TORINO – Prendono il via sabato 22 aprile 2023, alle ore 9.30, le prime visite guidate gratuite al cantiere di restauro e consolidamento della facciata juvarriana di Palazzo Madama e alle monumentali statue di Giovanni Baratta, riportate al loro antico splendore con il contributo straordinario della Fondazione CRT, che ha stanziato 2,4 milioni di euro per l’intera operazione.
I visitatori saranno guidati dai restauratori lungo un percorso sui ponteggi sino a quota 28 metri dal suolo, in corrispondenza del terrazzo soprastante la facciata.

Il restauro delle statue
È stato appena ultimato il restauro delle quattro monumentali statue allegoriche della Giustizia, della Liberalità, della Magnanimità e dell’Abbondanza, realizzate dallo scultore carrarese Giovanni Baratta (1670-1747) su incarico di Filippo Juvarra, a completamento della balaustra del corpo centrale di Palazzo Madama.
L’intervento, iniziato nell’autunno del 2022, è stato eseguito dall’équipe della restauratrice Cristina Arlotto per conto della ditta Denimo S.r.l. all’interno di un apposito padiglione eretto dinanzi alla facciata di Palazzo Madama in piazza Castello. I lavori, per circa 160.000 euro, sono stati interamente finanziati dalla Fondazione CRT.
Il restauro si è rivelato particolarmente complesso, l’intera superficie risultava infatti erosa a causa degli agenti atmosferici e dell’aggressività dei gas inquinanti.
È stato effettuato un preventivo trattamento di pulizia, una fase di lavaggi e di rimozione delle muffe e delle croste nere, causate principalmente dai depositi atmosferici saturi di gas di combustione.


Dopo l’asportazione delle vecchie stuccature incongrue e il controllo di tutte le staffe antiche per verificarne lo stato di efficienza, sono state rimosse le lunghe aste metalliche in ferro posteriori, risultate obsolete e non efficienti dal punto di vista statico. Sono stati poi inseriti alcuni elementi e perni in acciaio inox e fasce in fibra di carbonio per stabilizzare le parti in precario stato e suturare alcune lesioni importanti.
La stuccatura con malte selezionate e polvere di marmo, in corrispondenza dei giunti e delle lesioni e a copertura delle vecchie staffe metalliche, ha preceduto l’intervento di ritocco cromatico, con applicazione finale di un protettivo superficiale idrorepellente.
Le statue saranno posizionate su cavalletti provvisori per consentire di rimuovere i perni ossidati inseriti nei piedistalli e sostituirli con nuovi elementi in acciaio inox conformati.

Il restauro della facciata
Il restauro della facciata di Palazzo Madama – su progetto affidato allo Studio Arch. Gritella & Associati, con la direzione dei lavori dell’arch. Gianfranco Gritella, coadiuvato per le opere strutturali dall’ing. Franco Galvagno –, è iniziato a marzo 2022 e ha raggiunto circa il 50% di avanzamento.
Il cantiere sta entrando in una nuova fase significativamente più impegnativa, con l’aggiunta di nuovi lavori e problematiche strutturali impreviste. L’ultimazione dei lavori del corpo centrale è quindi prevista per il 2024.
Attualmente una squadra di restauratori e tecnici specializzati si sta occupando del restauro e dell’integrazione dei tasselli di marmo sulle diverse parti della facciata: circa 180 pezzi di differente forma e dimensione, lavorati a incastro e debitamente sagomati sul posto, tutti ricavati da blocchi di recupero dello stesso materiale, provenienti dalle antiche cave di Chianocco in bassa Valle di Susa.
Alle lavorazioni in corso, cui si aggiungerà a breve il cantiere di restauro dei grandi serramenti vetrati che partirà a maggio 2023 per una durata di 9 mesi, si affiancherà il secondo lotto dei lavori, finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso il Segretariato Regionale per il Piemonte, che concerne il restauro delle ali laterali del palazzo e alcuni interventi accessori, il cui importo è di circa 1.800.000 euro.

