MILANO – È stata inaugurata al Terminal 1 dell’Aeroporto di Malpensa, l’esposizione Monumentum dello scultore Fabio Viale (Cuneo, 1975), a cura di Matteo Pacini.
La mostra rappresenta il secondo step del ciclo espositivo sulle tematiche ambientali e urbane “Orizzonte degli eventi”.

Il progetto, ideato da Pacini con il suo team PACMAT Art in progress, intende valorizzare lo spazio dell’aeroporto, rompendone la continuità architettonica, catapultando il viaggiatore in un improvviso palcoscenico dal nero.
Gli interrogativi sul concetto di monumento
Con il suo Monumentum, Fabio Viale riflette sulla testimonianza di un passato che arriva nel nostro presente, per stimolare interrogativi sul concetto di monumento come opera creata per commemorare e rendere immortali personaggi o eventi, e trasmetterne la memoria alle generazioni future.
Il monumento detiene, infatti, un potente valore simbolico, non tanto per il valore artistico dell’opera in sé, ma per la sua portata storica, sociale e culturale.

Nulla è come sembra
Nelle opere di Viale nulla è mai come sembra, a partire dal contrasto materico tra il marmo bianco di Carrara e i pigmenti colorati, che permette l’incontro tra l’arte greca, romana, rinascimentale e il body painting.
I linguaggi del passato e del presente si stratificano e si sovrappongono, creando un cortocircuito visivo e temporale.
L’artista lega infatti le più celebri sculture dell’antichità alla simbologia espressa dai tatuaggi dei carcerati sovietici o dagli Irezumi appartenenti al linguaggio della Yakuza, oppure ancora dai tatuaggi facciali appartenenti all’universo Trap.
La classicità viene reinterpretata restituendo alle opere il colore, come già facevano gli antichi, ma con un linguaggio moderno e multiculturale.


“I viaggiatori – spiega Matteo Pacini – saranno catapultati in una dimensione parallela di collegamento fra passato e presente, un salto temporale dall’Antica Grecia al Rinascimento, dall’epoca barocca ai giorni nostri: un omaggio alla classicità attraverso la fedele riproduzione di alcune fra le più celebri opere raffiguranti i canoni di bellezza ideale, che nella visione di Fabio Viale attraversano il tempo, assorbendo tracce dell’epoca contemporanea, come i tatuaggi realizzati secondo la tecnica della penetrazione del colore nel marmo”.

Le opere di Fabio Viale in mostra
Nell’installazione a Malpensa mitologia e memoria si fondono in Venus (2017), chiaro riferimento alla Venere di Milo tatuata con spade, rose, catene e parole in cirillico, e in Souvenir David (2018), imponente testa ispirata alla celebre scultura di Michelangelo che porta in volto tattoo da rapper.
E ancora, si possono incontrare Laocoonte (2020) e Torso Belvedere (2020), che rimandano agli originali esposti ai Musei Vaticani, sui quali sono impressi i soggetti tipici del tatuaggio giapponese.
Completa l’esposizione Il Vostro sarà il Nostro (2022), replica di un pugno di una statua romana tatuata con scarabei, teschi e motivi vari dell’iconografia criminale.
Vademecum
FABIO VIALE. MONUMENTUM
Ideazione e a cura di Matteo Pacini | PACMAT Art in progress
Date 25 maggio – 1° settembre 2023
Sede Aeroporto di Milano Malpensa – Terminal 1, Porta di Milano
Enti promotori SEA, Aeroporti di Milano e Comune di Milano
Coordinamento generale SEA Luciano Bolzoni e Chiara Alberghina
Assistente curatore Matteo Chincarini
Produzione Daniela Bogo e Jessica De Simone
Ingresso libero
Info pubblico tel. 02 232323
Catalogo Skira, bilingue italiano-inglese, a cura di Matteo Pacini e Luciano Bolzoni (presto disponibile)