BERGAMO – L’età dell’innocenza. Il Rinascimento a Bergamo e Brescia intorno al 1900 è la mostra a cura dello storico dell’arte Giovanni Agosti, con l’allestimento della scenografa Margherita Palli e le luci disegnate da Pasquale Mari.
L’esposizione, una sorta di viaggio nel tempo, è stata inaugurata lo scorso luglio e sarà visitabile fino all’8 ottobre 2023 a Palazzo Moroni, in Città Alta, Bergamo.
Una iniziativa ideata dal FAI
L’iniziativa è stata realizzata dal FAI per partecipare al programma di attività di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e per valorizzare il periodo di chiusura per restauri di gran parte palazzo, in vista della riapertura completa e definitiva, con inaugurazione prevista a metà novembre 2023.

Giovanni Gerolamo Savoldo Brescia, 1480 circa – Venezia (?), post 1548 Riposo durante la fuga in Egitto 1525-1527 circa tela – cm 87 × 124 Collezione privata
Capolavori in mostra
Nella grande Sala da ballo al piano nobile, affrescata alla metà del Seicento, sono esposti dodici capolavori del Cinquecento bergamasco e bresciano, provenienti da collezioni private. Opere di maestri come Lorenzo Lotto, Andrea Previtali, Giovanni Gerolamo Savoldo, Alessandro Bonvicino detto Moretto e Giovanni Battista Moroni.
Ma più che il Cinquecento, con un originale allestimento, questa mostra racconta i primi del Novecento, ovvero un altro “Rinascimento”, quando le ricche e nobili famiglie locali, come i Moroni, aprivano le porte dei loro Palazzi a visitatori e conoscitori d’arte provenienti da tutto il mondo, alla ricerca di opere da scoprire o da acquisire per i nascenti musei nazionali o per collezionisti privati.
L’ispirazione proviene dal celebre romanzo di Edith Wharton – L’età dell’innocenza (1920) – divenuto film nel 1993 con la regia di Martin Scorsese, che dà il titolo alla mostra. Non a caso la scrittrice americana si era recata a Bergamo all’alba del Novecento e aveva dato conto di questo suo soggiorno in Italian Backgrounds (1905).

Giovanni Battista Moroni Albino, 1521 circa – 1579/1580
Ritratto di signora anziana (Medea Rossi?) 1574 circa
tela – cm 107 × 78,5 Bergamo, Palazzo e Giardini Moroni – Fondazione Museo di Palazzo Moroni

Andrea Previtali Brembate di Sopra (?), 1480 circa – Bergamo, 1528
Ritratto di famiglia 1523 circa tela – cm 98,5 × 70
Bergamo, Palazzo e Giardini Moroni – Collezione privata Lucretia Moroni
Per l’occasione, grazie alla scenografia di Margherita Palli e alle luci di Pasquale Mari, Palazzo Moroni evocherà quelle atmosfere nella Sala da ballo completamente trasformata in un salotto dei primi del Novecento.
La mostra ricostruisce un contesto del tutto immaginario eppure verosimile: suggestivo, perché immerge il visitatore in un altro tempo, e istruttivo, perché attraverso questa esperienza racconta un capitolo della storia del Palazzo e della Collezione Moroni, e in generale della storia dell’arte, invitando a riflettere su modalità di percezione delle opere d’arte, ben diverse da quelle odierne.
Valore aggiunto della mostra sono gli oggetti che danno vita all’allestimento, accuratamente selezionati per tipologia e stile, e tutti provenienti dal patrimonio del FAI custodito in altri Beni o acquisito grazie alle numerose donazioni.
L’allestimento è stato realizzato anche grazie alla collaborazione dell’azienda Rubelli di Venezia che ha donato i pregiati tessuti dei tendaggi.
Visite guidate e Sere FAI d’Estate
Nel periodo della mostra Palazzo Moroni sarà visitabile solo negli spazi della corte, dello scalone e della Sala da ballo dove è allestita l’esposizione, oltre che nei giardini.

La visita è libera e autonoma, ma sono disponibili su prenotazione visite guidate speciali, e tramite QRcode è possibile fruire dei racconti audio (podcast) realizzati dagli stessi curatori.
La mostra è accompagnata anche da due pieghevoli: uno è dedicato alle opere e agli oggetti in mostra, l’altro approfondisce gli itinerari di due viaggiatori dell’epoca, tra cui la stessa Edith Wharton, che guidano, oggi come allora, alla scoperta del territorio tra Bergamo e Brescia e dei suoi tesori d’arte, storia e natura; l’iniziativa, in collaborazione con i Gruppi FAI Giovani di Bergamo e Brescia, invita il pubblico a proseguire la visita fuori da Palazzo Moroni, seguendo strade e indicazioni riportate su una mappa cartacea e su una sua versione interattiva.
Inoltre, grazie al progetto Museo per tutti -ideato dall’associazione L’Abilità, in collaborazione con Fondazione de Agostini -, la mostra sarà fruibile anche da parte di persone con disabilità intellettiva.
Infine, nell’ambito del programma Sere FAI d’Estate, grazie alla collaborazione con FIC – Federazione Italiana Cineforum, tra luglio e settembre l’ortaglia di Palazzo Moroni ospiterà la proiezione di sei pellicole d’autore en plein air, due delle quali – L’età dell’innocenza (1993) di Martin Scorsese e L’innocente (1976) di Luchino Visconti – rimandano direttamente alla mostra.
Vademecum
L’ETÀ DELL’INNOCENZA. IL RINASCIMENTO A BERGAMO E BRESCIA INTORNO AL 1900
a cura di Giovanni Agosti, allestimento di Margherita Palli
dal 14 luglio all’8 ottobre 2023
Palazzo Moroni – Via Porta Dipinta 12, Bergamo
Tel. 035 0745270; faimoroni@fondoambiente.it
Orari: dal mercoledì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.00.
Biglietti: Intero € 5; Ridotto (bambini 6-18 anni) € 3; Famiglia (2 adulti e figli 6/18 anni) € 14;
Iscritti FAI, National Trust e Abbonamento Musei Lombardia gratuito;
Studenti universitari (fino ai 25 anni) € 3.