AREZZO – Il Museo Civico di Sansepolcro ad Arezzo, che custodisce la Resurrezione di Piero della Francesca, capolavoro che lo scrittore britannico Aldous Huxley, nel suo libro autobiografico del 1954, “The Doors of perception“, definiva come “il più grande quadro del mondo”, salvandolo così dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ospita l’arte dirompente dello scultore svizzero Simon Berger.
Al Museo Civico di Sansepolcro si aprono le “porte della percezione“
Ispirandosi a Huxley, Berger propone al Museo Civico di Sansepolcro la personale Le porte della percezione, presentata da Cris Contini Contemporary e Lo Studiolo d’Arte, a cura di Sandrine Welte e del prof. Pasquale Lettieri, visitabile dal 2 luglio al 30 settembre 2023.
Con questa esposizione, allestita nella “Sala delle Pietre”, l’artista svizzero si impegna a indagare i meccanismi della mente che osserva quell’universo solitario, in cui l’infinita vaghezza dell’immaginazione e del concepimento si fondono insieme.

I ritratti lacerati di Berger
Quella presentata da Berger è un’installazione immersiva di tele di vetro a forma di scatola, in cui vengono replicate le strutture labirintiche dell’intelletto umano, giocando con l’illusione della vista e la seduzione dei sensi.
L’atto stesso della distruzione del vetro delinea un nuovo paradigma di anti-creazione, che risuona attraverso le fessure e le pieghe che incide con il martello.
I ritratti lacerati di Berger portano lo sguardo nel groviglio di ferite trasparenti che lui chiama “morfogenesi”. Pioniere di questa tecnica, attraverso la distruzione, l’artista permette alla bellezza di emergere.
“L’idea di audaci colpi di martello su una superficie vitrea – spiega Sandrine Welte –suscita immagini di distruzione, demolizione, obliterazione. Tuttavia, l’artista svizzero padroneggiando il suo mezzo preferito, forgia crepe e pieghe in linee di indagine che alla fine si trasformano in qualcosa di figurativo e di fascino ipnotizzante.”
“Il suo concetto di opera – sottolinea il prof. Pasquale Lettieri – appartiene a una elaborazione culturale che concepisce la creazione artistica come un fenomeno capace di comprendere l’aspetto materiale e quello immateriale, in una realtà oggettuale che non fa riferimento alla bellezza, come misura e come ritmo, ma alla sublimità come sconfinamento nell’infinitoche comincia in qualsiasi punto e non finisce da nessuna parte.”

“Il museo civico, nonostante la sua natura espositiva totalmente differente – afferma Ugo Agostinelli, organizzatore con Cris Contini Contemporary della mostra – apre le sue braccia a Simon Berger e alla sua contemporaneità dirompente; il principio che sta alla base di questa percezione è che l’arte è un linguaggio unico, indiscutibile e universale, che si realizza senza impedimenti o barriere di qualsiasi tipo. Mi auguro che Simon, con questo colpo di martello possa sancire l’apertura del museo al contemporaneo aprendo la strada a future esposizioni di questo tipo, nella speranza che l’opera di cui ci farà dono, rimanga come impronta indelebile per le future generazioni.”
A suggellare il dialogo tra passato e presente è la donazione di Simon Berger dell’opera “Eyes of Perception” che entra così a far parte della collezione del Museo Civico di Sansepolcro.
Vademecum
LE PORTE DELLA PERCEZIONE
2 LUGLIO – 30 SETTEMBRE 2023
Museo Civico di Sansepolcro | Sala delle Pietre
Via Niccolò Aggiunti 65, Arezzo
Inaugurazione 1 Luglio 2023 ore 18:00
Orario:
Lun-Ven 10:00-13:00 e 14:30-18:00
Sabato domenica e festivi 9:30-13:00 e 14:30-19:00
Ingresso gratuito