ROMA – Arriva ad aprile, pensata appositamente per il Palazzo delle Esposizioni di Roma, la mostra Vita dulcis. Paura e desiderio dell’Impero romano di Francesco Vezzoli, ideata da Azienda Speciale Palaexpo, Museo Nazionale Romano e Studio Vezzoli, curata da Francesco Vezzoli e Stéphane Verger.
La mostra sarà aperta dal 22 aprile al 27 agosto 2023.

Un percorso tra arte contemporanea, archeologia e cinema
Vita dulcis è un’esposizione che vede l’intersezione di diversi livelli: l’arte contemporanea, la storia romana attraverso le opere provenienti dalle sedi del Museo Nazionale Romano e la rappresentazione che della storia romana è stata fornita attraverso il cinema nel corso del Novecento.
Quella che verrà presentata al pubblico è una nuova narrativa, attraverso opere e reperti dell’arte classica romana in un percorso espositivo privo di quella “freddezza” e “lontananza” caratteristiche di molte esposizioni museali.

Ph. Simona Sansonetti
L’idea è di restituire al visitatore l’intensità vitale e la passione autentica che questi reperti sanno suscitare, immergendoli in un allestimento concettuale-scenografico suggestivo e inaspettato, che li mette in relazione con alcune opere recenti di Vezzoli che incorporano elementi d’epoca antica o che all’antico sono ispirate.
“Il cinema è il completamento ideale del racconto di Vita dulcis: tra tutte le arti visive, è stato il mezzo che più di tutti ha utilizzato e celebrato il periodo storico dell’antica Roma, sempre cercando di restituirne la verità, la passione, le storie, le psicologie, le atmosfere e i colori”
Un mosaico che proietta l’antico in una prospettiva contemporanea
Il risultato sarà un intenso mosaico di opere classiche iconiche, sorprendenti reperti inediti, capolavori del cinema mondiale e un tocco di contemporaneità.

“Vita dulcis – spiega Marco Delogu, presidente di Azienda Speciale Palaexpo – inaugura il nuovo corso dell’Azienda Speciale Palaexpo e rilancia in modo fattivo il ruolo del Palazzo delle Esposizioni come punto di riferimento per la produzione e ideazione di progetti espositivi inediti volti a riportare Roma al centro della scena culturale internazionale del contemporaneo. Con la mostra presentata oggi miriamo a un cambio di passo verso la realizzazione di questo disegno ambizioso che verrà portato avanti anche attraverso collaborazioni più incisive con istituzioni e artisti di livello mondiale come Vezzoli”.
“Il Museo Nazionale Romano è molto lieto di avviare una proficua collaborazione con l’Azienda Speciale Palaexpo – sottolinea Stéphane Verger, direttore del Museo Nazionale Romano – grazie alla quale il pubblico scoprirà, accanto ad alcuni dei capolavori noti del museo, molti oggetti poco conosciuti o addirittura mai visti, che abbiamo tirato fuori dagli ingenti depositi per l’occasione della mostra. Questi “Depositi (Ri)scoperti” prendono un significato particolare grazie alla visione straordinaria di Francesco Vezzoli, che proietta gli oggetti antichi in una prospettiva decisamente contemporanea: una doppia riscoperta quindi dei tesori del Museo Nazionale Romano grazie all’iniziativa proposta con grande lungimiranza da Marco Delogu”.