RAVENNA – Il Classis Ravenna, Museo della Città e del Territorio, inaugurato a Classe nel 2018 dopo la straordinaria riqualificazione dell’Ex Zuccherificio della zona, si prepara ad inaugurare due nuove sezioni permanenti.
“Abitare a Ravenna” e “Pregare a Ravenna” saranno le due aree espositive che metteranno in luce due importanti fasi della storia della città: l’edilizia abitativa ed ecclesiastica durante l’età romana e tardo romana, attraverso la magnificenza dei mosaici ravennati.

L’espansione del museo è stata resa possibile grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura. Le nuove sezioni intendono offrire al visitatore un’esperienza più coinvolgente. “Le ampie superfici musive esposte, restaurate dal Laboratorio del mosaico di RavennAntica, cuore pulsante del museo – spiega l’Assessore alla Cultura e Mosaico del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia – danno modo di entrare profondamente in quel dialogo con l’antico che diventa prospettiva di futuro proprio attraverso le energie che il mosaico sa convogliare: dalle articolate competenze connesse allo studio e alla conservazione, alle energie creative che a partire da un’antica arte danno luogo a nuove produzioni artistiche”.
Questa ampliamento, curato da Andrea Augenti, Fabrizio Corbara, Giovanna Montevecchi e Giuseppe Sassatelli, testimonia l’impegno della Fondazione nel raccontare una storia che va oltre i confini di Ravenna. Le nuove sezioni si aggiungono al circuito culturale e turistico del Parco Archeologico di Classe, che include la Basilica di Sant’Apollinare in Classe e l’Antico Porto.
L’inaugurazione delle nuove sezioni segna un periodo di nuove iniziative per il Classis Ravenna. I reperti archeologici e i mosaici esposti provengono non solo da celebri scavi nella zona di Ravenna, come la Basilica di San Severo a Classe e la Domus dei Tappeti di Pietra, ma anche da altre località, come la Domus di via Dogana a Faenza. Questa connessione evidenzia l’ambizione della Fondazione di narrare una storia che abbraccia l’intera comunità che ha tratto beneficio dai fasti dell’epoca.
Il museo sarà anche protagonista della VIII edizione della Biennale del Mosaico Contemporaneo, che si terrà dal 14 ottobre al 14 gennaio 2024, arricchendo il programma culturale della città.