PORDENONE – È stato inaugurato a Pordenone il PAFF! International Museum of Comic Art nella storica Villa Galvani a Pordenone.
Per gli amanti della nona il arte il museo è sicuramente un luogo da visitare. Unico nel suo genere in Italia, il museo, guidato da Giulio De Vita, propone ai visitatori un’esperienza coinvolgente, interattiva e immersiva.
«L’idea di mostra e di museo sposata da Giulio De Vita e dal PAFF! – spiega il Curatore della Mostra Permanente Luca Raffaelli – è unica e innovativa e permetterà di vivere il fumetto come un mezzo di comunicazione completo e allo stesso tempo capace di interagire con le altre arti. Gli originali ci sono, come si vede dalla prestigiosa lista degli autori, e sono di altissimo livello. Ma i visitatori li potranno ammirare solo dopo aver osservato le loro riproduzioni.»

L’esposizione permanente del PAFF!
All’interno dei 2.200 metri quadrati di spazi espositivi, si estende la collezione permanente su uno dei piani del museo, suddivisa in 9 differenti sezioni che comprendono tavole originali di numerosissimi maestri e disegnatori straordinari come Andrea Pazienza, Art Spiegelman, Benito Jacovitti, Carl Barks, Charles M. Schulz, Chester Gould, Floyd Gottfredson, George McManus, Giorgio Cavazzano, Hugo Pratt, Magnus, Milo Manara, Milton Caniff, Alex Raymond, Will Eisner.
L’esposizione permanente offre un allestimento multimediale e interattivo, progettato dallo studio Corde Architetti Associati che ha curato anche la direzione lavori.
È possibile ammirare circa 200 tavole originali dei più famosi fumettisti di tutti i tempi e oltre 500 fra schizzi, fogli di sceneggiatura, pubblicazioni storiche e rare, costumi di scena utilizzati in film tratti da fumetti, scenografie e filmati provenienti da tutto il mondo tramite acquisti, prestiti e donazioni.
«L’apertura del museo – afferma il direttore artistico – rappresenta un altro petalo nella rosa di attività espositive didattiche e di formazione proposte dal PAFF! che si conferma a soli quattro anni dalla sua nascita, realtà di spicco in Europa in ambito culturale e interlocutore internazionale nel panorama museale.» afferma il direttore artistico del PAFF! International Museum of Comic Art».
Uniche anche le opere in esposizione, tra cui una tavola originale di Vittorio Giardino (una rarità poterla ammirare in una mostra) e un’opera di Maus (il premiatissimo fumetto di Art Spiegelman).

Per la prima volta tutti questi originali vengono accompagnati nell’esposizione e “scoperti” dal visitatore nelle varie riproduzioni proposte nel corso del tempo. Alcuni esempi: di una tavola di Felix the Cat di Otto Messmer (datata 1933) è presente la pagina del quotidiano statunitense a colori e la pagina che nel 1937 ha riproposto il Corriere dei Piccoli, dell’Eternauta è presente il formato orizzontale, anticipato dall’adattamento che ne ha fatto in verticale Ruggero Giovannini per Lanciostory negli anni Settanta, una tavola di Carl Barks, l’inventore di Zio Paperone è pubblicata in formati diversi a seconda delle necessità.
La parte multimediale
In stretta connessione con le opere presenti nel percorso museale, sono presenti contributi “storici” provenienti dalla Cineteca di Bologna, dall’Istituto Luce, dalle Teche Rai, dalla RSI (Radio Televisione Svizzera Italiana) e dalla RTS (Radio Televisione Svizzera).
Ci sono poi “pillole di approfondimento” sulle diverse sezioni, presentate da Luca Raffaelli, le interviste sul “Futuro del fumetto“e quelli della “Filiera del fumetto” che raccontano le fasi della sua realizzazione.
Non solo fumetti
La mostra permanente espone non solo fumetti, ma che una statua di Joker di Adrian Tranquilli, alcuni oggetti che testimoniano il successo del fumetto e dei suoi personaggi, un Diabolik rimontato perché il piccolo albo potesse diventare una grande strenna natalizia, una rappresentazione del protofumetto realizzata da Davide Toffolo (storie illustrate, che ornano la Colonna Traiana o che erano pubblicate a disegni sui periodici dell’Ottocento, e che anticipano la nascita dell’industria e del successo del fumetto).
Nel proprio staff, inoltre, il museo ha introdotto la figura del mediatore museale, per assistere il pubblico e suggerire il miglior modo per fruire ogni aspetto del sorprendente allestimento.
Entro la fine del 2023, l’International Museum of Comic Art si arricchirà, infine, di un archivio con deposito climatizzato per la conservazione delle tavole, dei disegni e delle pubblicazioni facenti parte della collezione del Museo.