RIMINI – Tutti al mare (1843-2023). 180 anni in vacanza a Rimini è la mostra diffusa sulla spiaggia del litorale romagnolo, dal 1 luglio al 31 agosto 2023.
180 anni di storia balneare, 100 plance, quasi 200 fotografie, oltre 20 manifesti, dal bagno 47 al bagno 100, accompagnano lo spettatore lungo due secoli di curiosità, luoghi e abitudini.
“Volevamo festeggiare – commenta il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad – questi 180 anni di vita della spiaggia di Rimini attraverso una mostra insolita e suggestiva che raccontasse la trasformazione della spiaggia da risorsa naturale sempre esistita a straordinaria industria del turismo. Un luogo fisico, ma anche un paesaggio immateriale e metaforico che da quel primo luglio 1843, anno di fondazione del primo stabilimento balneare, passando per il 1873 con l’inaugurazione del Kursaal, si è affermata come la più importante realtà balneare d’Europa, diventando il simbolo della vacanza al mare e Rimini la località più riconoscibile di quella “inversione rituale” che è la vacanza”.


Il percorso espositivo lungo la spiaggia di Rimini
Il percorso è composto da 8 sezioni che raccontano gli albori della vita balneare (Si comincia!), il mare e suoi modi di salparlo (Tuffi e spruzzi), l’eleganza dei costumi e il senso del pudore (Chic&Chic), il lungomare e i suoi eventi (Parate e sfilate), l’organizzazione di spiaggia e le sue architetture (Capanni e rose), i giochi (Palette e secchielli), le attività per il benessere del corpo (Su le braccia, giù le braccia) e i rituali con i suoi personaggi (Tipi e riti).
A corredo dell’apparato fotografico, splendidi manifesti di promozioni turistiche del passato e alcune bizzarrie.

“Questa mostra non ha un verso”
L’allestimento del percorso (2,5 km) non consente un racconto di tipo cronologico e sequenziale. Sono state quindi realizzate otto tappe autonome che aggregano immagini evocative di alcuni temi che dimostrano straordinaria persistenza e ricorrenza nel corso dei 180 anni considerati: la moda con l’evolvere dei costumi, la spiaggia con le sue architetture e oggetti, i giochi e i passatempi, i tipi da spiaggia.

La provenienza delle immagini
Le immagini provengono in massima parte dalle collezioni comunali conservate alla Biblioteca Gambalunga, a partire dalla produzione dei fotografi Contessi e dal fondo Tonini per la documentazione ottocentesca.
Sono attinte dalle collezioni Battaglini, Freddi, Maioli e Rusticani le immagini dei primi decenni del ‘900, mentre alle raccolte dell’Enit e dello studio riminese Moretti fa capo la documentazione degli anni Cinquanta.
Dagli archivi APT e Minghini provengono le immagini della spiaggia degli anni ’60, ’70 e ’80, dall’archivio Raggi Rimini Press le immagini per i due decenni successivi.

La Rimini degli ultimi vent’anni rivive nelle foto provenienti dall’Ufficio Stampa del Comune, in gran parte a firma di Emilio Salvatori. Hanno poi generosamente contribuito con propri scatti e materiali Giorgio Salvatori e Rimini Sparita.
Indispensabili alla rievocazione dell’immaginario visivo della Rimini destinazione balneare internazionale le affiche e i manifesti pubblicitari delle stagioni di inizio secolo firmati da Borgoni, Dudovich, Busi, Bianchi conservati nella Collezione Salce di Treviso e nella Raccolta Civica Bertarelli di Milano.