ROMA – È apparsa a Roma, in Piazza Bartolomeo Romano alla Garbatella, uno dei quartieri simbolo della Resistenza capitolina, una nuova opera della street artist Laika.
“2023, Mia nonna partigiana è ancora arrabbiata”
Il titolo dell’opera, realizzata per la festa della Liberazione del 25 aprile, è “2023, Mia nonna partigiana è ancora arrabbiata”.
Protagonista è appunto una nonna con un fazzoletto rosso che rincorre con un matterello il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Laika: nostalgici al governo
“Siamo consapevoli di avere dei nostalgici al governo, lo sappiamo dall’inizio ma credo si sia sorpassato il limite – spiega in una nota l’artista – Il protagonista è sempre il ‘nostro’ presidente del Senato che tenta in continuazione di riscrivere la storia del nostro paese. Non sono bastati i musicisti semi pensionati di via Rasella, adesso ha anche il coraggio di affermare che l’antifascismo non è nella Costituzione”.
“Questa Repubblica – sottolinea Laika – è nata con il sangue dei nostri nonni partigiani che hanno combattuto contro il fascismo: ogni tentativo di riabilitazione di quel periodo è un atto criminale nei confronti di chi ha perso la vita, di chi è stato perseguitato nei campi di concentramento, di chi ha sofferto”.

“La storia non si riscrive. La memoria va preservata, protetta – conclude l’artista – è compito delle nuove generazioni mantenere questo impegno affinché ciò che è stato non si ripeta più. Vorrei ricordare alla seconda carica dello stato (e al governo tutto) che l’Antifascismo è uno dei valori fondamentali del nostro paese. Chi non è d’accordo, si faccia da parte. Caro La Russa, mia nonna, se fosse ancora qui, sarebbe ancora tanto arrabbiata”.

“Un innocuo gruppo di pensionati”
Già lo scorso 3 aprile Laika aveva criticato esplicitamente La Russa, attraverso un’altra opera dal titolo “Dimissioni!”. In quel caso, la street artist aveva stigmatizzato le dichiarazioni sull’attentato organizzato dai partigiani in via Rasella contro un reggimento nazifascista, che La Russa aveva definito come un innocuo “gruppo di pensionati”.