PESARO – In vista di Pesaro Capitale della Cultura nel 2024, la Galleria Nazionale delle Marche, anche grazie ai fondi del PNRR, ha intrapreso una serie di importanti interventi di riqualificazione del Palazzo Ducale di Urbino, in realtà iniziati già dal 2022.
È stata, infatti, recuperata un’ampia porzione inutilizzata del II piano e sono state riallestite le sale aperte al pubblico nell’ultimo anno.
Il progetto prosegue con interventi di riqualificazione al piano nobile senza tralasciare la cura del programma culturale.
«Accanto ai grandi lavori strutturali sul Palazzo Ducale, al riallestimento della collezione permanente, alla messa a norma dei depositi ed al lavoro di conoscenza delle opere in essi contenute – spiega Luigi Gallo, Direttore della Galleria Nazionale delle Marche –, stiamo portando avanti un ampio progetto di valorizzazione dell’arte marchigiana, seguendo in questo la mission della Galleria Nazionale, perché la nostra storia culturale ha radici solide nel territorio. Il programma di mostre in preparazione per i prossimi anni vuole offrire al pubblico una nuova lettura della grande stagione fra Rinascimento e Barocco mettendo al centro l’arte nella regione che fu un vero crocevia della creazione fra pittura, architettura, scultura e arti applicate».

Storie e opere dai depositi
Il prossimo 5 ottobre 2023 prende il via la mostra L’altra collezione. Storie e opere dai depositi della Galleria Nazionale delle Marche, che resterà aperta al pubblico fino al 5 maggio 2024.
L’esposizione intende valorizzare il patrimonio dei depositi: oggetti e opere d’arte raramente visibili nelle mostre permanenti, ma comunque inventariate, conservate e a disposizione degli studiosi.
Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), sono stati intrapresi interventi di studio e restauro conservativo delle formelle del Fregio dell’Arte della Guerra che, entro fine anno, saranno riallestite in una nuova collocazione: torneranno infatti a decorare le Soprallogge del piano nobile, dove già si trovavano nel XVIII secolo.
Il programma del 2024
Il completamento della riqualificazione del piano nobile
Nel 2024 saranno completati gli interventi di rifunzionalizzazione e riqualificazione del piano nobile, con la riapertura dell’Appartamento della Jole.
Il riallestimento del piano sarà caratterizzato da nuovi criteri museologici. Ad esempio la Flagellazione di Piero della Francesca verrà ricollocata in un diverso contesto per suggerire nuove letture del capolavoro. I lavori, nel loro complesso, termineranno invece nel 2025.
La mostra di Barocci
Il 23 giugno 2024 inaugurerà la mostra Federico Barocci. Urbino, 1535-1612, a cura di Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari. L’esposizione non rappresenta la conclusione della narrazione della grande stagione rinascimentale urbinate, bensì un ponte che introdurrà all’epoca successiva – l’età barocca – e ai suoi protagonisti.
Pittore, straordinario disegnatore e innovativo incisore, Federico Barocci segna per quasi un secolo la scena artistica italiana ed europea.
Nonostante la scelta, inconsueta all’epoca, di restare nella sua città natale, lontana dai grandi centri culturali frequentati da preziosi mecenati, Barocci riesce ad imporsi come il più ammirato, richiesto e pagato autore di dipinti sacri della seconda metà del ’500, partecipando anche modo autonomo alle poetiche spirituali della Controriforma.
Erede del classicismo raffaellesco, ispiratore del naturalismo dei Carracci e attento interlocutore del colorismo di Tiziano e Correggio, nell’ultima fase della sua carriera l’artista intuisce i successivi sviluppi del caravaggismo, creando pale d’altare in chiaroscuro le cui figure monumentali anticipano il linguaggio barocco.
La grande esposizione a lui dedicata raccoglierà ben 80 opere provenienti dai maggiori musei italiani e stranieri, e resterà aperta fino all’8 ottobre 2024, per poi lasciare spazio a nuovi progetti.
La mostra dedicata a Simone Cantarini
Per il 2025 il Direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Luigi Gallo, ha iniziato a lavorare a un’altra esposizione su un grande protagonista dell’arte marchigiana: Simone Cantarini, detto anche il Pesarese.
A Cantarini, che nacque proprio nell’anno della morte del Barocci, sarà dedicata un’importante mostra volta a promuovere questa grande figura artistica del Seicento marchigiano, assai prolifico ancorché morto prematuramente.

Un pensiero ai Della Rovere per il 2026
Per il 2026 si sta riflettendo sulla realizzazione di un evento culturale ad ampio raggio territoriale incentrato sulla Dinastia Della Rovere.
Nel Rinascimento, la Dinastia si è distinta per la statura culturale della corte e l’alto livello delle sue committenze artistiche, così come per l’eccellenza manifatturiera, la produzione architettonica e gli interventi sul territorio.
L’intenzione è quella di organizzare una mostra articolata in diverse sedi espositive, coadiuvata da vari eventi culturali, che coinvolga le città capitali del ducato – Pesaro e Urbino – e quelle delle altre residenze roveresche.
Vademecum
Galleria Nazionale delle Marche
Palazzo Ducale di Urbino
Piazza Rinascimento 13, 61029 Urbino (PU)
Telefono: 0722 2760