RAVENNA – La Fondazione Sabe, lo spazio espositivo, inaugurato nel novembre 2021 a pochi passi dal MAR – Museo d’Arte di Ravenna, continua nel suo percorso di promozione e la diffusione dell’arte contemporanea.
Dal 15 aprile 2023 la Fondazione ospita Levia Gravia, doppia mostra personale di Valerio Anceschi (Milano, 1975) e Luca Scarabelli (Tradate, Varese, 1965), a cura di Francesco Tedeschi.
È la scultura ad essere protagonista. I due artisti, infatti, condividono alcuni elementi di un linguaggio plastico attraverso cui propongono particolari letture della forma e dell’idea di scultura.


Esterno ed ingresso della Fondazione Sabe per l’arte. Foto di Daniele Casadio, Ravenna |
“Levità” e “gravità”, due poetiche in connessione
Il titolo Levia Gravia è desunto dalla citazione di Ovidio, ripresa poi da Giosué Carducci per una sua raccolta poetica.
La “levità” è intesa nel senso di una leggerezza formale, più che materiale, quando si dà attenzione al vuoto come elemento attivo di ogni elaborazione scultorea che si relaziona con l’ambiente, ma anche nel senso di un alleggerimento del significato assertivo e monumentale che essa ha, introducendo motivi di sottile ironia.

La “gravità”, invece, si relaziona a una delle peculiarità della scultura, quella della sua presenza fisica, del suo rapporto con la dimensione del suolo, dell’attrazione verso terra, ma anche alla sua capacità, attraverso la sua combinazione con le qualità della “leggerezza”, di evocare temi e discorsi che aspirano a una profondità di senso.
L’intreccio di queste due direzioni – o aspirazioni – si possono individuare reciprocamente nel lavoro di Anceschi e di Scarabelli, che per l’occasione propongono una serie di opere realizzate negli ultimi anni.

Gli artisti
Valerio Anceschi vive e lavora a Milano, dove si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dagli anni Novanta ha svolto un percorso coerente nella elaborazione di opere composte con materiale di riuso, soprattutto frammenti di ferro provenienti da lavorazioni di fonderia, che combina per generare soggetti bi-tridimensionali, che si muovono, in qualche occasione realmente, per effetto della leggerezza del loro corpo.
L’uso della colorazione, principalmente in rosso, attribuisce nuova espressività ai materiali, assorbiti in nuovi intenti formali.
Tra le mostre personali, si segnalano: La forma nascosta, Fondazione Mudima, Milano e La scultura come disegno, Triangolo nero, Alessandria (2016); Tra intenzionalità e azzardo, Spaziotemporaneo, Milano (2006); Vissuto in movimento, Villa Cernigliaro, Sordevolo, Biella (2004); Punto di domanda, DIECI.DUE!, Milano (2001). Tra le collettive: Dialoghi siciliani. Dimensione astratta, un orizzonte sensibile, Palazzo Duchi di Santo Stefano, Taormina (2021), 13° Biennale” de l’art africain contemporiain Dak’Art, Dakar, Senegal (2018), Anima mundi, Giardino Botanico, Napoli (2017).

Luca Scarabelli, fin dagli anni Ottanta ha operato attraverso l’uso e il recupero di oggetti domestici, elementari, ai quali attribuisce significato interrogativo ed evocativo, all’insegna di una concettualizzazione ironica e narrativa.
La sua attività in realtà esplora molteplici direzioni, dall’objet trouvé ricontestualizzato al video, al libro d’artista, alle performance di natura musicale, nelle quali si è impegnato in anni recenti, passando attraverso una fitta attività organizzativa e ideativa.

Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, in spazi espositivi pubblici e privati, in Italia e all’estero, tra cui: PROGR, Bern; MAC, Museo d’arte Contemporanea, Lissone; Space4235, Genova; SRISA, Firenze; Musée Cantonal des Beaux-Arts, Lousanne; Mà arte, Aveiro, Portugal; La rada, Locarno; 91 mq Art project space, Berlin; Assab One, Milano; Viafarini, Milano; Museo Riso, Palermo; Meštrović Pavilion, Zagabria, Croazia; Museo MAGA, Gallarate (VA); Museo della Permanente, Milano. Nel 2014 fonda lo spazio espositivo dedicato alla ricerca e sperimentazione artistica contemporanea “Surplace” a Varese. Nel 2014 con Michele Lombardelli avvia il progetto di sperimentazione sonora “Untitled Noise”.
Vademecum
Valerio Anceschi – Luca Scarabelli. Levia Gravia
A cura di Francesco Tedeschi
Sede Fondazione Sabe per l’arte | via Giovanni Pascoli 31, Ravenna
Periodo 15 aprile – 24 giugno 2023
Inaugurazione sabato 15 aprile 2023, ore 11
Orari giovedì, venerdì e sabato ore 16-19
Ingresso libero
Informazioni:
info@sabeperlarte.org | www.sabeperlarte.org