MILANO – Torna l’attesissima settimana dedicata al Design a Milano, per celebrare un settore che da sempre è fiore all’occhiello del made in Italy.
La Milano Design Week è in programma dal 17 al 23 aprile, con i consueti appuntamenti del Fuorisalone e il Salone del Mobile a Rho Fiera (che giunge quest’anno alla sua 61esima edizione), in programma a partire dal 18 aprile.
La kermesse milanese rappresenta un’occasione per il pubblico di conoscere e apprezzare l’arredo e il design di alta qualità, attraverso esposizioni, mostre, installazioni che coinvolgono tutta la città.
Ma è anche una grande opportunità per tutte le aziende operanti nel settore che, nonostante la crisi e gli anni bui della pandemia, raccolgono ora la sfida per mostrare ciò che il made in Italy rappresenti nel mondo.
L’evento di design torna quindi con grandi aspettative da parte di tutti gli addetti e, ovviamente, dei visitatori.
In questa sezione cercheremo di raccontare gli eventi salienti di questa settimana intensa.
Appuntamenti anche nei quartieri meno centrali
Il Comune di Milano quest’anno ha raccolto progetti e iniziative di interesse pubblico per costruire un fitto calendario di appuntamenti gratuiti che vede animare nuovi distretti della città, oltre a quelli storicamente protagonisti della Milano Design Week: Brera, Durini, Isola, Statale, Tortona e 5vie, creando itinerari, iniziative e allestimenti che toccheranno e interesseranno anche quartieri meno centrali.
“Il Salone del Mobile e la Milano Design Week – ha dichiarato Elena Vasco, Segretario Generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – rappresentano un appuntamento strategico per Milano, che riafferma il suo posizionamento internazionale come città attrattiva e innovativa, attraverso una filiera economica fondamentale per l’economia del nostro Paese e per il Made in Italy in generale”.
“Il ritorno del Salone del Mobile nella sua collocazione storica nel mese di aprile rappresenta un importante passo avanti sul 2022 e un avvicinamento ai numeri pre-Covid sia in termini di presenze, sia in termini di consumi: un indotto fondamentale per l’economia milanese e per l’attrattività di tutto il territorio a livello internazionale. La manifestazione negli spazi di Fiera Milano e il Fuorisalone diffuso in città costituiscono un richiamo forte per visitatori e turisti e consolidano l’immagine di Milano come capitale del design” – ha dichiarato Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Design e sostenibilità come valore aggiunto
Secondo il report “Design Economy 2023”, presentato presso l’ADI design Museum di Milano, da Fondazione Symbola, Deloitte Private e POLI.design, con il supporto di ADI, Circolo del design, Comieco, AlmaLaurea e CUID, emerge che il settore conta 36 mila operatori, che hanno generato nel 2021 un valore aggiunto pari a 2,94 miliardi con 63 mila occupati.
La manifestazione milanese è quindi il luogo fertile per far nascere nuove opportunità di connessione, incontro e business. Impresa, economia, tecnologia e anche ambiente sono i protagonisti.
C’è, inoltre una sempre maggiore attenzione all’innovazione, al digitale, alla sostenibilità e al rispetto della natura. Il tema della sostenibilità emerge come rilevante per il settore: ben l’87,4% dei soggetti intervistati ne sottolinea l’importanza nei progetti in corso.
“La leadership italiana nel design conferma il suo ruolo importante come infrastruttura immateriale del Made in Italy e protagonista nella sfida della sostenibilità. Nel pieno di una transizione verde e digitale – ha affermato dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – il design è chiamato nuovamente a dare forma, senso e bellezza al futuro. Molti aspetti della nostra vita, così come molti settori, mutano: dalla metamorfosi della mobilità verso modelli condivisi, interconnessi ed elettrici, ai processi di decarbonizzazione e dell’economia circolare che stanno cambiando l’industria e le relazioni di filiera. I prodotti, in un contesto di risorse scarse, dovranno necessariamente essere riprogettati per diventare più durevoli, riparabili, riutilizzabili. Il rapporto tra design e sostenibilità è alla base del nuovo Bauhaus europeo lanciato dalla presidente Von der Leyen per contribuire alla realizzazione del Green Deal europeo anche per questo l’Italia ne è una naturale protagonista. Perché, come scritto nel Manifesto di Assisi, affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”.
L’importanza della formazione italiana nell’ambito del design
Il sistema formativo è un sistema distribuito lungo tutto il Paese, ben 91 istituti accreditati dal Ministero dell’Istruzione: 28 Università, 16 Accademie delle Belle Arti, 15 Accademie Legalmente Riconosciute, 26 Istituti privati, autorizzati a rilasciare titoli AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) e 6 ISIA (Istituti Superiori per Industrie Artistiche).
Per un totale di 303 corsi di studio, distribuiti in vari livelli formativi e in diverse aree di specializzazione. Ne fanno parte punte di eccellenza come il Politecnico di Milano, prima tra i Paesi UE e 8° al mondo nel settore del design, ma prima, comunque, fra le università pubbliche.
A seguire, mantengono un importante ruolo per la formazione del designer l‘Istituto Europeo di design (IED) e la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA).
A crescere non sono solo gli istituti ma anche la domanda e il numero degli studenti, il 3,87% in più rispetto al precedente anno accademico.

Chi sono i TOP 10 designer influencer in Italia
Ormai da tempo è consolidato il connubio tra il mondo del design e il settore dell’influencer marketing, con i cosiddetti “designer influencer”, che mettono in luce le proprie opere o quelle di top brand.
Secondo quanto emerge da una ricerca basata sui dati di FLU PLUS suite integrata di influencer marketing, e condotta su designer del nostro Paese, la principale audience è composta per oltre il 70%, da donne tra i 25 e i 34 anni.
L’analisi, che prende in considerazione il canale Instagram, restituisce la classifica dei “TOP 10 designer influencer italiani” per engagement rate, ovvero per tasso di interazione del pubblico :
- Agustina Bottoni(@agustina.bottoni) 2,13%
- Joseph Grima (@josephgrima) 1,95%
- Formafantasma (@formafantasma) 1,94%
- Paola Navone(@paola.navone) 1,90%
- Sara Ricciardi (@sara___ricciardi) 1,68%
- Ilaria Chiaratti (@idainteriorlifestyle) 1,66%
- Edoardo Tresoldi (@edoardotresoldiofficial) 1,42%
- Rossana Orlandi (@rossana_orlandi) 0,81%
- Fabio Novembre (@fabionovembre) 0,78%
- Palomba Serafini (@palombaserafini) 0,48%
Ai primi due posti Agustina Bottoni e Joseph Grima, designer ormai a tutti gli effetti italiani d’adozione, che precedono di un soffio Andrea Trimarchi e Simone Farresin il duo che “si nasconde” dietro il nome Formafantasma.
Entrano in classifica Fabio Novembre, Paola Navone e Rossana Orlandi, figura di riferimento nell’ambito del design in Italia e al comando della classifica se parliamo di numero di follower (oltre 150.000).
Alla fine della classifica troviamo invece Patricia Urquiola e Elena Salmistraro,