FERRARA – Tre grandi intellettuali: Pier Paolo Pasolini, Giorgio Bassani e Giovanni Testori, e il loro maestro Roberto Longhi, sono i protagonisti di una mostra-dossier ospitata nei suggestivi spazi della Sala Ariosto della Biblioteca Ariostea, a Ferrara.
Alla presentazione dell’esposizione hanno preso parte Cristina Acidini, presidente della Fondazione Longhi (tra i prestatori in mostra), la soprintendente di Bologna, Modena, Reggio e Ferrara Francesca Tomba, Moni Ovadia e Marcello Corvino, Elisabetta Sgarbi ed Eugenio Lio.

Roberto Longhi e il ruolo di mentore
Arte e letteratura nel nome di Roberto Longhi. Bassani, Pasolini, Testori nasce da un’idea di Vittorio Sgarbi ed è curata da Francesca Bini e Alessandro Gnocchi.
L’esposizione è un percorso interdisciplinare che, attraverso documenti inediti e filmati, esplora i rapporti biografici e gli scambi culturali fra i tre grandi autori della letteratura italiana con il maestro Roberto Longhi, storico e critico dell’arte, docente e scrittore, del quale viene sottolineato il ruolo di mentore.


«Tutto parte da Roberto Longhi, figura chiave anche del destino di tre autori come Pasolini, Bassani e Testori» – ha spiegato Vittorio Sgarbi. – «Anche la mostra Rinascimento a Ferrara a Palazzo dei Diamanti – ha continuato – è dedicata a lui, perché fu proprio Longhi a “inventare” la pittura ferrarese» – ha affermato Sgarbi, presidente della Fondazione Ferrara Arte.
Il critico d’arte ha ricordato «l’esposizione realizzata novant’anni fa per i quattrocento anni dalla morte di Ariosto, voluta nel 1933 da Balbo, Giglioli, Ravenna e Barbantini. Una mostra che sarebbe stata dimenticata se non fosse stato per un libro, Officina ferrarese, scritto da Roberto Longhi: da padano, si innamorò dell’arte ferrarese, è stato più ferrarese dei ferraresi».

Ritratto di Roberto Longhi, 1934 Fotografia di Ghitta Carell
Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, archivio

Roberto Longhi Officina ferrarese, 1934 Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea
La mostra
«L’esposizione è frutto di un accurato lavoro di ricerca d’archivio – ha detto la co-curatrice Francesca Bini, studiosa di Letterature comparate ed Estetica delle arti visive.
«In questa mostra – ha spiegato Bini – arti figurative e letteratura si intersecano, dando vita a un progetto intermediale e documentale. Sono presenti infatti un’ampia selezione di lettere, manoscritti, fotografie, disegni e filmati d’epoca, che testimoniano il denso scambio tra alcuni dei protagonisti della vita culturale italiana del Novecento».
Le dieci sezioni tematiche in cui è suddivisa la mostra esemplificano la varietà delle connessioni tra Longhi e gli allievi diretti (Arcangeli, Pasolini, Bassani) e indiretti (Testori).

L’esposizione comprende una presentazione generale del profilo del maestro e degli allievi, dei quali vengono considerati i punti di contatto col magistero longhiano, così come le reciproche relazioni biografiche e intellettuali.
«Si ripercorre quella che è stata una stagione irripetibile della cultura italiana – ha sottolineato il curatore Alessandro Gnocchi, caporedattore de “Il Giornale” -, per questo invito il pubblico a godere dei documenti presenti in mostra».

Il visitatore ha quindi la possibilità di osservare come Bassani e Pasolini abbiano rielaborato l’influsso longhiano, riutilizzando in maniera originale il medium dell’immagine artistica, rispettivamente attraverso il recupero di dipinti che il primo scelse di collocare sulle copertine delle prime edizioni dei suoi romanzi e mediante i numerosi riferimenti pittorici nella produzione cinematografica del secondo.


Il catalogo
L’esposizione è accompagnata da un catalogo con saggi di Vittorio Sgarbi, Presidente della Fondazione Ferrara Arte, Francesca Bini (studiosa di Letterature Comparate ed Estetica delle Arti Visive), Alessandro Gnocchi (Caporedattore de “Il Giornale”) e Mirna Bonazza (Responsabile U.O. Biblioteche del Comune di Ferrara).

Marco Gulinelli, assessore alla Cultura, ha affermato che «la mostra e il catalogo edito in occasione dell’esposizione vogliono essere memoria e affermazione di un’epoca».
L’assessore ha quindi ricordato anche il patrimonio presente in città e custodito dalla Fondazione Giorgio Bassani, grazie alla figura di Paola Bassani, e dal Centro Studi Bassaniani, con gli oltre 5000 libri provenienti dalla donazione Prebys.

Vademecum
Arte e letteratura nel nome di Roberto Longhi. Bassani, Pasolini, Testori
Ferrara, Biblioteca Ariostea, Sala Ariosto
3 aprile – 24 giugno 2023
Aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00
Ingresso gratuito
Informazioni
tel. 0532 418200 | info.ariostea@comune.fe.it