“Il cantiere costituisce una sfida dal punto di vista metodologico e tecnico-operativo, per la peculiarità dei materiali impiegati e per l’arditezza di Juvarra – commenta Lisa Accurti, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino –. In particolare, si è rivelato di grande fascino e di estrema complessità lo studio del sistema strutturale di ancoraggio del rivestimento lapideo alle retrostanti strutture murarie, la cui articolazione ha nei secoli prodotto problematiche di non poco conto. Lo studio condotto per ‘gestire’, nell’ambito dell’attuale consolidamento, gli interventi pregressi ha richiesto particolari competenze ingegneristiche, ma ha anche consentito di comprendere la genialità delle soluzioni adottate nei restauri tra XIX e XX secolo, a loro volta degni di tutela quali documenti di altissimo valore testimoniale dell’avanzamento della tecnica del costruire applicata al restauro dei monumenti antichi“.
Gli interventi visibili a distanza ravvicinata
I visitatori potranno osservare da vicino gli interventi in corso per il restauro delle decorazioni in marmo e il consolidamento strutturale della trabeazione.
Sarà inoltre possibile ammirare i grandi capitelli delle colonne che decorano il corpo centrale della facciata.
I restauratori illustreranno i procedimenti adottati per risanare il deterioramento dei marmi e “ricucire” le lesioni, i danni di guerra e il degrado che aveva intaccato cornici, sculture e ornamenti.
La visita sarà integrata da un racconto del professor Giovanni Carlo Federico Villa sulla storia millenaria di Palazzo Madama: da porta romana a castello medievale, da capolavoro del Barocco europeo a sede del Senato, oggi Museo Civico d’Arte Antica con oltre 70.000 opere di pittura, scultura e arti decorative dal periodo romano all’Ottocento.

Una spettacolare vista sulla città
La balconata attrezzata per la movimentazione a terra delle quattro statue allegoriche appena restaurate offrirà una prospettiva privilegiata e inedita della città e del territorio circostante fino alla corona alpina, abbracciando a 360° le principali architetture di Torino: Palazzo Reale, la cappella della Sindone, la Real chiesa di San Lorenzo, la Mole Antonelliana, Palazzo Carignano, Superga.
Sulla sommità del ponteggio compaiono in primo piano le parti superiori delle due torri romane della porta decumana, rimaneggiate nel Medioevo. Alcune immagini fotografiche, qui collocate, mostrano come si presentava il luogo nell’Ottocento e nei primi anni del secolo scorso. Un disegno in grande dimensione rivela il progetto completo preparato da Filippo Juvarra per la facciata di Palazzo Madama, rimasta incompiuta.

Visite accessibili anche per persone con disabilità
Le visite al cantiere saranno accessibili anche alle persone con disabilità, che potranno vivere in maniera partecipata e inclusiva lo straordinario restauro di Palazzo Madama.
“L’apertura delle visite anche alle persone con disabilità è un passo avanti per creare una società per tutti – spiega Giovanni Ferrero, direttore della Consulta per le Persone in difficoltà –. Crediamo che questo approccio di Fondazione CRT e Fondazione Torino Musei debba diventare uno stimolo e una modalità di coinvolgimento condivisa da tutto il mondo culturale, in linea con lo spirito che anima l’Agenda della Disabilità, quale modello di inclusione partecipato”.
Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
Palazzo Madama è un palazzo unico al mondo, perfetta compenetrazione di duemila anni di storia: da porta romana a castello medievale, da capolavoro del Barocco europeo a sede del Senato.
Il Museo ospita oltre 70.000 opere di pittura, scultura e arti decorative dal periodo romano all’Ottocento.
Vademecum
Date: sabato 22 aprile, 20 maggio, 17 giugno,16 settembre, 21 ottobre 2023
Orari: 9.30, 11.30, 14.30, 16.30
Durata: 1 ora
Visita gratuita con prenotazione obbligatoria dal venerdì al mercoledì antecedenti alla data
In caso di maltempo la visita sarà annullata e riprogrammata
Tel. 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Al momento della prenotazione saranno forniti il regolamento di accesso al cantiere e la modulistica da compilare.
Posti limitati