Cinque appuntamenti e una performance, per scoprire altrettanti artisti nel loro mondo più intimo: quello degli studi dove dipingono, creano, realizzano le loro opere. Roma Città Aperta, per tutto agosto, offre la chance imperdibile di penetrare nel profondo della creatività contemporanea romana
Hanno cominciato in piena pandemia, quando pensare di entrare nelle case di chiunque sembrava una follia. Invece l’idea, inizialmente solo “virtuale” attraverso un sito e la pagina Instagram Roma città aperta, era proprio quella di andare a scoprire i colori, ascoltare le voci, immergersi nella creatività dal vivo degli artisti che vivono a Roma, incontrati nei loro studi, in mezzo ai loro lavori. Ora però finalmente è arrivato il momento e Roma Città Aperta, progetto a cura di Raffaella Frascarelli e Sabrina Vedovotto sfida il caldo agostano e apre le porte degli studi di cinque artisti, lasciando agli ospiti l’emozione di mescolarsi alle suggestioni che costituiscono la loro quotidianità e la loro vena artistica più intima e meno conosciuta.
Tra gli artisti che lavorano nei loro studi
«Abbiamo partecipato al bando dell’Estate Romana 2023, e lo abbiamo vinto, per permettere a chi vuole di entrare nello studio di un artista: una cosa abbastanza straordinaria perché credo che molta gente non abbia mai visitato uno studio, non sappia come lavora un artista – spiega una delle due curatrici, Sabrina Vedovotto. – In qualche modo anche per eliminare il cliché dell’artista che non fa niente. Invece lo si può incontrare proprio nel suo fare, scoprendo cosa sta facendo e i lavori che ha fatto in passato. Scoprendo anche la parte dell’elaborazione intellettuale che secondo me è molto importante per le persone».
Gli incontri saranno cinque, a partire dal 1 agosto quando la prima ad aprire il suo studio in IX Municipio sarà Francesca Leone. Il giorno seguente sarà la volta di Elena Bellantoni, in via San Giovanni in Laterano, dalle 11:00 alle 19:00. Il 28 agosto sarà la volta di Alfredo Pirri, dalle 11:00 alle 19:00 in via dei Consoli dove sarà possibile assistere anche alla proiezione del docufilm Roma Isola Aperta selezionato alla 22° Edizione della Festa del Cinema di Roma, mentre il 29 agosto toccherà a Giacchino Pontrelli: anche per lui apertura dalle 11:00 alle 19:00 in via Teano. Chiude il 31 agosto Tito Marci con il suo studio in via Cavour, in I Municipio.


I docu-film del progetto
Il progetto, che si ripeterà anche il prossimo anno ed è completamente gratuito, è nato ed è cresciuto sempre più anche come una sorta di mappatura della creatività contemporanea romana. Infatti non offre soltanto la possibilità di accedere a luoghi solitamente privati che diventano eccezionalmente spazi di condivisione e partecipazione, ma si articola anche una trentina di docu-film girati proprio in questi studi e che sono stati realizzati in questi due anni. «Ne abbiamo girati una trentina e editati e pubblicati più di venti, e si possono visionare sul canale Utube co-prodotti da Nomas Foundation. https://nomasfoundation.com/ ».


Il 18 agosto il camion-vela di Iginio De Luca
Roma città aperta inoltre apre anche ai giovani coinvolgendo quelli che, provenienti dalle accademie, avranno il ruolo di mediatori culturali e cureranno anche filmati e fotografie degli eventi aperti al pubblico. «Oltre agli studio visit – conclude la Vedovotto – nella giornata di lunedì 21 agosto ci sarà una azione urbana itinerante di Iginio De Luca con un camion vela, che si svolgerà per tutta la giornata». È lo stesso artista a spiegare il sensa della sua performance: «L’azione urbana, dal titolo Gioia mia, si svolgerà a Roma su un camion vela durante tutta la giornata del 21 agosto, il giorno del mio compleanno. I due maxi manifesti montati, trascriveranno calligraficamente un dialogo a distanza, emozionante e metafisico. Il tragitto del camion sarà itinerante con ripetute soste per i luoghi della memoria che legano me e mia mamma in una Roma deserta, intima e toccante».
Per gli studio-visit si consiglia la prenotazione rca@nomasfoundation.com

