NAPOLI – Brutto risveglio questa mattina per la città di Napoli. Intorno alle 5.30, infatti, un incendio ha completamente distrutto la “Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto a Napoli.
La celebre opera era stata installata lo scorso 28 giugno nell’ambito della programmazione di mostre e installazioni, voluta dal sindaco Gaetano Manfredi e curata dal consigliere per l’arte contemporanea e l’attività museale, Vincenzo Trione.
Incendio doloso?
Al momento non sono ancora note le cause che hanno fatto divampare l’incendio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme, e la Polizia municipale.
L’ipotesi maggiormente accredirata è che l’incendio sia di natura dolosa. Attualmente sono al vaglio le analisi delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti nella piazza.
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, citando la Fondazione Pistoletto, ha parlato di una “sfida social” che negli ultimi giorni si sarebbe diffusa con l’obiettivo di dare alle fiamme l’opera.
Il Maestro Pistoletto, parlando don AdnKronos, ha affermato: “non mi stupisce, mi spaventa perché mi mette davanti a una situazione drammatica del nostro tempo. Un tempo in cui si continua a rispondere a qualsiasi proposta di bellezza, di pace e di armonia con il fuoco e con la guerra. Mi sembra quasi l’eco di quello che sta succedendo nel mondo dove c’è gente che dà fuoco da tutte le parti”.
Una delle opere più iconiche del Novecento
L’opera, tra le più iconiche del ‘900, era stata in questo caso progettata ad hoc per Napoli dal Maestro Pistoletto.

“Basta guardarla, si vede che c’è un mucchio di stracci e una Venere, questi stracci sarebbero solo dei rifiuti se non ci fosse la Venere che li rigenera. – Aveva spiegato Pistoletto, nel giorno dell’inaugurazione – La Venere che viene dalla storia della bellezza, della felicità, che rigenera questi stracci e di colpo diventano opera d’arte, ritornano a vivere”.
“Costituita in gran da parte di stracci, quindi materiale infiammabile – ha affermato il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli – l’opera era esposta agli agenti atmosferici e agli attacchi vandalici senza particolari misure di sicurezza in una piazza dove purtroppo soprattutto la notte avvengono continui atti di inciviltà e teppismo che noi denunciamo da tempo. Non si sa la natura del rogo ma intanto ci addolora sapere che quest’opera è andata distrutta”.
Il sindaco di Napoli: rifaremo l’installazione
Il sindaco di Napoli Manfredi ha svelato di aver sentito telefonicamente Pistoletto: “era molto amareggiato e ferito, però anche speranzoso. La sua opera parte proprio dal principio della rigenerazione. Mi ha detto che alla fine anche questo atto così violento dev’essere interpretato da noi come un momento di rigenerazione. Così faremo, la struttura è rimasta integra quindi rifaremo l’installazione”.
“È un atto grave quello compiuto contro l’opera di Pistoletto e ci auguriamo che sia al più presto chiarito nelle responsabilità. Ed è la conferma, in ogni caso, che occorre sempre maggiore rigore contro atti di vandalismo, oltraggio e sfregio, che prendono di mira beni culturali e artistici”. – A sostenerlo è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – “Ci auguriamo – ha aggiunto il governatore – che Michelangelo Pistoletto possa al più presto realizzare nuove, e come sempre straordinarie, opere per arricchire il grande patrimonio artistico di Napoli e della Campania”.
Anche il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, si è recato questa mattina in piazza Municipio e ha definito questo episodio “terribile“. Fiola ha fatto sapere che sentirà il sindaco Manfredi nelle prossime ore: “Mi confronterò con i dirigenti per capire come la Camera di Commercio possa offrire il proprio contributo per restituire l’opera alla città. I turisti e gli itinerari culturali collegati fanno bene alla città, fanno bene al commercio, fanno bene al sistema produttivo circolare perché lavora tutto l’indotto. Quindi noi dobbiamo dare una risposta veloce ed efficace, per cancellare velocemente questa brutta immagine e assicurare i colpevoli alla giustizia”.
Il sindaco di Ercolano, vicepresidente nazionale dell’Anci ed esponente di Italia Viva, Ciro Buonajuto, in una nota scrive: “Gli stracci sono una risorsa inesauribile, un esempio virtuoso e concreto della potenzialità del riciclo, che mette in moto una economia circolare. Ercolano è pronta a fare la sua parte donando all’artista tutto il materiale di cui ha bisogno per far rinascere questa splendida opera che, di fatto, rappresenta un po’ anche la nostra idea di futuro: dagli stracci far rinascere storia e bellezza“.
Sgarbi: “la vera vita di un’opera morta”
Per il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, l’incendio dell’opera di Pistoletto l’ha fatta rivivere. “Sono certo – ha commentato – che essendo riproducibile, come era riprodotta, Pistoletto in cuor suo si sarà esaltato nel vederla bruciare e quindi vivere. I vandali, che per dispetto e ignoranza hanno appiccato il fuoco non hanno pensato che avrebbero, con il loro gesto apparentemente insensato, fatto vivere l’opera”. Per il critico “andranno cercati, inseguiti, puniti, perché non sanno quello che fanno. Ma dovremo farli conoscere e incontrare con Pistoletto perché siano perdonati comprendendo il senso catartico della loro azione”.
Tuttavia, nel corso della giornata è stato individuato un clochard di 32 anni, come responsabile dell’incendio.