NAPOLI – Prende il via a Napoli al Museo e Real Bosco di Capodimonte la mostra Gli Spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale (13 marzo – 25 giugno 2023, sala Causa), curata dal prof. Riccardo Naldi, docente di Storia dell’arte moderna all’Università L’Orientale di Napoli e del prof. Andrea Zezza, docente di Storia dell’arte moderna all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
L’esposizione è stata inaugurata alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il quale ha affermato: “La mostra a Capodimonte sui pittori spagnoli a Napoli nel ‘500 racconta una fase storica importante, durata secoli. Croce indagò molto sul rapporto tra Napoli e la Spagna. Erroneamente si pensa a sudditanza invece era integrazione. Questo ci dà modo di riflettere e capire cosa è l’Europa, storia di sentimenti comuni che per questo deve essere coltivata”.
Gli Spagnoli a Napoli, una felicissima stagione artistica
La mostra è dedicata al trentennio (1503-1532 circa). Un periodo che, sotto il profilo politico, vide l’estinguersi della dinastia aragonese, con il passaggio del Regno di Napoli sotto il dominio della Corona di Spagna; sotto il profilo culturale, il raggiungimento dell’apice della sua grande stagione umanistica.
Questo trentennio, con la presenza di artisti spagnoli, tra cui Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca, Alonso Berruguete, costituì una felice stagione, ricca di inventiva e originalità.
Gli artisti diedero vita a un intenso confronto con le opere eseguite dai massimi protagonisti del pieno Rinascimento italiano, sostenuti dal mecenatismo degli Ordini religiosi e dell’aristocrazia.

La mostra
Realizzata in partenariato Museo Nacional Prado di Madrid, la mostra si focalizza dunque su questa eccezionale stagione creativa.

Madonna con il Bambino tra i santi Raffaele Arcangelo con Tobiolo e Girolamo
(Madonna del pesce) 1512-1513 olio su tavola trasportato su tela
Madrid, Museo Nacional del Prado inv. P-297
Le novità artistiche elaborate in quegli anni da Leonardo, Michelangelo e Raffaello furono, infatti, prontamente recepite e reinterpretate in modo originale in una Napoli ancora molto vivace, contribuendo alla trasmissione della cultura rinascimentale tra le due sponde del Mediterraneo.
Il percorso espositivo pone particolare attenzione al confronto tra le cosiddette «arti sorelle», pittura e scultura, che a Napoli trovò un terreno particolarmente fertile fino alla elaborazione di un’autonoma scuola locale.
La mostra propone un’ampia selezione dei maggiori protagonisti del periodo, dai pittori Andrea Sabatini da Salerno e Marco Cardisco agli scultori Giovanni da Nola e Girolamo Santacroce.
Questa ‘età dell’oro’ venne improvvisamente spezzata dal durissimo assedio francese del 1528 e dalla grave crisi politica che ne derivò.
Grazie alla collaborazione con il Museo Nacional del Prado torna a Napoli, per la prima volta dopo 400 anni, la Madonna del pesce eseguita da Raffaello.
Il dipinto, destinato alla cappella della famiglia del Doce in San Domenico Maggiore a Napoli, divenne un punto di riferimento fondamentale per gli artisti attivi a Napoli durante il Cinquecento. Venne successivamente asportata dai governanti spagnoli e trasferita a Madrid intorno alla metà del Seicento.
Vademecum
Gli Spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale
13 marzo 2023 – 25 giugno 2023
Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli
mostra organizzata dal
Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger
in partenariato con il
Museo Nacional del Prado, direttore generale Miguel Falomir Faus
sede e orari
Museo e Real Bosco di Capodimonte, via Miano 2 – Napoli
Sala Causa – tutti i giorni (mercoledì giorno di chiusura), dalle ore 10.00 alle ore 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)
Biglietto
intero: 15 euro
ridotto young (18-25 anni): 2 euro
gratuito (0-18 anni) e possessori Artecard
info e prenotazioni: 848 800 288
da cellulare e dall’estero: 06 39967050 / www.coopculture.it
prenotazioni tramite app Capodimonte su App store e Google store
capodimonte.cultura.gov.it / 081 7499130 / mu-cap.accoglienza.capodimonte@cultura.gov.it