Il nucleo collezionistico è appartenuto a Norman Jones e donato dalla figlia Ruth Jones, docente inglese residente a Bologna
BOLOGNA – Il Settore Musei Civici Bologna ha ricevuto una importante donazione di 146 oggetti e opere d’arte orientale – giapponesi, cinesi e indiani – appartenuti a Norman Jones (1903-1985).
A donare questo importante nucleo collezionistico è stata Ruth Jones, figlia del collezionista, e docente inglese residente a Bologna.

Cuscino per geisha con cassetti e oggetti quotidianiLegno, tessuto, carta Giappone, fine periodo Edo (seconda metà del XIX secolo) Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
“La donazione di questa pregevole collezione – sottolinea Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna – dovuta alla sensibile generosità di Ruth Jones, incrementa il patrimonio culturale del Settore Musei Civici Bologna attraverso il Museo Civico Medievale in sono conservati i 146 oggetti e opere d’arte donati che saranno studiati (anche grazie alla collaborazione del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale), catalogati, esposti e valorizzati per consentirne la più ampia fruizione a studiosi e visitatori e la condivisione con tutte le tipologie di pubblico”.
Una collezione eclettica
Norman Jones nacque in Africa da famiglia inglese nel 1903. Visse la prima giovinezza a Londra e sull’Isola di Wight, in seguito completò gli studi al St. Catherine’s College di Cambridge con la Laurea in Storia.
Trascorse quasi tutta la sua vita lavorativa come insegnante di scuola elementare a Harrogate, nella contea dello Yorkshire, dove morì nel 1985.
Durante gli anni universitari sviluppò la passione per il collezionismo di esotici oggetti orientali, libri e fotografie, diventando assiduo frequentatore di negozi di antiquariato a Londra, Cambridge, York e Harrogate.

Distintivo del quinto rango raffigurante un fagiano d’argento, pesche dell’immortalità, melograni, mani del Buddha, fiori di susino; agli angoli, motivo geometrico a forma di pipistrello
Ricami con fili d’oro e seta colorata su fondo di raso Epoca Qing (1644-1911)Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
La collezione raccolta nel corso degli anni si presenta dunque eclettica e comprende tessuti, sculture, miniature, stampe, disegni e acquerelli di diversa provenienza.
Insieme ad un piccolo nucleo di miniature indiane del XVIII-XIX secolo, spiccano soprattutto la serie di oggetti cinesi risalenti alla dinastia Qing (tessuti ricamati, mandarin squares, sculture, acquerelli) e quella di opere giapponesi (secoli XVIII-XX).
Quest’ultima annovera alcuni pezzi di notevole valore artistico come documentano la serie di netsuke in ambra e legno, tra cui una siglata, raffigurante la morte che assale un lupo.

Le stampe giapponesi
La parte più consistente della donazione è costituita da 68 esemplari di stampe giapponesi ukiyo-e dei secoli XVIII e XIX, realizzate da alcuni dei più noti e celebrati artisti del periodo Edo.
Sono infatti presenti, tra le altre, opere di Kitagawa Utamaro (1753-1806), Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Toyokuni (1769-1825), UtagawaToyohiro (1773-1828), Utagawa Hiroshige (1797-1858), Kikukawa Eizan (1787-1867) e Utagawa Kuiyoshi (1798-1861).
Tra gli oggetti giapponesi più singolari si segnala il bel cuscino per geisha con cassetti e oggetti quotidiani risalente alla fine del periodo Edo (seconda metà del XIX secolo).


Shunkōsai Hokushū (attivo 1806-1842) L’attore Nakamura Utaemon Xilografia policromaCourtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica –
Utagawa Kuniyoshi (1798-1861) Tre personaggi del dramma Akegarasu hana no nureginu, 1851-1853Xilografia policroma Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
Shunkōsai Hokushū (attivo 1806-1842) L’attore Nakamura Utaemon Xilografia policromaCourtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica –
La collezione al Museo Civico Medievale
Questo consistente patrimonio artistico, stimato in un valore complessivo di euro 64.116, viene incluso nelle raccolte permanenti del Settore Musei Civici Bologna, andando ad arricchire con nuovi pezzi di significativo interesse le analoghe raccolte legate all’arte orientale già presenti presso il Museo Civico Medievale ed il Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
In particolare, è il Museo Civico Medievale la sede individuata per la futura conservazione delle opere che, compatibilmente con la programmazione dell’istituzione museale stessa, saranno esposte in modo da consentirne la più ampia fruibilità da parte del pubblico e degli studiosi.

Copriseggiola Camelie e peonie che escono da due vasi, pipistrelli che reggono il motivo nodo infinito e altri motivi floreali Epoca Qing (1644-1911) Ricami con fili d’oro e seta colorata su fondo a tinta unitaCourtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
La collezione sarà oggetto di studio dettagliato dello stato di conservazione, ricerca storico-artistica e catalogazione, attività preliminari all’organizzazione di un progetto espositivo di presentazione ufficiale previsto nel 2024.
Vademecum
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