PAVIA – Nasce il Multi, il Museo multimediale della lingua italiana. Si tratta di un progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del FISR 2019 (Fondo integrativo speciale per la ricerca) presentato il 29 maggio nell’ambito nell’ambito del convegno “Il Museo della lingua italiana. Le molte facce di un’idea”.
Il Multi è il primo museo multimediale e interattivo interamente dedicato allo studio e al racconto della storia della lingua italiana, ideato e curato da un gruppo di ricerca coordinato dall’Università di Pavia e comprendente le Università di Napoli L’Orientale e l’Università degli Studi della Tuscia.
La piattaforma è stata realizzata dallo studio Dotdotdot di Milano. Il Museo sarà visitabile online liberamente a tutti a partire dal primo giugno 2023.
Una inedita piattaforma di conoscenza e di ricerca
Il Multi è pensato per conservare, tramandare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale costituito dalla lingua italiana e dalle sue molteplici sfaccettature, facendola emergere come “cosa viva”, strumento di espressione e di crescita della società.
Grazie a un’interfaccia intuitiva e a una struttura facilmente navigabile, il Multi si rivolge a un pubblico vasto ed eterogeneo.
I suoi percorsi digitali – spiega una nota dell’Università di Pavia – “uniscono linguaggi narrativi, immagini, video e audio per conciliare il rigore scientifico della ricostruzione con un’esperienza immersiva e sorprendente. Il Multi è inclusivo, interattivo e gratuito: tutti i testi sono disponibili anche in formato audio e – grazie alla versione in lingua inglese, che sarà completata nelle prossime settimane, si rivolge anche a un pubblico internazionale”.

Multi_Schermata introduttiva dei percorsi del Multi, nello specifico del percorso “Come è nata la lingua italiana?”_Project by Dotdotdot
I contenuti in sei percorsi tematici
La struttura del Multi si snoda attraverso un atrio introduttivo e sei percorsi tematici interattivi e intuitivi, che rispondono ad altrettante domande fondanti sulla nostra lingua: Come è nata la lingua italiana? Chi ha stabilito le regole dell’italiano? Come è circolato l’italiano scritto? Come si è diffuso l’italiano parlato? Come suona l’italiano di chi non sa l’italiano? Quali lingue si parlano in Italia? Come si è diffusa la lingua italiana nel mondo?
Facilmente navigabile da parte di un pubblico ampio, la piattaforma presenta una selezione di reperti scelti tra i più rappresentativi della sua storia, anche recente. Dagli autografi di Dante e Petrarca, al memoriale scritto di proprio pugno nel Cinquecento da una donna accusata di stregoneria; dalla versione in alta definizione della prima edizione del Vocabolario della Crusca fino a Nel blu, dipinto di blu di Modugno e Migliacci o a una tavola di Zerocalcare.
“La sfida del Multi – spiega Giuseppe Antonelli, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia e coordinatore scientifico del Multi – è quella di raccontare la lingua italiana e la sua storia in un modo che possa coinvolgere e appassionare un pubblico ampio e variegato: dai giovani delle nostre scuole a tutte le persone che nel mondo amano la nostra lingua e ne sono incuriosite. Una lunga riflessione sulla resa museale di un patrimonio immateriale come la lingua e sulle tecniche museografiche digitali ha dato come risultato un multiforme racconto per immagini: agile e divertente, pensato anche per chi ormai non è più abituato a leggere molto. Sei percorsi pieni di sorprese, in cui ogni visita potrà essere diversa dall’altra: ogni volta un’esperienza ravvivata da video, da spezzoni di film e canzoni, da giochi e quiz interattivi. E, a seconda delle competenze, una fruizione a più livelli grazie alle schede di approfondimento, agli articoli sempre rinnovati e a un’aggiornatissima bibliografia scientifica”.

Multi_Schermate mobile raffiguranti la sezione “Collezione” con due esempi di reperti presenti nel Multi: il “Ritratto di Pietro Bembo” di Tiziano e l’estratto di una puntata di SuperQuark del 1995_Project by Dotdotdot
Lo studio milanese Dotdotdot
A realizzare la piattaforma è stato lo studio di progettazione multidisciplinare Dotdotdot. Nato a Milano nel 2004 è stato tra i primi in Italia a operare nell’ambito dell’Interaction Design.
Dotdotdot è infatti specializzato in Exhibition e Interaction Design, nella progettazione di percorsi museali, Corporate Experience, mostre multimediali temporanee e permanenti. Ricerca e innovazione tecnologica sono alla base di tutti i suoi progetti.
Anche in questa specifica occasione, lo studio si è impegnato a tradurre in modalità multimediale l’esperienza di visita che avviene in un museo fisico, sistematizzando le idee rispetto agli obiettivi progettuali e mantenendo come elemento di osservazione principale il ruolo che il museo riveste nel raccontare, conservare e tutelare un patrimonio culturale.
“Come per ogni nostro progetto – racconta Alessandro Masserdotti, co-founder e CTO di Dotdotdot – anche nel disegnare il Multi abbiamo dato centralità all’esperienza dell’utente, traducendo in modalità multimediale ciò che avviene in un museo fisico. La curiosità del visitatore viene guidata a partire da alcune domande che lo accompagnano lungo percorsi curatoriali di approfondimento alla scoperta della storia della lingua italiana. Lavorando fianco a fianco con i curatori, abbiamo realizzato un prodotto accessibile e inclusivo, capace di rivolgersi sia a un pubblico specializzato, sia a un pubblico generalista. Multi infatti combina contenuti di rilevante importanza scientifica – come reperti ad altissima risoluzione – a un livello di narrazione immediato, divulgativo e coinvolgente – come video e giochi interattivi”.

Multi_Schermata su La locandiera presentenel percorso “Come si è diffuso l’italiano parlato?”_Project by Dotdotdot
Il Multi in continuità con il MUNDI – Museo Nazionale Dell’Italiano
Il Multi si pone in continuità con il progetto del MUNDI – Museo Nazionale Dell’Italiano, finanziato dal Ministero della cultura, che vede la collaborazione di tutte le massime istituzioni che si occupano di lingua italiana: l’Accademia dei Lincei, l’Accademia della Crusca, la Dante Alighieri, l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, l’Associazione per la storia della lingua italiana.
Le prime due sale del MUNDI sono state inaugurate a Firenze, nel complesso di Santa Maria Novella, il 6 luglio 2022: poco prima della tragica scomparsa di Luca Serianni, coordinatore nazionale dell’iniziativa. Il gruppo di lavoro sta continuando la sua opera con l’intento di arrivare ad aprire al pubblico l’intero museo entro la primavera del 2024.