ROMA – Var Digital Art che, tra i primi in Italia che dal 2018 ha iniziato a intercettare le nuove tendenze dell’arte digitale, dà il via alla I edizione di VDA Award, il premio a cadenza biennale che seleziona le 12 eccellenze in questo campo.
Metaverso e multiverso, Intelligenza artificiale generativa, reti neurali, algoritmi, computer art, crypto Art e NFT, phygital, VR, realtà aumentata hanno caratterizzato il 2023 , l’anno che ha fatto emergere in ogni sua sfumatura e coniugazione l’arte digitale per raccontare la società contemporanea.

Finestra aperta sui linguaggi del futuro, l’intera produzione dell’arte digitale in Italia nel 2023 è stata “analizzata” da quattro addetti ai lavori d’eccezione – Chiara Canali, Valentino Catricalà, Rebecca Pedrazzi, Domenico Quaranta, coadiuvati da Davide Sarchioni (direttore artistico di Var Digital Art) – individuando una rosa di 12 artisti, tra emergenti, mid-career ed established, che più di altri si sono distinti nel 2023, sia consolidando ricerche pionieristiche già emerse da tempo, sia dando forma a nuove prassi e alfabeti visivi.
Gli artisti selezionati per il VDA Award 2023
Luca Pozzi (Milano, 31 gennaio 1983), Chiara Passa (Roma, 1973), Federica Di Pietrantonio (Roma, 1996), Domenico Dom Barra, Debora Hirsch (San Paolo – Brasile, 1967), Martin Romeo (Carrara, 1986), Rino Stefano Tagliafierro (Piacenza, 1980), Davide Maria Coltro (Verona, 1967), Matteo Succi in arte Svccy (Ravenna, 1997), Danilo Correale (Napoli, 1980), Roberto Fassone (Savigliano, 1986), Kamilia Kard (italo-ungherese nata a Milano).

VDA Award si rivolge anche alle nuove generazioni di artisti dalle ricerche innovative: Federica Di Pietrantonio, che si concentra su relazioni e processi nati attraverso realtà simulate/virtuali, piattaforme social e videogiochi; Martin Romeo, che esplora la relazione tra natura e tecnologia attraverso vari mezzi, tra cui sculture dinamiche, performance in realtà virtuale e installazioni multimediali; Svccy, che dialoga tra la fisicità dell’opera fisica e l’animazione dell’opera NFT rielaborando l’estetica della Vaporwave, caratterizzata dall’uso di temi nostalgici degli anni ’80 e ’90, di sistemi operativi per videogiochi, fondendoli a immagini di busti romani e centri commerciali abbandonati.
Ognuno di loro è invitato a partecipare al premio con un’opera già edita o concepita per l’occasione, per un totale di 12 lavori digitali rigorosamente screen-based tra i quali, a settembre, verranno selezionati i migliori 4 da presentare al pubblico nelle giornate del 26 e 27 ottobre al Palazzo dei Congressi di Rimini, in occasione della Convention annuale di Var Group, dal titolo “Shape the present, build the future”.