ROMA – Giunge alla sua terza fase la mostra Colori dei Romani. I Mosaici dalle Collezioni Capitoline, a cura di Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli e Serena Guglielmi, ospitata dal 14 marzo al 25 giugno alla Centrale Montemartini a Roma.
I mosaici a grandi tessere marmoree
Quest’ultimo racconto del progetto, che ha preso il via ad aprile del 2021, si estende fino all’epoca tardo-antica, proponendo manufatti finora assenti nel percorso espositivo: i mosaici a grandi tessere marmoree e l’opus sectile, raccolti in una nuova sezione della mostra “I colori del marmo”, che presenta altre 16 opere.
L’uso dei marmi colorati si afferma sempre di più durante gli anni di massima espansione dell’impero, sia in ambito privato e nell’architettura pubblica, civile e sacra.
Nella Roma del III e del IV secolo d.C. la grande disponibilità di marmi colorati e gli scarti di lavorazione dei grandi cantieri edili erano impiegati per diversi scopi, tra i quali la realizzazione di tessere di mosaico.
È in questo periodo che nasce una categoria particolare di mosaici pavimentali a grandi tessere, realizzati con materiali particolarmente preziosi: porfido, serpentino, portasanta, giallo antico.
I mosaici provenienti dalle terme di Diocleziano
Di questa categoria, in mostra vengono presentati i mosaici provenienti dalle terme di Diocleziano, frammenti di tessellato a rara combinazione di marmi e porfidi, rinvenuti nel corso degli scavi del 1873.
Come spiega una nota, “gli esemplari di opus sectile esposti nella mostra rappresentano sia la fase più antica della produzione sia quella più tarda di cui fanno parte i sectilia pavimenta a modulo quadrato o quadrato-reticolare, a motivi semplici e complessi, spesso caratterizzati dall’uso predominante di elementi di reimpiego, ma sempre con un risultato d’insieme di grande effetto”.
Un esempio di questa tipologia di pavimentazione è quello della Curia dioclezianea nel Foro Romano, datato alla fine del III secolo d.C. Il maggior numero di esemplari, tuttavia, proviene dalle ricche dimore aristocratiche di IV secolo, spesso abitate da senatori o da funzionari di alto rango desiderosi di ostentare il proprio status.
Il percorso espositivo comprende anche un grande mosaico con motivi vegetali e uccelli proveniente da un sepolcro della necropoli della via Portuense, venuto alla luce nel 1926 durante la costruzione del primo tratto del nuovo viale della Circonvallazione Gianicolense, presso la stazione di Trastevere.
Nell’allestimento il mosaico è presentato insieme alle iscrizioni funerarie dei defunti, importanti testimonianze epigrafiche che ci restituiscono informazioni sui proprietari di questi sepolcri, alcuni dei quali di origine straniera.
Vademecum
Colori dei Romani. I Mosaici dalle Collezioni Capitoline
Musei Capitolini, Centrale Montemartini, via Ostiense 106, Roma
Orari: da martedì a domenica ore 9.00 – 19.00;
chiuso il 1° maggio;
l’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.
Info mostra Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)