VENEZIA – Il Padiglione del Perù alla 18a Biennale di Architettura di Venezia ha come titolo “Walkers in Amazonia”.
Al centro dell’esposizione c’è una riflessione sul cambiamento climatico, ma anche un appello per una risposta-azione. L’obiettivo è infatti risvegliare la coscienza collettiva di fronte a una problematica di grande attualità.
La sfida peruviana per tutelare le origini Amazzoniche
Quello della deforestazione, del degrado ambientale delle foreste amazzoniche e della perdita interculturale sono i temi caldi di questa mostra, di cui l’architetto José Orrego è il direttore, mentre l’architetto Alexia León ne è la curatrice con la collaborazione di Lucho Marcial.
La partecipazione del paese sudamericano è stata possibile grazie al Patronato Cultural del Perú, istituzione che dal 2016 è incaricata della produzione e organizzazione del padiglione, con la partecipazione di Promperù, l’organismo ufficiale specializzato in promozione del turismo.


La presenza del Perù – spiega una nota – è un esempio di gestione collettiva del territorio nel dipartimento di San Martín e un’alleanza strategica tra lo Stato (Ministero dell’Educazione/UGELES), l’ONG Waman Wasi, i rappresentanti delle comunità indigene Kichwa, Awajún e Shawi, le comunità meticce e le istituzioni educative delle province di El Dorado, Lamas e San Martín, che si impegnano a costruire un legame tra comunità, scuola e territorio.
I calendari comunitari
Il Padiglione presenta anche 64 calendari comunitari, che danno visibilità a un fenomeno contemporaneo di resistenza collettiva nella lotta per i diritti territoriali indigeni e civili, evidenziando una tecnologia che rischia di scomparire e che valorizza e reinventa le pratiche ancestrali.
La partecipazione del Perù tra i 64 Paesi presenti alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, aperta fino al 26 novembre 2023, rappresenta un’opportunità di porre l’attenzione su un tema di grande importanza, ma anche di promuovere il Paese amazzonico nel resto del mondo.
Il tema della 18° edizione della Biennale di Architettura
Curata dalla scrittrice e architetto anglo-ghanese Lesley Lokko, la Biennale di Architettura di Venezia 2023 si intitola “Il laboratorio del futuro” e mette al centro l’Africa. “C’è un luogo – ha spiegato Lokko – in cui tutti i temi dell’equità, delle risorse, della razza, della speranza e della paura convergono e si fondono. L’Africa. A livello antropologico, siamo tutti africani. E ciò che accade in Africa accade a tutti noi”