MILANO – Il Museo Bagatti Valsecchi ospita fino al prossimo 3 dicembre 2023 la prima mostra milanese dedicata al fotografo Vasco Ascolini, dal titolo Visioni Metafisiche. Vasco Ascolini incontra Canova, Thorvaldsen e De Chirico, a cura di Antonio D’Amico e Luca Carnicelli.
I dialoghi metafisici sono il focus della mostra
Il percorso che si snoda all’interno delle sale del museo propone una selezione di circa settanta scatti, tra i più significativi di Ascolini.
Si tratta di immagini dedicate ad elementi statuari, proposti come frammenti scultorei che animano, con la loro immobilità, contesti desolati. Immagini sospese nel tempo in metafisici spazi alienati.
Sono, infatti, proprio i dialoghi metafisici al centro della mostra milanese, in cui il cosmo fotografico di Ascolini si pone in relazione con le tele di Giorgio de Chirico, attraverso scatti che enfatizzano una dimensione atemporale.


Le opere del fotografo reggiano dialogano con L’Autoritratto di De Chirico e L’Autoritratto in gesso di Canova, proveniente dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, con L’aragosta del 1922 e con una Piazza d’Italia, dove si scorgono architetture desolate e il silenzio imperante di una scultura sdraiata al centro della piazza.
La dialettica è arricchita da suggestivi modelli e calchi in gesso dei maestri del Neoclassicismo, come quelli di Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, le cui opere provengono dalle collezioni della Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e da una collezione privata.
Un percorso che valorizza anche le opere del museo
Il percorso, che introduce il visitatore in un eloquente dialogo tra gli ambienti museali e le opere fotografiche di Vasco Ascolini, è stato pensato anche per valorizzare le numerose opere bagattesche, dalle ceramiche ai vetri, dagli arredi agli avori.
L’esposizione pone l’attenzione anche sul parallelismo che corre tra la valorizzazione di dettagli sfuggenti, operata da Vasco Ascolini, mediante la selezione di precisi soggetti fotografici, e la rivalutazione delle arti applicate attuata dai Bagatti Valsecchi per evocare l’immaginario rinascimentale nella dimensione più prettamente domestica.


Antonio Canova, Autoritratto, 1811-1812, Carrara, Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti
“Il Museo Bagatti Valsecchi – spiega Camilla Bagatti Valsecchi, presidente della Fondazione Bagatti Valsecchi – persegue l’intento di ospitare mostre temporanee in armonia con la collezione permanente raccolta dai fratelli Bagatti Valsecchi a metà Ottocento, confermando l’interesse per il collezionismo e in questo caso per la fotografia contemporanea.”
“Il percorso – aggiunge – si snoda in tutte le sale della Casa Museo ed evoca ricordi e suggestioni tra le arti sorelle. Infatti, il nucleo di oltre settanta fotografie di Vasco Ascolini, dedicate alla statuaria antica, viene messo in dialogo con alcuni marmi, con i gessi di Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, alcuni dei quali provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, e con le tele di Giorgio De Chirico, confermando la suggestione metafisica di Ascolini. Ai visitatori auguro di trovare quei dettagli nascosti che connettono le fotografie di Vasco Ascolini con Canova, Thorvaldsen, De Chirico e la nostra collezione permanente”.

Accompagna la mostra un catalogo edito da Sagep Editori con contributi di Antonio D’Amico, Luca Carnicelli, Eugenio Bitetti, Aurora Ghezzi, Moira Mascotto, direttrice del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.
Vademecum
Visioni metafisiche
Vasco Ascolini incontra Canova, Thorvaldesn e De Chirico a cura di Antonio D’Amico e Luca Carnicelli
16 giugno – 3 dicembre 2023
Museo Bagatti Valsecchi
Via Gesù, 5
20121 Milano
Orari d’apertura:
mercoledì: 13-20
giovedì e venerdì: 13-17.45