie degli oggetti, le tensioni delle strutture e le interconnessioni tra elementi eterogenei invitano a riconsiderare le canoniche categorie percettive immergendo i visitatori in un’esperienza sensoriale, visiva ma quasi tattile.
Vademecum
OGR Torino
Corso Castelfidardo 22, Torino
L’ingresso alle mostre delle OGR è sempre gratuito