MILANO -Il 22 settembre presso Gió Marconi a Milano prende il via la mostra “Mario Schifano TUTTO nelle carte”, una significativa retrospettiva a cura di Alberto Salvadori che dà conto dell’ampia e variegata produzione di opere su carta degli anni Sessanta di Mario Schifano.
Il progetto in concomitanza con la mostra newyorkese
Il progetto, realizzato con il supporto dell‘Archivio Mario Schifano, si affianca alla mostra “Mario Schifano: L’ascesa degli anni ’60” curata sempre da Alberto Salvadori e organizzata da Magazzino Italian Art in occasione dell’inaugurazione del nuovo padiglione espositivo Robert Olnick Pavilion a Cold Spring, New York.
Le opere su carta
In esposizione una selezione di opere su carta che intende ripercorrere i cicli più noti che l’artista ha affrontato contemporaneamente anche su tela, partendo dai Monocromi fino ad arrivare a Compagni compagni.
La produzione di opere su carta di Schifano è stata importante e copiosa. Nel corso dell’intero decennio dei Sessanta, dalle opere esposte emerge come per Mario Schifano l’arte fosse TUTTO: è l’arte che si svolge e rivolge all’oggetto, alla realtà, a una nuova coscienza attenta, in relazione alla città, allo spazio umano, alla vita, alle passioni.

Mario Schifano Tutto, 1963 Smalto, grafite e pastelli su carta intelata
111.5 x 96 cm Collezione privata, Courtesy Gió Marconi, Milano
Nelle opere su carta, così come nei dipinti, è evidente l’impronta di ogni cosa, sul suo modo di vedere, di pensare: i film, la segnaletica, la pubblicità, la politica, gli amori, le amicizie. Nulla sfugge alla necessità di fissare su un supporto il momento, l’idea fulminea, il concetto.
Le carte come “mappa geografica” del suo lavoro, del suo pensiero
Le opere su carta occupano uno spazio di rilievo nella sua produzione: sono essenziali per una comprensione analoga, sia in termini di affinità con i dipinti, sia in termini linguistici in relazione all’intero suo corpus artistico.
Dai primi anni del monocromo, che racchiude e reinventa la grafica di strada e il linguaggio della cultura popolare dei pittori d’insegne, fino alle tele emulsionate, le carte sono sempre presenti come costante dell’idea che permea il momento.
Quello che viene dato per scontato in termini pittorici e fotografici con Schifano svanisce, ci mette di fronte a un nuovo modo di approcciare realtà e creazione, che in lui si traduce in manipolazione attraverso la pittura, indifferentemente dal supporto.
Con Schifano emerge la necessità di chiedersi: quali sono i nuovi ambiti di creazione? È un esercizio filosofico legato all’esperienza di vita, un richiamo all’analisi dei comportamenti reali e diffusi, in opposizione a quelli elitari o specialistici. Schifano, con la sua opera – che è anche la sua biografia – appare come un sodale dalle connotazioni prima accentratrici e autoritarie, per poi aprirci improvvisamente, al contrario, a un sistema aperto, volontario e partecipativo alla sua arte.
Schifano è empirico e sperimentale, è assetato del mondo che gli si presenta davanti e lo trasforma in pura pittura. Non è necessario che sia sulla tela, vive anche sulla carta.
Vademecum
Fondazione Marconi e GióMARCONI
Mario Schifano
TUTTO nelle carte…
a cura di Alberto Salvadori
22 settembre – 4 novembre 2023
Inaugurazione
giovedì 21 settembre 2023
ore 18 – 21
Gió Marconi
Via Tadino 15, 20124 Milano
T. +39 02 29404373
E. info@giomarconi.com |