ROMA – NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, sarà tra i protagonisti della sesta edizione di Videocittà, il festival della visione e della cultura digitale che si terrà nell’area Gazometro, dal 13 al 16 luglio.
Gli studenti del Triennio in Graphic Design e Art Direction del campus romano di NABA presenteranno, presso la New Expo Area dello Spazio Agorà, “Reinventing Ostiense”, una nuova visione per il distretto Ostiense. Si tratta di un progetto di visual design che intende enfatizzare i valori che da sempre lo caratterizzano: creatività, dinamicità, inclusione e innovazione.

NABA nao. Nuova Area Ostiense di Elena Carboni, Lorenzo Saba, Matteo Valeri, Giorgio Vitto
Un approccio contemporaneo per ripensare un importante distretto
Il distretto Ostiense, situato nella zona sud-ovest della città, rappresenta, una delle aree più importanti della capitale fin dall’antichità.
Posizionato lungo la via Ostiense, antica strada romana che collegava la città al porto di Ostia, è stato e rimane un importante punto di transito per i commerci e gli scambi culturali.
Proprio qui si trova anche il campus di NABA inaugurato nel 2019. Attraverso lo studio del territorio, l’incontro con chi lo vive, l’osservazione delle singolarità e delle potenzialità del quadrante, durante i moduli Scenari Futuri e Grafica Multimediale svolti nell’A.A 2022/23, gli studenti hanno dato vita a tre differenti progetti di visual design.
Utilizzando un approccio contemporaneo nel ripensare il territorio come corpo vivente non astratto, i progetti provano a creare quell’identità comune necessaria per sentirsi comunità.

FLUVIA. Via del Polo Nord di Sara Belziti, Chiara Farina, Martina Montani, Roberta Troiani
I progetti degli studenti NABA
FLUVIA. Via del Polo Nord, realizzato da Sara Belziti, Chiara Farina, Martina Montani, Roberta Troiani, ha origine dall’analisi di via del Porto Fluviale (chiamata “Via del Polo Nord” per il forte vento che vi spira costantemente) che rappresenta da anni il fulcro del progetto di riqualificazione dell’area di Ostiense. Dall’analisi di questo snodo nevralgico, e dal passaggio del Tevere nel quartiere, nasce l’idea di “Fluvia” che trova la propria forma nella progettazione di una lettera simbolo semplice ma potente, una sorta di ponte tra il presente e il futuro.
Most. Melting Ostiense di Agata Arzillo, Claudia Faraone, Pietro Rosignoli, Maria Vittoria Rossi trae, invece, ispirazione dalla peculiare fusione tra le molteplici anime che caratterizzano il quartiere. Most rappresenta la capacità del distretto di fondere modernità e storicità, archeologia industriale e innovazione. L’unione di questi elementi si ritrova nel logo scelto, che coniuga linee curve e tagli netti con una palette dalle cromie forti, espressione di uno spirito vitale e innovativo.
nao. Nuova Area Ostiense di Elena Carboni, Lorenzo Saba, Matteo Valeri, Giorgio Vitto che fin dal nome, come suggerisce l’assonanza col termine inglese “now”, risuona di novità, riportando l’urgenza di essere distretto ben definito “adesso”. L’identità visiva utilizza una tipografia sofisticata e minimale, in perfetto equilibrio tra innovazione e pulizia estetica, ispirandosi all’uso delle macchine industriali, parte dell’eredità di Ostiense.