FIRENZE – “Luca Giordano. Maestro barocco a Firenze” è la mostra ospitata, dal 30 marzo al 5 settembre 2023, a Palazzo Medici Riccardi a Firenze.
L’esposizione intende dar conto del rapporto intercorso fra il pittore napoletano – che trascorse a Firenze un periodo della sua vita, tra il 1682 e il 1686 – e le grandi famiglie fiorentine.
Due capolavori a Palazzo
Luca Giordano (1634-1705) lasciò all’interno di Palazzo Medici Riccardi, prima grande residenza dei Medici, simbolo del potere di famiglia e del Banco Mediceo, splendide testimonianze del suo operato: due volte dipinte per la Galleria degli Specchi e per la Biblioteca Riccardiana.
La volta della Galleria degli Specchi è una vera e propria sfida all’illusionismo in cui si dipana il racconto di miti, ritmato dalle virtù cardinali poste agli angoli e culminante con la celebrazione dei Medici nel centro, cui i Riccardi erano largamente riconoscenti.
A questa decorazione fa da specchio la volta della Biblioteca, dove è raffigurata l’Allegoria della Divina Sapienza, che Luca Giordano avrebbe dipinto in soli cinque giorni fra il 1685 e il 1686.

Queste preziose testimonianze artistiche, insieme alla decorazione della Cappella Corsini in Santa Maria del Carmine e a una serie di dipinti commissionati da altre grandi famiglie fiorentine – fra cui i Medici e i Del Rosso – compongono un interessante quadro della presenza a Firenze dell’artista.
“Potremmo domandarci se Palazzo Medici Riccardi senza le opere di Luca Giordano perderebbe qualcosa della sua magnificenza – afferma Dario Nardella, Sindaco della Città Metropolitana – Forse architettonicamente no, ma certamente la Sala degli Specchi con la sua volta luminosa e l’affresco sul soffitto della Biblioteca Riccardiana donano un senso di maestà regale capace di suscitare meraviglia e grande attrazione, che si coniuga in modo mirabile a quel gioiello che è la Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli”.

La mostra
Curata da Riccardo Lattuada, Giuseppe Scavizzi e Valentina Zucchi, curatrice del Museo di Palazzo Medici Riccardi, l’esposizione ha lo scopo di dare nuovo risalto agli affreschi della Galleria e della Biblioteca che, oltre a beneficiare di un nuovo sistema di illuminazione, sono oggetto di studio da parte dell’Opificio delle Pietre Dure per approfondire la peculiare tecnica impiegata da Luca Giordano.
La mostra presenta circa 50 opere alcune delle quali mai viste a Firenze prima d’ora, ma profondamente connesse agli affreschi.
Il percorso si apre con l’Autoritratto proveniente dal Pio Monte della Misericordia di Napoli, databile intorno al 1680-92, per passare ad alcuni disegni giovanili tratti dagli affreschi di Pietro da Cortona in Palazzo Barberini, a Roma.

Fra le opere spiccano anche una serie di dieci bozzetti della Galleria degli Specchi e della volta della Biblioteca Riccardiana, di proprietà della National Gallery di Londra, che per l’occasione saranno messi in dialogo diretto con la volta.
Le Virtù distribuite in varie collezioni private europee e poi quadri provenienti da prestigiosi musei italiani come le Gallerie degli Uffizi, il Museo dell’Opera del Duomo di Siena, il Museo Stibbert di Firenze e il Museo di Palazzo Mansi a Lucca oltre ad opere provenienti da collezioni private italiane e americane.
Ad arricchire la mostra anche una serie di documenti riferiti alla committenza riccardiana, alla definizione dell’invenzione e all’esecuzione dei dipinti, custoditi presso le biblioteche e gli archivi cittadini.
“Presentare i dipinti correlati alle volte della galleria e della biblioteca riccardiane in questi stessi luoghi – spiega Valentina Zucchi – regala un’emozione rara e offre l’occasione per analizzarne con ancora maggiore profondità i temi e le tecniche, apprezzandone la narrazione artistica e il processo creativo. Ancora, questa mostra presenta allo sguardo una rosa di opere meravigliose, un affondo prezioso sulla fortuna che Luca Giordano ebbe fra i grandi collezionisti fiorentini. L’attenzione e l’ammirazione che egli riscosse presso le grandi famiglie in città è infatti attestata da dipinti di grande impatto e fascino, che ben restituiscono la maestria e la destrezza del “pittore più famoso in Italia“ nell’elaborare storie di ogni genere con inventiva e sapienza.

Dai libri alla pittura, la Biblioteca Riccardiana
Nello stesso periodo, la Biblioteca Riccardiana ospita, nella sua sala di studio uno dei due affreschi eseguiti da Luca Giordano per i Riccardi, una mostra dal titolo Dai libri alla pittura. Viaggio tra le fonti iconografiche di Luca Giordano a palazzo Medici Riccardi a cura di Francesca Gallori con Rossella Giovannetti, Letizia Paolettoni e Giovanna Lazzi.
Il percorso espositivo è composto interamente da libri, manoscritti e disegni della Biblioteca Riccardiana, ed intende raccontare alcuni miti degli affreschi attraverso le immagini delle diverse fonti letterarie che possono essere servite da modello al pittore: la Tabula Cebetis, La Sfera del Dati, Le Metamorfosi di Ovidio nelle sue tante versioni, le incisioni di Stefano della Bella, le rappresentazioni delle feste medicee, così come i celebri repertori di immagini del Ripa, del Cartari e dell’Alciati, la Flora di Giovan Battista Ferrari con le bellissime incisioni tratte da disegni di Piero da Cortona, Guido Reni e Andrea Sacchi.
Vademecum
Palazzo Medici Riccardi
Tel. +39 055-276 0552/ info@palazzomediciriccardi.it
Via Cavour 3, 50121 – Firenze
Orario apertura
Dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19. Chiusura settimanale: mercoledì
Biblioteca Riccardiana
Ingresso libero senza prenotazione da via Ginori 10
Orario di apertura:
Lunedi e giovedì ore 8.15-16.30;
Martedì, mercoledì e venerdì ore 8.15-13.00