FIRENZE – Un episodio assurdo tanto da sembrare una fake news, quello accaduto in Florida, alla Classical School di Tallahassee, dove l’insegnante statunitense Hope Carrasquilla è stata costretta alle dimissioni dopo una lezione sull’arte rinascimentale.
La motivazione per cui la docente è stata “punita” si deve al fatto che avrebbe mostrato, a studenti di 11 anni, alcune immagini di famosi capolavori, tra cui il David di Michelangelo, La creazione di Adamo e La nascita di Venere di Sandro Botticelli.
Immagini troppo esplicite e quindi “pornografiche” a detta dei genitori degli studenti, secondo i quali l’insegnante avrebbe dovuto inviare una lettera per richiedere l’autorizzazione alle famiglie.

David di Michelangelo, nudità non è pronografia
“Scambiare l’arte per pornografia è semplicemente ridicolo” – è stato il commento del Sindaco di Firenze, Dario Nardella – che ha anche preannunciato il desiderio di invitare a Firenze la preside licenziata, per portarla ad ammirare di persona la statua del David, custodita nella Galleria dell’Accademia.“Inviterò personalmente l’insegnante a Firenze per darle un riconoscimento a nome della città. L’arte è civiltà e chi la insegna merita rispetto”- ha aggiunto il primo cittadino.
Interpellata dall’Adnkronos, la direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg, ha invece affermato: “Da parte di questi genitori c’è grande ignoranza, non solo sul David ma anche sulla parola ‘pornografia’. Parliamo di un’icona del Rinascimento e dell’Italia che raccoglie a Firenze milioni di visitatori da tutto il mondo e in gran parte americani“.

Secondo la direttrice, l’ignoranza di questi genitori porta a confondere “nudità con pornografia: David è un pastore rappresentato nell’assoluta purezza della sua giovinezza e non ha nulla di pornografico. Non ci penso nemmeno a mettergli le mutande” – ha concluso in maniera ironica Hollberg.
Sulla questione è intervenuto anche lo storico dell’arte Claudio Strinati, segretario generale dell’Accademia Nazionale di San Luca, sempre intervistato dall’Adnkronos, il quale ha spiegato: “Tutte le grandi figure sono scolpite nude, la pornografia davvero non c’entra niente: siamo in presenza di un clamoroso cortocircuito culturale e direi anche subliminale, a parte il fatto gravissimo di mettere in discussione uno dei capisaldi della civiltà occidentale come la libertà di insegnamento“.