VENEZIA – A partire dal 14 luglio, torna visitabile al pubblico l’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale di Venezia, grazie a un nuovo percorso espositivo.
Il rinnovato allestimento intende presentare al pubblico la figura del doge, documentando l’affascinante racconto attraverso un centinaio tra dipinti, sculture, manufatti, mappe e testi manoscritti e a stampa, promissioni e commissioni ducali, medaglie e monete.

“Si tratta innanzitutto di un importante progetto di valorizzazione di opere provenienti dal patrimonio civico detenuto dalla Fondazione Muve e in gran parte solitamente non esposto – spiega la Presidente di Fondazione Muve Mariacristina Gribaudi – che raccontano i momenti salienti della storia dell’istituzione dogale. Con precise finalità didattiche, si è dato rilievo alle grandi vicende ma anche ad aneddoti e vicende minori, alla rigida etichetta cerimoniale, ad approfondimenti (anche lessicali) e curiosità, partendo proprio dalle testimonianze materiali in Mostra”.
I Dogi nella Serenissima
Di Dogi, la Serenissima ne ha eletti ben 120, dal primo, Paoluccio Anafesto nel 697, fino all’abdicazione di Ludovico Manin, l’ultimo, nel 1797.
“Il doge, Capo di Stato di origine bizantina con connotazioni militari già nel titolo – doge deriva dal latino dux, comandante militare – a Venezia assurge, nel corso dei secoli, a rappresentante ufficiale agli occhi del mondo della Serenissima. – Spiega Chiara Squarcina, Responsabile della sede museale. – Il suo reale potere, tuttavia, è limitato e controllato dalla aristocrazia mercantile veneziana mentre la sua persona è sotto la costante vigilanza dei consiglieri ducali perché, pur essendo il “Serenissimo Principe”, egli è e rimane, a tutti gli effetti, il primo servitore della Repubblica. Con perfetta e franca sintesi, il doge è detto Princeps in solemnitatibus, in curia senator, in urbe captivus, extra urbe reus (principe nelle solennità, senatore in senato, prigioniero in città, colpevole fuori dalla città)”.

L’Appartamento, cuore del Palazzo
L’Appartamento del Doge era il cuore più riservato del Ducale. Racchiudeva spazi di rappresentanza preclusi ai più, riservati a riunioni e udienze ristrette, ed era strategicamente collocato nell’ala del Palazzo compresa tra il rio della Canonica, la Scala d’oro e la Basilica di San Marco.
L’ubicazione dell’appartamento rimase più o meno la stessa nei secoli, pur cambiando di consistenza e aspetto durante le numerose ristrutturazioni del palazzo. L’aspetto attuale rinascimentale risale alla fine del secolo XVI.
Il percorso espositivo
Il punto di partenza del percorso è l’elezione del doge: qui sono presentati gli strumenti, il metodo, i simboli dell’elezione a doge, cui si accompagnano alcuni aneddoti, come il più lungo conclave, e le tradizionali cerimonie di incoronazione.

A seguire, in Sala Grimani, si affronta il tema della diplomazia e dei rapporti internazionali. Nella sala successiva si raccontano alcune tra le più importanti battaglie combattute dai veneziani.
Nella Sala degli Stucchi ad essere protagonista del racconto è la famosa cospirazione di Baiamonte Tiepolo, causa dell’istituzione del potentissimo Consiglio dei Dieci, organo nato dalla necessità di prevenire ribellioni e attentati contro lo Stato.

La sala seguente presenta la figura del doge come committente e patrono delle arti. Nelle sale successive si esplorano invece gli aspetti più mondani e principeschi della vita del doge.
A seguire si affronta il tema degli abiti del doge e della dogaressa nei secoli, abiti che, in modo piuttosto eloquente, danno conto della origine bizantina della istituzione dogale e della trasformazione del doge in “Serenissimo Principe”.
Anche la morte del doge, cui è dedicata la sala successiva, sottostà a una rigida etichetta, sempre consapevoli che “Se l’è mort el Doxe, no l’è morta la Signoria”.

Il percorso si chiude con una sala che illustra le vicende degli ultimi dogi e un focus sull’ultimo doge Ludovico Manin, la cui abdicazione nel 1797 corrisponde alla caduta della Repubblica e alla fine della storia della Serenissima.
Infine, l’ultima delle 12 sale del nuovo percorso tematico è dedicata ad attività didattiche.
Per tutta l’estate Palazzo Ducale sarà aperto anche alla sera ogni venerdì e sabato fino alle 23.00 (ultimo ingresso ore 22.00) e giovedì 1 giugno, lunedì 14 e martedì 15 agosto.