FERRARA – L’intera carriera e produzione artistica di Arrigo Minerbi (Ferrara, 1881 – Padova, 1960), scultore prediletto da Gabriele d’Annunzio, viene ripercorsa in una mostra ospitata, dall’8 luglio al 26 dicembre 2023, al Castello Estense di Ferrara.
Arrigo Minerbi: il “vero ideale” tra liberty e classicismo
L’esposizione, a cura di Chiara Vorrasi, dà conto dello «spirito nervoso, agile, moderno», capace di farsi interprete delle tendenze liberty e del classicismo novecentesco, di Arrigo Minerbi, che ha conosciuto negli anni Venti e Trenta del Novecento una grande notorietà, tanto da essere annoverato dalla critica «tra i maggiori del nostro tempo», «per altezza d’ispirazione, potenza creativa e sapienza tecnica».

Nella seconda metà del Novecento il suo classicismo idealizzato e antimoderno della fase matura ha perso però di interesse e la sua fortuna si è eclissata confinando nell’ombra la sua produzione.

Arrigo Minerbi Il pianto del fiore (calco dalla tomba Radaelli, Cimitero Monumentale di
Milano), 1922 Gesso, cm 167 x 67,5 x 17 Ferrara, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”
© GAMC, foto Luca Gavagna – le immagini, Ferrara
Arrigo Minerbi e i protagonisti dell’arte del suo tempo
La sua parabola viene evocata in mostra attraverso una ricca selezione di sculture a cui sono accostate opere pittoriche e plastiche di maestri italiani tra simbolismo, realismo magico e classicismo (tra i quali Gaetano Previati, Leonardo Bistolfi, Adolfo Wildt, Galileo Chini, Ercole Drei, Felice Casorati, Ubaldo Oppi, Mario Sironi, Antonio Maraini, Achille Funi).
Le ricerche condotte in preparazione della rassegna hanno infatti permesso di constatare contatti diretti o tangenze con alcuni dei maggiori protagonisti dell’arte e della cultura del suo tempo.
L’esposizione si sviluppa in capitoli tematici che rileggono alcuni temi della stagione artistica di primo Novecento: le arti decorative, il mito dell’eroe, il modello antico, l’arte pubblica, il ritratto tra spontaneità e idealizzazione, il rinnovamento dell’iconografia del sacro.
In mostra, al Castello Estense, circa 80 opere pittoriche e scultoree di formato anche monumentale. La presenza di lavori in gesso, marmo, pietra, bronzo e terracotta, e il confronto tra bozzetti, modelli, opere finite e calchi consente al visitatore di accostarsi al modus operandi dell’autore e al trattamento virtuosistico dei materiali.
Gli interventi di Arrigo Minerbi a Ferrara
La mostra è un’occasione per riscoprire gli interventi minerbiani disseminati per la città di Ferrara, tra le quali si ricordano opere pubbliche come la Vittoria del Piave nella Torre della Vittoria (1924) e il gruppo allegorico Il Po e i suoi affluenti della fontana dell’Acquedotto (1932), o le affascinanti testimonianze della produzione legata alla committenza privata, da villa Melchiorri in viale Cavour (1904), al monumento funebre di Pico Cavalieri presso
il Cimitero Ebraico (1923) che è stato appena restaurato a cura del Comune di Ferrara in collaborazione con il Ministero della Cultura-Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio e la Comunità Ebraica.
Vademecum
Arrigo Minerbi: il “vero ideale” tra liberty e classicismo
Ferrara, Castello Estense
8 luglio – 26 dicembre 2023
Da un’idea di
Vittorio Sgarbi
Orari di apertura
Dalle 10.00 alle 18.00, chiuso il martedì (la biglietteria chiude 45 minuti prima)
Informazioni e biglietteria
0532 419180
castelloestense@comune.fe.it | www.castelloestense.it
Prenotazioni